Titolo originale | One Night at McCool's |
Anno | 2000 |
Genere | Commedia |
Produzione | USA |
Durata | 93 minuti |
Regia di | Harald Zwart |
Attori | Liv Tyler, Michael Douglas, Matt Dillon, John Goodman, Paul Reiser, Reba McEntire Mary Jo Smith, Richard Jenkins, Sandy Martin, Andrew Dice Clay, Ric Sarabia, Tim de Zarn, Leo Rossi, Rob Neukirch, Andrea Bendewald. |
MYmonetro | 2,46 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 24 novembre 2009
Con Liv Tyler, Matt Dillon, John Goodman, Paul Reiser e Michael Douglas. Tre uomini raccontano il loro incontro con la donna che ha sconvolto (e anche qualcosa di più) le loro vite Al Box Office Usa Un corpo da reato ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 6,1 milioni di dollari e 2,5 milioni di dollari nel primo weekend.
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CONSIGLIATO NÌ
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Tre uomini raccontano il loro incontro con la donna che ha sconvolto (e anche qualcosa di più) le loro vite. Randy, l'uomo che ha vissuto con lei, ne parla con un killer di provincia a cui chiede di ucciderla mentre sta giocando al Bingo. Suo cugino, l'avvocato Carl, racconta di come ha sfogato con lei le proprie pulsioni masochiste a un'analista che passa dall'indifferenza alla finta partecipazione. Il detective Dehling si trova invece a indagare su di lei e a trovarsene perdutamente innamorato sentendosi in dovere di confessare tutto a un sacerdote amico e curioso. Lei è Jewel, una dark lady di provincia con aspirazioni da casalinga frustrata. Il finale ipertruclento mescola i fratelli Farrelly (quelli di Tutti pazzi per Mary) a citazioni musicali (Village People) a "omaggi" cinefilo-douglasiani ( Un giorno di ordinaria follia). Michael Douglas si ritaglia una caratterizzazione azzeccata. Il trio di attori Jewel-dipendenti regge bene il ritmo delle tre narrazioni. Ma chi, dopo film in cui appariva imbolsita e un po' spenta, è tornata in piena forma fisica e recitativa è Liv Tyler. La ragazzina che cerca di capire il mondo è scomparsa. C'è un attrice che può reggere il confronto con la Kidman di Da morire.
Trama assurda, recitazione penosa, personaggi falsi, privi di alcun possibile significato, insomma una vera perdita di tempo. E scioccamente blasfemo, per di più. Una goliardata che non vale la pena vedere.
Lo vedi all'inizio di Un corpo da reato mentre gioca a Bingo fra i vecchietti in uno squallido locale, vestito come un macrò e con un parrucchino da avanspettacolo che gli alza sulla testa un ciuffo imbalsamato dalla lacca, e ti stupisci. Come è successo che Michael Douglas, in questo caso anche produttore del film, abbia trattato così male il se stesso attore, relegandolo in un ruolo minore e macchiettisti [...] Vai alla recensione »
Con un titolo come Un corpo da reato, ci si potrebbe accostare all'opera prima di Harald Zwart, regista pubblicitario, con qualche (giustificabile) pregiudizio critico. In realtà si tratta di un film che qualche sorpresa in serbo ce l'ha, politicamente molto scorretto (il che è forse più un merito che una colpa), abbastanza divertente, con un discreto ritmo, qualche battuta ben piazzata ed un linguaggio [...] Vai alla recensione »