Anno | 2006 |
Genere | Fantastico, |
Produzione | Italia |
Durata | 108 minuti |
Regia di | Claudio Malaponti |
Attori | Luca Ward, Alessandro Etrusco, Rosalinda Celentano, Alessandro Haber, Eleonora Brigliadori Emanuela Rossi (II), Isa Barzizza, Alessandra Barzaghi, Cosmo De La Fuente. |
Uscita | venerdì 4 maggio 2007 |
Tag | Da vedere 2006 |
Distribuzione | Mediafilm |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,43 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 14 dicembre 2021
Un pubblicitario in crisi fa un incontro che cambierà la sua vita. A 7 km da Gerusalemme. In Italia al Box Office 7 km da Gerusalemme ha incassato 78,2 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Alessandro Forte è un pubblicitario in crisi privata e professionale. Un biglietto aereo che giunge nelle sue mani in modo del tutto inatteso, lo spinge a recarsi a Gerusalemme. Qui, su una via al di fuori della città, farà l'incontro con un uomo che afferma di essere Gesù. Alessandro non gli crede ma non per questo rinuncia al dialogo.
Raoul Follereau (grande figura del laicismo impegnato sul fronte della cura delle malattie endemiche) intitolò un suo libro "Se un giorno Gesù bussasse alla vostra porta lo riconoscereste?". Il Cristo di Malaponti (dal romanzo omonimo di Pino Farinotti, tradotto in diversi Paesi) fa di tutto per farsi 'riconoscere'. Si veste addirittura (e lo fa consapevolmente) così come l'iconografia entrata nell'immaginario popolare lo ha raffigurato da secoli. Ma l'uomo resiste come sa e può.
Alessandro è un pubblicitario di successo, sa 'vendere' (e si chiede, come il Giuda di Jesus Christ Superstar, perché il Messia non sia venuto oggi sulla Terra sfruttando i media per lanciare il suo messaggio) ma non ha smesso, a suo modo, di interrogarsi ponendosi le domande di un uomo del suo tempo. Lo fa però nascondendosi dietro l'incredulità di chi ne ha viste troppe per lasciarsi ingannare dal primo venuto. Il Gesù che incontra su una via nel deserto (solo facendo il vuoto intorno si può provare ad 'ascoltare') non è un predicatore intenzionato a fare proseliti (giunto sulle rive, ormai inquinate dai rifiuti, del Giordano battezzerà nuovamente se stesso e non chi è con lui). È invece un compagno di strada pronto a liberare, grazie a una sorridente ironia, la sua figura e missione dalle scorie culturali accumulatesi nei secoli.
Ha però bisogno dell'uomo, di un uomo che ha vissuto il dolore di una separazione, che conosce la perdita degli affetti più cari, che vive in un mondo in cui dominano la falsa solidarietà e i grandi ideali proclamati a parole da conduttrici televisive la cui autostima è pari solo alla loro ignoranza. Un uomo però che è anche attore o testimone di piccoli gesti di solidarietà e di rinunce compiute per umana coerenza.
Luca Ward (nonostante la parte finale del film in cui la sceneggiatura vuole 'chiudere' troppe situazioni che sarebbe stato meglio affidare alla libera lettura dello spettatore) sa dare al personaggio di Alessandro la giusta dose di scetticismo misto a umanità così come Alessandro Etrusco riesce ad evitare qualsiasi cenno di ieraticità posticcia al suo Gesù. La sua replica alla domanda su stigmate, sangue di San Gennaro e affini è di quelle che non si dimenticano.
Alessandro Forte, pubblicitario 43enne in profonda crisi, si trova a camminare sulla pista che da Gerusalemme va verso il mare. Nei pressi di Emmaus gli si fa incontro un uomo con una tunica, capelli lunghi, sandali, che gli dice di essere Gesù. Alessandro lo prende per un artista di strada, lo invita a cercarsi un altro. Ma il "Gesù" insiste, lo chiama per nome, gli dice di averlo "convocato" e mostra di sapere molte cose di lui. Alessandro, colpito, e anche impaurito gli dice "... va bene, tagliamo corto, se sei Dio dimostramelo, fa' un miracolo, fammi vedere mia madre morta..." Cosa che accade. Da questa premessa comincia il rapporto fra i due. A 7 km da Gerusalemme, ad ogni incontro, Alessandro ha le sue domande da porre e l'altro le risposte da dare. E sono le domande e risposte che miliardi di persone avrebbero voluto e vorrebbero fare e sentire. Ogni incontro finisce sempre con la stessa domanda da parte dell'umano: "Chi sei?". Il Gesù indica alcuni personaggi che l'altro ha incrociato nella sua vita, e coi quali si è rapportato. Gente del tutto normale, ma rappresentativa di sentimenti e di azioni fondamentali: la generosità, la violenza, la tolleranza, le differenze. E poi i media, così devastanti. Attraverso vicende "normali" emergono dunque le grandi verità. Nel frattempo, incontro dopo incontro ( ma sono reali o è un delirio dovuto allo stato psicofisico del protagonista?) i due si capiscono sempre meglio, anche i loro linguaggi si assimilano. L'umano spiega cose che l'altro ignorava. Il Gesù è sempre più umano. I due sorridono, c'è ironia, autocritica, in entrambi. L'ultimo incontro è quello delle grandi rivelazioni. Il distacco è doloroso, e commovente. Il Gesù dà tre incarichi ad Alessandro, misteriosi. L'ultimo saluto è un abbraccio fisico (non si erano mai toccati). Tornato a casa Alessandro recupera la sua vita, lavoro, famiglia, tutto. Esegue i tre compiti. Ha nostalgia del suo amico di Gerusalemme, che però non si manifesta più. Alessandro lo cerca, lo evoca. Niente. Che fosse davvero tutto un sogno o, appunto, un delirio? Ma qualcosa accade... Tratto dal best seller di Pino Farinotti il film è assolutamente anomalo rispetto al cinema italiano, davvero qualcosa di esportabile, per il mondo. Una grande sorpresa Ward, che regge una storia tutta sulle sue spalle. Impressionante Alessandro Etrusco, il Gesù più "Gesù" del cinema. "Sembri scappato da un dipinto del '500" gli dice Alessandro. Il film, girato in gran parte nel deserto siriano, a Palmira, ha creato un ponte fra Islam e Occidente. Il gran Muftì siriano ha dichiarato: "Noi speriamo che Gesù, da noi onorato e apprezzato come uomo e profeta, torni, dopo tanti secoli, attraverso questa storia, a portare la pace fra i nostri popoli".
7 KM DA GERUSALEMME disponibile in DVD o BluRay |
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Il racconto del film è soggettivo, chiunque può condividerlo, apprezzarlo, criticarlo, la fede è troppo complicata e semplice allo stesso tempo per riconoscerla in un film. Malaponti gioca su ripetuti, quanto necessari, flashback espliciti allungando un po' il film, ward è bello, bravo e innamorato di se stesso, bravo alessandro etrusco nei panni di un gesù che, [...] Vai alla recensione »
Prima di lasciare qui il mio commento vorrei premettere che è la prima volta che cerco un blog dove poter lasciare una dichiarazione, inoltre aggiungo che non sapendo perfettamente come muovermi sono capitata qui per caso, ma in realtà questo mio commento dovrebbe avere un altra destinazione ma essendo attinente con il tema lo lascio volentieri anche qui.
Comperato in una bancarella all'insulso prezzo di 3 Euro,Trovo questa pellicola stimolantissima e,nel contempo,provocatoria,sia in senso negativo che positivo.Tutto ciò che ha girato vorticosamente intorno a questo film,poco prima dell'uscita e nella brevissima vita cinematografica,mi interessa poco.Vorrei subito entrare nel vivo della situazione.Alla prima visione del DVD ero alquanto diviso,tra [...] Vai alla recensione »
Ciao questo e' un grande dilemma nella disperazione chi si deve chiamare? e' facile a parole dire credo o non credo quanto stai bene moralmente e con te stesso- ma purtroppo nella vita esistono i momenti si e i momenti no -ed i momenti di dolore ,di perdite care la fede come ognuno la definisce -cristiana ,buddista ,od altra -penso che basta credere in qualcosa .
IL REGISTA HA AVUTO UN'IDEA STRAORDINARIA SECONDO ME...IMMAGINARE UN 'INCONTRO CON IL FIGLIO DI DIO...L'INCONTRO PIU' IMPORTANTE NELLA VITA DI UN UOMO,UN UOMO "MODERNO",UNO DEI NOSTRI GIORNI,COME SI SVOLGEREBBE? HA RESO PERFETTAMENTE L'IDEA CON QUESTO FILM,GESU' E' ATTUALE PROPRIO COME LO ERA AI SUOI TEMPI QUANDO E' PASSATO QUI SULLA TERRA.
Malaponti ha fatto un film coraggioso,di questo dobbiamo dargli atto. Qualcuno potrebbe dissentire su questo Gesù disceso improvvisamente dal Cielo che non ha le stimmate,non si rivolge direttamente a un parroco, beve Coca Cola per dissetarsi e visita in Jeep i luoghi in cui ha predicato. Eppure proprio in queste storture potremmo trovare un messaggio di profonda vicinanza al genere umano. D'a [...] Vai alla recensione »
Una serie di indizi gli spiegano perché si trovi lí, nel deserto Israeliano, a camminare da solo senza avere idea di quale ne sia il motivo. Gesú si manifesta e fronteggia - senza combatterla - la sua naturale incredulitá. Inizia un viaggio che porta il nostro eroe ad una sorta di consapevolezza di sé e del proprio ruolo che in qualche modo era giá presente [...] Vai alla recensione »
Sto preparando un viaggio per Israele e mentre cerco spunti nel web: Gesù si fa vivo. Il cuore arde nel mio petto come ai discepoli. Lui vive in me e io in Lui. Sarà il mio più bel Viaggio. Grazie all'autore del libro, al regista, agli attori e a me stessa per la lunga attesa.
Film semplicemente fantastico. Grande lavoro del regista e degli attori, per altro,alcuni abbastanza conosciuti. Nulla di "bigotto"o demagocico, una storia surreale che colpisce proprio perchè paradossalmente reale! Mi ha catturato, bravi!io l'ho visto 3 volte,non stanca, un'ultima osservazione: come mai la pellicola è stata " dimenticata" dagli addetti al lavoro!??
Un film con tante attese, ma che si risolve in un papocchio di idee tra il new age ed il pietistico ... non c'è problematizzazione, non c'è ricerca sul Gesù storico ... interpretazioni mediocri e regia confusa. Qualche rara battuta carina in quasi due ore di noia totale!
L'idea di fondo non e male, ma e' sviluppata malissimo, con dialoghi a tratti forzati per spiegare fatti e circostanze storiche. Un film da vedere solo per curiosita', potrebbe anche appassionare uno spettatore che non si facesse distrarre dalla scarsa efficacia recitativa del 70% del cast ma e' un po' difficile.
Il film italiano 7 km da Gerusalemme, diretto da Claudio Malaponti e tratto dal romanzo di Pino Farinotti, sta assumendo i caratteri di un evento straordinario. Sono state ultimate le riprese in Siria, nelle zone di Palmira, Maaloula e Aleppo, luoghi dove mai a nessuna troupe occidentale era stato concesso di recarsi. Il protagonista Luca Ward, un pubblicitario che incontra Gesù sulla strada che [...] Vai alla recensione »
Gesù entra in scena sui titoli di testa. Si presenta a un pubblicitario in crisi e lo costringe a riflettere sulla sua vita precedente (scattano i flashback) e su quella futura. L'uomo è stato un asso nel mestiere più cinico, ma ogni tappa del suo percorso professionale ed esistenziale, si intuisce, è stata una preparazione all'incontro. In sala ci sono due film (l'altro è Centochiodi) che chiedono [...] Vai alla recensione »
Gesù che spezza il pane, che appare, scompare, prevede e tutto sa. Ma anche Gesù che beve Coca Cola e si allaccia le cinture di sicurezza di un'auto... Sette km da Gerusalemme, di Claudio Malaponti, dal romanzo di Pino Farinotti, è una riflessione sulla frenetica (e vuota) esistenza che conduciamo. Il film si rifà alla cena ad Emmaus, dal Vangelo di Luca, ma lo traspone ai giorni nostri, grazie alla [...] Vai alla recensione »