Titolo originale | Witness for the Prosecution |
Anno | 1957 |
Genere | Poliziesco |
Produzione | USA |
Durata | 118 minuti |
Regia di | Billy Wilder |
Attori | Tyrone Power, Charles Laughton, Marlene Dietrich, Elsa Lanchester, Norma Varden John Williams (III), Henry Daniell, Ian Wolfe, Torin Thatcher, Una O'Connor, Francis Compton, Philip Tonge, Ruta Lee. |
Tag | Da vedere 1957 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 4,11 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento venerdì 13 luglio 2012
Leonard Vole è accusato dell'omicidio di una ricca vedova ma la moglie Christine rifiuta di testimoniare in sua difesa. Il film ha ottenuto 6 candidature a Premi Oscar, ha vinto un premio ai David di Donatello,
ASSOLUTAMENTE SÌ
|
Leonard Vole è accusato dell'omicidio di una ricca vedova ma la moglie Christine rifiuta di testimoniare in sua difesa. Leonard si rivolge allora ad un celebre e anziano avvocato, Wilfrid Robarts, le cui intuizioni sembreranno poter scagionare l'uomo. Le schermaglie legali durante le udienze del processo condurranno lo spettatore a ritmo serrato fino a un clamoroso colpo di scena finale. Un film in cui la suspence la fa da padrona, un meccanismo a orologeria tratto da una pièce teatrale di Agatha Christie, insuperata regina del genere. Un legal thriller ante litteram, che abbina tensione e colpi di scena, inganni ed equivoci. Strepitosa la prova di tutti gli attori, da Charles Laughton, ansimante e graffiante avvocato inglese, alla misteriosa Marlene Dietrich, a Tyrone Power a suo agio pur in un ruolo ambiguo per lui inconsueto. Con questo film Billy Wilder lascia la commedia sofisticata ma non rinuncia alle tematiche da lui predilette, come l'inganno e la maschera.
Negli anni '80 ne è stato realizzato un remake, diretto da Alan Gibson, decisamente non all'altezza dell'originale.
Sir Wilfred Robarts è un celebre avvocato in convalescenza dopo un grave attacco cardiaco; nonostante le sue precarie condizioni di salute, Sir Wilfred accetta di assumere la difesa di Leonard Vole, un uomo accusato di omicidio con numerose prove a suo carico. Ma nel corso del processo la moglie tedesca del signor Vole, l'ambigua e affascinante Christine, a sorpresa decide di deporre contro il marito.
Tratto dall'omonimo racconto breve della regina del giallo Agatha Christie, trasformato in seguito anche in una commedia teatrale, Testimone d'accusa è stato definito dalla celebre autrice inglese come il miglior adattamento mai realizzato da una sua opera. Sceneggiato (insieme ad Harry Kurnitz) e diretto dal grande regista Billy Wilder, questo film è senza dubbio uno dei migliori gialli nella storia del cinema, un formidabile dramma giudiziario che unisce sapientemente la suspense e i colpi di scena tipici degli intrecci della Christie con l'irresistibile humor e la sottile ironia che sono sempre stati un marchio di fabbrica dell'opera di Wilder.
Protagonista della storia è il burbero e testardo Sir Wilfred Robarts, principe del foro dal carattere risoluto e dall'intuito infallibile, magistralmente interpretato da un magnifico Charles Laughton, che nonostante la convalescenza si ostina ad occuparsi in prima persona dei casi più difficili e scruta con il suo monocolo i propri interlocutori per capire se stanno dicendo la verità. Gli fanno da comprimari il tenebroso Tyrone Power e soprattutto una splendida Marlene Dietrich in uno dei ruoli più famosi della sua carriera, quello dell'astuta quanto enigmatica Christine Vole, personaggio-chiave dell'intera vicenda, che la leggendaria attrice tedesca riesce a rendere sullo schermo con straordinaria intensità. Ma i momenti più divertenti della pellicola derivano di sicuro dalle esilaranti schermaglie fra Sir Wilfred e la sua solerte infermiera, Miss Plimsoll, interpretata dalla bravissima Elsa Lanchester (nella realtà moglie di Laughton), che tenta con tutte le forze di farlo restare a riposo e gli proibisce di fumare i suoi sigari.
Dotato di una sceneggiatura brillante e coinvolgente che trasmette alla perfezione lo spirito del racconto della Christie, Testimone d'accusa è un autentico gioiello nella produzione di Wilder, della quale riprende alcuni temi canonici quali l'uso del raggiro e della menzogna da parte dei personaggi (una costante di tutte le pellicole del regista, da Frutto proibito a La fiamma del peccato, da Baciami, stupido a Non per soldi... ma per denaro) e l'impossibilità di comprendere la verità dei fatti se non quando ormai è troppo tardi, come accadrà in seguito anche al più celebre detective d'Inghilterra in uno dei film più amari e crepuscolari del regista, La vita privata di Sherlock Holmes (1970). Emblematico il finale della storia, in assoluto uno dei più geniali e sorprendenti della letteratura gialla: una tagliente metafora sull'ingannevolezza della realtà e sul fallimento della logica e del raziocinio.
TESTIMONE D'ACCUSA disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
||
€9,99 | €14,99 | |||
€9,99 | - |
Il notissimo regista Billy Wilder ha filmato e firmato capolavori drammatici e capolavori leggeri o addirittura esilaranti. Lo ricorderemo sempre almeno per “Il viale del tramonto”, per questo “Testimone d’accusa” come anche per “A qualcuno piace caldo”, “Irma la dolce”, “Sabrina” e per l’icona della gonna al vento della bellissima Marilyn Monroe in “Quando la moglie va in vacanza”.
“Testimone d’accusa” andrebbe visto sorseggiando un thermos di cacao: come si fa a resistere vedendo Laughton che beve cacao? E’ lui il protagonista di questo capolavoro, il mitico capitano Blight del viaggio sul Bounty, uno dei simboli dell’Inghilterra cinematografica e non, coi suoi 58 anni portati maluccio e qui vezzeggiato come un bambino. Superba interpretazione, aiutato dal doppiaggio italiano [...] Vai alla recensione »
Billy Wilder è ricordato spesso più per le sue commedie , in realtà fu un regista versatile, iniziò come sceneggiatore per poi passare alla regia con film prevalentemente drammatici (La fiamma del peccato, Viale del tramonto, L'asso nella manica, Giorni perduti, Stalag 17) , iniziando poi la direzione di commedie sentimentali e brillanti (Sabrina, Quando la moglie [...] Vai alla recensione »
L'anziano e infartuato avvocato Wilfrid Robarts è stato appena dimesso dall'ospedale, affidato alle cure di una premurosa quanto ossessiva infermiera, dalla quale cerca di districarsi per poter continuare a bere e fumare. I medici gli hanno consigliato di prendersi in carico solo casi leggeri, ma gli viene subito proposto un caso di omicidio, che lui non si sente di rifiutare perchè [...] Vai alla recensione »
Un classico del cinema giallo, una storia che inganna lo spettatore fino alla fine. Splendida Marlene Dietrich e bravissimo Tyrone Power, anche se a vederlo adesso, questo film, è parecchio invecchiato, diversamente da molti classici di Hitchcock.
Molti registi e attori contemporanei dovrebbero imparare a memoria questo film prima di lavorare nel cinema.
Adattamento per il cinema del 1957 di Billy Wilder dell’omonima commedia teatrale di Agatha Christie, Testimone d’accusa è un legal thriller con protagonista Charles Laughton nella parte del penalista costretto, dopo una malattia, a un forzato riposo che deve abbandonare, peraltro di buon grado e a dispetto delle opprimenti attenzioni della bisbetica infermiera, preferendo agli ozi della convalescenza [...] Vai alla recensione »
"Withness fort he ProsecutioN"(>Billy Wilder, anche sceneggiatore, dalla pie'ce teatrale di Aaatha Chrstie e dal suo omonimo racconto, 1057) racconta di un insopportabile, geniale avvocato , redyce da un infarto, che accettta-decide di difendere un uomo accusato di omicidio di unanziana signora, che gli ha lasciato un'eredita"clamorosa".
La giustizia ha una bilancia segreta che lentamente rimette o rimetterà tutti al loro posto. Questo è quello che ci insegna questo grandioso film, questo è quello che in fondo sa per certo "Wilfrid la volpe", l'anziano avvocato penalista che appena uscito dall'ospedale dopo essere stato colto da un malore, si trova davanti ad un quasi impossibile caso di [...] Vai alla recensione »
Come avete interpretato,se l'avete fatto, l'occhialino con cui l'avvocato cerca di risalire alla psicologia di chi ha di fronte? Non voglio svelare troppo per chi non abbia visto il film, o non ne conosca il finale. Però........potrebbe essere,secondo voi, una posizione di Wilder su un certo approcio con le indagini, o più in generale con la vita?