Titolo originale | A River Runs Through It |
Anno | 1992 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 119 minuti |
Regia di | Robert Redford |
Attori | Brad Pitt, Craig Sheffer, Tom Skerritt, Brenda Blethyn, Joseph Gordon-Levitt, Emily Lloyd Edie McClurg, Stephen Shellen, Vann Gravage, Susan Traylor. |
Tag | Da vedere 1992 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,78 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 21 dicembre 2020
Dal romanzo di Norman Maclean. Stato del Montana, inizio secolo. Storia di due fratelli e della loro famiglia. Il film ha ottenuto 3 candidature e vinto un premio ai Premi Oscar, 1 candidatura a Golden Globes, Al Box Office Usa In mezzo scorre il fiume ha incassato 36,3 milioni di dollari .
CONSIGLIATO SÌ
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Dal romanzo di Norman Maclean. Stato del Montana, inizio secolo. Storia di due fratelli - Norman, il maggiore, e Paul - e della loro famiglia. Il padre è un pastore protestante, rigoroso ma intelligente, titolare, per la famiglia, dei valori della vita. Per la famiglia la pesca con la mosca è una vera religione. Il movimento del braccio per il lancio dell'esca è tramandato da generazioni. I due fratelli pescano sul fiume col padre. La loro vita ha la cadenza di quel lancio. Norman va all'università all'est, Paul diventa giornalista a Helena. I fratelli si ritrovano grandi. Norman è sempre positivo e Paul è vitale e un po' maledetto. Norman si innamora di una ragazza, Paul ne ha uno stuolo, inoltre gioca, beve e ha la tendenza a mettersi nei guai. Norman è molto legato al fratello, nel suo racconto si intravvede subito che Paul avrà un certo destino: bello, vivace, apparentemente strafottente, in realtà è Paul a possedere il valore iniziale delle radici. Una sera Paul ha uno scontro con certi personaggi a un tavolo da poker. Inaspettatamente tutto finisce bene. Il giorno dopo i due fratelli e il padre vanno a pesca e Paul prende la più grossa trota che si sia mai vista. È il momento dell'unione più bella, la perfezione di tutto: l'atto religioso della pesca, la famiglia, la magia del fiume, dei boschi e del cielo. Poi Paul una notte viene trovato morto in una strada colpito dal calcio di una pistola. E Norman, novantenne, continuerà a pescare e a lanciare senza riuscire a farlo come suo fratello. Se si condivide la chiave del regista Redford, un ritorno alla bellezza, alla purezza e che la nostra civiltà ha dimenticato, questo è un film che entra nel cuore e rimane nella memoria. Sostenuto da un racconto fuori campo lirico ma di sostanza (letto da Cesare Barbetti, "voce" di Redford) con una musica che accompagna le scansioni della scrittura, il film non trascura nulla. Suggestione, coinvolgimento, sorriso e grande spettacolo. E poi, una stella nascente (Brad Pitt che interpreta Paul). È più che sufficiente per definire In mezzo scorre il fiume un grande film.
Grande fotografia, luoghi stupendi e riconferma che, dietro ad un buon film, c'è sempre un buon libro. Leggo il libro e apprezzo il film. Guardo il film e apprezzo il libro. La pesca con la mosca che unisce una famiglia, sopra ogni altra cosa. Il silenzio e la bellezza dei luoghi per sconfiggere il mal dell'essere. Bello perchè parla un linguaggio semplice.
Terzo film per Robert Redford, dopo l'ottimo esordio con Gente comune e il meno esaltante Milagro. Si conferma regista di talento, capace di raccontare storie e caratterizzare i personaggi. Qui traspone l'omonimo romanzo autobiografico di Norman McLean, in cui parla della sua giovinezza, trascorsa tra la timidezza, la rigidità religiosa del padre e il carattere ribelle del fratello. Vai alla recensione »
Il film è decisamente bello e vale la pena di riverderlo.Io l'ho visto in TV l'11.8.2018. Ma il fim è anche una rappresentazione dello spirito yankee, cioè di quello spirito che gli yankee di ieri, del secolo scorso (meno cawboy di John Wayne, ma sempre amanti dell'individualismo un po' spaccone, un po' manicheo e puritano) vorrebbero rappresentare [...] Vai alla recensione »
come dice la recensione che presenta questo film "un ritorno alla bellezza, alla purezza e che la nostra civiltà ha dimenticato". E' un film che fa riflettere, di quanto la vita scorra via come un fiume e di quanto tutto sia solo transitorio, così che da momenti assolutamente perfetti o bei tempi, ci si ritrovi poi a ricordare il passato ad avere nostalgia per [...] Vai alla recensione »
Robert Redford regista, sostenuto dalla bravura un poco oleografica ma splendente di Philippe Rousselot, il direttore della fotografia premiato con l’Oscar per questo film, s’abbandona alla bellezza perfetta, solenne e rischiosa della Natura: il Montana negli anni dal 1910 al 1935 è ritratto come un Eden di montagne, verde vegetazione e cascate impetuose con il suo grande fiume, il Blackfoot River, [...] Vai alla recensione »