Titolo originale | 3 Women |
Anno | 1977 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 125 minuti |
Regia di | Robert Altman |
Attori | Janice Rule, Sissy Spacek, Shelley Duvall, Ruth Nelson, Robert Fortier, John Cromwell . |
MYmonetro | 3,11 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 3 novembre 2014
La storia di tre donne che rifiutano gli uomini per vivere e costruire insieme una sorta di famiglia in un rapporto figlia-madre-nonna. Il film è stato premiato al Festival di Cannes,
CONSIGLIATO SÌ
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Pinky giunge a Palm Springs in California dal Texas. La ragazza ha trovato lavoro come infermiera in un istituto di rieducazione motoria per anziani. Lì conosce la collega Millie a cui si affeziona. Per quanto Pinky è timida e riservata per quanto l'amica è vivace ed estroversa. Pinky va a vivere con lei in una tenuta fuori città dove vive Edgar, il proprietario, insieme alla moglie incinta Willie, una pittrice che decora gli spazi liberi, piscina compresa, con immagini di esseri mostruosi. Una notte Millie finisce a letto con Edgar e Pinky ne è sconvolta.
Altman, dopo Buffalo Bill e gli indiani, sembra aver fatto propria un'idea negativa del pubblico americano. Sembra cioè pensare che non ci sia stata alcuna evoluzione rispetto agli spettatori del West Wild Show che volevano solo divertirsi ed assistere a rappresentazioni prevedibili. Decide allora di tornare alle origini con dei ritratti femminili che nulla concedono alla spettacolarità. Come in Quel freddo giorno nel parco anche qui siamo di fronte a delle nevrosi dettate da condizioni esistenziali di cui scopriamo a poco a poco gli elementi di base. Sissy Spacek, all'epoca reduce dal kinghiano Carrie - Lo sguardo di Satana è l'interprete perfetta per lasciare intendere allo spettatore che c'è, nel suo profondo, qualche elemento perturbante che prima o poi verrà alla luce mentre Shelley Duvall, divenuta ormai attrice feticcio del regista, le fa da perfetto contraltare. Chi ha accusato Altman di aver voluto realizzare un film 'alla Bergman' non ha capito che invece in questa occasione si trattava di ridefinire meglio la propria lettura dell'universo femminile attraverso due personaggi parlanti e uno, Willie, che li osserva mentre viene osservata e a cui viene dedicata una lunga sequenza che all'epoca deve avere turbato i sogni di qualche spettatore maschio. Siamo quindi di fronte ad un Altman più che mai altmaniano nella sua ricerca di moduli espressivi che non lo fossilizzino, dopo M.A.S.H. e Nashville nel ruolo del regista che dirige un numero sempre più elevato di personaggi.
Tre Donne è un film che richiede allo spettatore una mente aperta e un forte desiderio di volerne penetrare il mistero. Gli accadimenti, le azioni delle protagoniste, che si svolgono in sintonia col paesaggio del deserto circostante, costituiscono un cammino, un percorso iniziatico della conoscenza. I temi analizzati: la maternità, la paternità, la femminilità, i rapporti [...] Vai alla recensione »
Creato direttamente da un sogno avuto di Altman, 3 women è un film aperto con temi forti ma trattati in maniera sottile.Una impressionante Shelley Duvall e un Altman che dirige alla perfezione una piccola canvas in vista dei grandi murales successivi.
Un Altman inusuale, non corale (o forse sì, le tre donne?), ispirato non si capisce bene da chi o da che cosa, racconta una bizzarra storia con una conclusione non ben motivata che ha come protagoniste appunto tre donne, di diverse età e personalità: man mano ognuna assorbirà buona parte (se non addirittura tutta) della personalità delle altre due. Un film certamente interessante dal punto di vista [...] Vai alla recensione »