Il kimono rosso

Film 1925 | Drammatico 77 min.

Titolo originaleThe Red Kimono
Anno1925
GenereDrammatico
ProduzioneUSA
Durata77 minuti
Regia diWalter Lang, Dorothy Davenport
AttoriPriscilla Bonner, Nellie Bly Baker, Carl Miller, Mary Carr, Virginia Pearson Tyrone Power Sr., Sheldon Lewis, Theodore von Eltz, Emily Fitzroy, George Siegmann, Dot Farley.
MYmonetro Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 1 recensione.

Regia di Walter Lang, Dorothy Davenport. Un film con Priscilla Bonner, Nellie Bly Baker, Carl Miller, Mary Carr, Virginia Pearson. Cast completo Titolo originale: The Red Kimono. Genere Drammatico - USA, 1925, durata 77 minuti. Valutazione: 3 Stelle, sulla base di 1 recensione.

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Ultimo aggiornamento martedì 24 ottobre 2023

Una ragazza è intrappolata in una spirale di prostituzione e omicidi. Dovrà cercare di uscirne.

Consigliato assolutamente no!
n.d.
MYMOVIES 3,00
CRITICA
PUBBLICO
CONSIGLIATO SÌ
Un vero fatto di cronaca diventa melodramma in questo film che ancora oggi crea dibattito.
Recensione di Giancarlo Zappoli
martedì 24 ottobre 2023
Recensione di Giancarlo Zappoli
martedì 24 ottobre 2023

Gabrielle Darley è una giovane donna che ha una vita familiare difficile. Quando Howard Blaine l'avvicina cede alle sue profferte d'amore e parte con lui per New Orleans. Qui l'attende un'amara sorpresa. L'uomo la spinge alla prostituzione e lei accetta per amore. Fino a quando scopre che lui sta per sposare un'altra e lo uccide. Al processo che ne segue deve cercare di dimostrare come causa dell'atto la sofferenza per l'attività a cui era stata costretta unita al senso di profonda umiliazione.

Un film la cui realizzazione ha provocato delle dinamiche sociali che ancora oggi sono al centro del dibattito.

Dorothy Davenport (con il cognome acquisito con il matrimonio cioè Wallace Reid) inizia a girare film nell'anno in cui il coniuge, attore famoso, muore all'età di 31 anni in seguito a una dipendenza da morfina che era stata utilizzata per rimetterlo velocemente su un set dopo un incidente alla schiena.

Forse anche a causa di questa situazione i suoi film si distinguono per l'impegno sul versante sociale. Human Wreckage trattava della dipendenza dalla droga, Broken Laws si occupava della delinquenza giovanile (l'imperfetto è d'obbligo perché entrambi sono andati perduti).

Quando arriva a questo film si basa su un racconto di Adela Rogers St.John e su una sceneggiatura di Dorothy Arzner. La regia la firma Walter Lang ma Dorothy ci tiene che nell'ultimo cartello di titoli di testa risulti evidente che l'intera produzione è stata supervisionata da lei.

Fa di più: apre il film sfogliando una raccolta di giornali fermandosi su un titolo che riguarda Gabrielle Darcy. Aggiunge che la storia che si sta per narrare è vera e che 'se contiene amare verità, ricordate che io giro solo le pagine del passato". Da quel momento ha inizio una storia di seduzione e abbandono a cui seguono un omicidio e il conseguente desiderio di riscatto.

Non manca il dito puntato contro la carità pelosa di chi sfrutta il caso solo per farsi pubblicità ma siamo comunque nell'ambito del melodramma sostenuto da riferimenti alla realtà che assumono però un'interessante connotazione. Mentre il nome e cognome della protagonista sono quelli reali tutti gli altri invece non lo sono. Il problema che si pose al momento dell'uscita del film fu quello che si ripropone ancora oggi.

Gabrielle Darley, che era assurta alla ribalta della cronaca dopo l'omicidio e durante il processo, ora non voleva che si tornasse sul suo caso (anche perché la sua vita successiva non era stata così priva di ombre come quella di chi la rappresentava sullo schermo). Portò quindi in giudizio con la richiesta di 50.000 dollari Dorothy Davenport Reid per violazione della privacy, cioè pretendendo il rispetto di quello che oggi definiamo il diritto all'oblio.

Due annotazioni in chiusura di recensione: l'utilizzo del colore per il kimono quale segno di perdizione e di infamia e la presenza di Tyrone Power senior nel breve ruolo del padre della protagonista, avaro e crudele.

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martedì 24 ottobre 2023
Giancarlo Zappoli

Gabrielle Darley è una giovane donna che ha una vita familiare difficile. Quando Howard Blaine la spinge alla prostituzione, lei accetta per amore. Fino a quando scopre che lui sta per sposare un’altra e lo uccide.

Dorothy Davenport si basa su un racconto di Adela Rogers St.John e su una sceneggiatura di Dorothy Arzner. La regia la firma Walter Lang ma Dorothy ci tiene che nell’ultimo cartello di titoli di testa risulti evidente che l’intera produzione è stata supervisionata da lei. Fa di più: apre il film sfogliando una raccolta di giornali fermandosi su un titolo che riguarda Gabrielle Darcy. Aggiunge che la storia che si sta per narrare è vera e che ‘se contiene amare verità, ricordate che io giro solo le pagine del passato”. Da quel momento ha inizio una storia di seduzione e abbandono a cui seguono un omicidio e il conseguente desiderio di riscatto.

Gabrielle Darley portò in giudizio con la richiesta di 50.000 dollari Dorothy Davenport Reid per violazione della privacy, cioè pretendendo il rispetto di quello che oggi definiamo il diritto all’oblio.

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Giancarlo Zappoli

Un vero fatto di cronaca diventa melodramma in quest'opera degli anni '20 inclusa con MYmovies ONE grazie a Ermitage. Vai al filmVai all'articolo »

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