Nino è stata ricca e felice sotto il regime sovietico. Moglie e madre di due figli, prova adesso a sopravvivere dentro la Georgia indipendente e una casa ormai svuotata di bene e buonsenso. Perché la crisi economica che si è abbattuta sul suo Paese ha bruscamente interrotto la sua attività commerciale e con quella la sua vita agiata. Vita a cui Nino ripensa con nostalgia, passando da un banco dei pegni all'altro, da un convivio all'altro, da un bicchiere all'altro. Per nulla rassegnata all'indigenza, impegna anelli e oggetti cari di famiglia per una piega, una borsetta o un bel vestito, mentendo a se stessa e alle persone che come sua madre e un anziano affittuario di pendono da lei. Sommersa dai debiti e incalzata dai creditori, farà un passo azzardato e un mutuo di troppo.