Luci d'inverno

Film 1961 | Drammatico 80 min.

Titolo originaleNattvardsgästerna
Anno1961
GenereDrammatico
ProduzioneSvezia
Durata80 minuti
Regia diIngmar Bergman
AttoriMax von Sydow, Ingrid Thulin, Gunnar Björnstrand, Gunnel Lindblom, Allan Edwall Kolbjörn Knudsen, Olof Thunberg, Elsa Ebbesen, Lars-Olof Andersson, Eddie Axberg, Tor Borong, Lars-Owe Carlberg, Ingmari Hjort, Stefan Larsson, Christer Öhman, Johan Olafs, Bertha Sånnell.
TagDa vedere 1961
MYmonetro 3,98 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Ingmar Bergman. Un film Da vedere 1961 con Max von Sydow, Ingrid Thulin, Gunnar Björnstrand, Gunnel Lindblom, Allan Edwall. Cast completo Titolo originale: Nattvardsgästerna. Genere Drammatico - Svezia, 1961, durata 80 minuti. - MYmonetro 3,98 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 11 aprile 2014

Un pastore protestante perde la moglie e con essa la fede. Con il passare del tempo la chiesa si fa sempre più vuota.

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Consigliato assolutamente sì!
3,98/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA
PUBBLICO 3,95
ASSOLUTAMENTE SÌ
Il film è l'anello più forte della trilogia sul "problema religioso".
Recensione di Marco Chiani
Recensione di Marco Chiani

Dopo la morte della moglie, Tomas Ericsson, pastore protestante di un piccolo villaggio svedese, ha perso la fede. Pur continuando a servire il suo abito, si sente distante da un Dio che non vuole parlargli. Rifiuta l'amore di Märta, una donna dichiaratamente atea, ed è incapace di evitare, magari con il conforto della parola o dell'ascolto, il suicidio di Jonas, padre di famiglia vittima di manie depressive. Quando il sagrestano Algot, riferendosi ad un passo del Vangelo, gli ricorda che anche Cristo ha sofferto il silenzio di Dio, forse, qualcosa cambierà in lui.

Non c'è dubbio che la prova del tempo dia ragione a quanti videro in Luci d'inverno l'anello più forte della trilogia sul "problema religioso", composta dal precedente Come in uno specchio e dal successivo Il silenzio.

Influenzato dalla visione di Diario di un curato di campagna di Robert Bresson così come da un'idea semplicissima (un uomo entra in chiesa e aspetta che Dio gli parli), è un film che riflette sul male dell'indifferenza e dell'ipocrisia, di contro, sul bisogno primario di amore, anche al di là della problematica strettamente teologica.

Lo confermò anche il regista: «Sembrerebbe una complicazione di tipo religioso, ma va più in profondità. Sta per avvenire la morte sentimentale del pastore. La sua esistenza è al di là dell'amore. Cioè al di là di tutte le relazioni umane. Il suo inferno, perché realmente vive una vita d'inferno, sta in questo, che lui si rende conto della sua situazione» (Ingmar Bergman, Immagini, Garzanti, p. 227).

Se si eccettua una sola sequenza "urlata", quando Tomas confessa a Märta che si è fatto pastore per volere del padre, tutto il racconto è immerso in un orizzonte di costante e ovattata austerità, in un clima colmo di nuvole e nebbia, un inverno reale quanto simbolico dove sembra impossibile scorgere luci.

Più di ogni altro titolo bergmaniano, ha suscitato interpretazioni disparate quando non opposte tra loro, per via di un finale aperto e volutamente enigmatico. Riguardo alla riconquista o meno della vocazione di Tomas una risposta netta non vuole né può esserci: a contare, qui, è soltanto il cammino di ricerca dell'uomo verso l'amore, che sia sotto forma di fede religiosa o di propensione ad ascoltare l'altro, inteso come espressione prima di un'umanità capace di preservarsi dall'avvizzimento e dalla morte del cuore.

Compagnia d'interpreti d'eccezione con l'amico Gunnar Björnstrand nel ruolo più importante della sua carriera. Uno dei pochi film di cui il maestro svedese fosse realmente soddisfatto.

Un pastore protestante perde la moglie e con essa la fede. I parrocchiani per un po' rimangono perplessi ma non lo abbandonano, ma con il passare del tempo la chiesa si fa sempre più vuota. Il film finisce con il pastore che celebra la funzione in perfetta solitudine.


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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
mercoledì 7 marzo 2012
salvo

L'idea di “Luci d'inverno” venne a Bergman dopo aver visto il film di Bresson “Diario di un curato di campagna”. Ma l'idea primigenia la ebbe diversi anni prima, quando immaginò che un uomo entrasse d'inverno, in una chiesa isolata e deserta, si sedesse nei pressi dell'altare e rivolto al Cristo dicesse: "Resterò qua fino a quando non mi parlerai”.

domenica 9 giugno 2013
LucaGuar

Luci d'inverno è sicuramente un film unico e straordinario per vari aspetti. Innanzitutto ciò che colpisce maggiormente è lo stile:scenografia essenziale,ambientazioni cupe e arcane(tipiche dei film di Bergman,come ne "Il settimo sigillo",ma qui portate all'estremo),ambientazione in un remotissimo villaggio svedese,lunghi e profondi dialoghi come raramente si [...] Vai alla recensione »

domenica 13 febbraio 2011
Eugenio

Film intenso,chirurgico e raggelato,”Luci di inverno”rappresenta una prova di autore del “cinema da camera” del regista Bergman. Siamo in una sperduta comunità all’estremità della Svezia: qui un pastore luterano, Tomas (Gunnar Bjornstrand), ha perso la fede in Dio,non sa consolare i fedeli parlando loro con distacco di argomenti divini e si interroga,senza fornire risposta, sul “silenzio di Dio”.

venerdì 10 marzo 2023
figliounico

Luci d’inverno 1963. Note a margine 2023.La sceneggiatura. Come sempre Bergman stupisce ed ipnotizza per la bellezza e la profondità dei dialoghi.Ogni battuta esprime una tensione interna che rende superfluo il contesto. L’ambiente è marginale, la scenografia ridotta ai minimi termini. Da qui l’essenzialità delle immagini, lo scarso movimento della macchina da presa, la fissità dell’inquadratura a [...] Vai alla recensione »

sabato 5 settembre 2020
stefano capasso

Tomas è il pastore di un piccolo villaggio svedese. Vive ormai da tempo un periodo di profonda crisi, dopo la morte della moglie, avvenuta qualche anno prima, sente la lontananza da Dio e forse, pensa, era così anche prima. Non riesce a scuoterlo nemmeno l’amore di Marta, una giovane donna che da tempo tenta di costruire una relazione produttiva col pastore.

mercoledì 10 giugno 2020
Onufrio

Il pastore di una piccola comunità svedese sembra ormai aver perso la fede in Dio da quando la moglie è venuta a mancare, nemmeno il tormentato rapporto con l'insegnante Marta (I.Thulin) totalmente innamorata del pastore, riescono a riportare la luce nel suo cuore affranto. Come può un uomo di fede dare aiuto ai propri fedeli? il bisognoso Jonas (Max Von Sydow) è profondament [...] Vai alla recensione »

sabato 17 agosto 2013
Luca Scialo

In un paesino della Svezia nel profondo Nord-est un pastore protestante dice messa in una Chiesa semivuota. Ha perso la fede dopo la morte della moglie avvenuta 4 anni prima. Non ha parole di conforto per i suoi fedeli, non ha entusiasmo. La sua freddezza fa vivere nel malcontento una donna che vorrebbe prendersi cura di lui, e soprattutto, spinge un uomo al suicidio recatosi da lui per un sostegno [...] Vai alla recensione »

Frasi
Se riuscissimo ad essere sicuri... Se riuscissimo a credere in una verità... Se riuscissimo a credere...
Una frase di Märta Lundberg, la maestra (Ingrid Thulin)
dal film Luci d'inverno
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