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La pace? A 7 km da Gerusalemme

Più che un film è stato prospettato come un miracolo: ha ricevuto la benedizione del Papa e i ringraziamenti del governo siriano, oltre che polemiche da parte di Coca Cola, che ha fatto ritardare l'uscita del film per l'uso che viene fatto del suo marchio, salvo poi ritrattare tutto.
di Claudia Resta

Alessandro Etrusco, primo film e già protagonista. Com’è successo?
Alessandro Etrusco (46 anni) 27 agosto 1977, Udine (Italia) - Vergine. Interpreta Gesù nel film di Claudio Malaponti 7 km da Gerusalemme.

mercoledì 2 maggio 2007 - News

Alessandro Etrusco, primo film e già protagonista. Com'è successo?
Alessandro Etrusco: Ho incontrato per caso Malaponti a Roma e dopo che mi ha raccontato la storia del film gli ho detto che sarei stato io Gesù. Lui non mi credeva, perché gli somigliavo pochissimo, avevo i capelli corti, niente barba, gli occhi scuri... così, sulle prime ho incassato un "no".

Come hai convinto Malaponti?
Alessandro Etrusco: Non mi sono dato per vinto: dopo quattro mesi mi sono presentato negli studi di Artika Film senza appuntamento, con i capelli lunghi, la barba sfatta e mi ero messo addosso una tunica di canapa. Malaponti mi ha fatto mettere delle lenti azzurre per gli occhi e ha fatto delle foto, perché non poteva credere alla somiglianza!

Claudio, è stato difficile girare questo film?
Claudio Malaponti: I siriani sono stati disponibilissimi: abbiamo potuto girare in zone fino allora off limits, come l'aeroporto. Incredibilmente, le comparse musulmane si sono prestate a indossare abiti israeliani, uno addirittura da rabbino. Una vera e propria integrazione pacifica che non mi attendevo così facilmente.

Come immaginare un ritorno di Gesù?
Claudio malaponti: Noi l'abbiamo pensato disponibile, attivo e autocritico: torna perché si è reso conto che ci sono cose da cambiare. È molto vicino all'uomo moderno, più di quanto sia mai stato. Uno specchio che rivela la nostra essenza dopo duemila anni di storia, infatti Alessandro, il protagonista, ritrova ciò che aveva perduto.

Ultima parola all'autore del libro: Pino, cosa pensi del film?
Pino Farinotti: Una perla singolare nel panorama cinematografico italiano, dove si affollano un sacco di brutti film, o di film inutili. Una volta tanto, spero siamo riusciti a produrre qualcosa che va oltre i ristretti confini dello stivale e riesce a portare un messaggio concreto.

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