78esima edizione del Festival del film Locarno, il programma dei 15 film genere documentario. Locarno - 6/16 agosto 2025. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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Nel 2001, Kamal Aljafari e l'amico Hasan viaggiano a Gaza per cercare un ex compagno di cella, esplorando luoghi, volti e ferite della città. Espandi ▽
In una serie di registrazioni risalenti al 2001 e ritrovate solamente di recente, Kamal Aljafari riporta alla luce un viaggio dell’epoca fatto a Gaza, in compagnia dell’amico Hasan. Il regista palestinese si era recato sul posto in cerca di un uomo con cui aveva brevemente condiviso una cella in prigione, più di dieci anni prima. Senza avere molte informazioni su di lui, i due si inoltrano per le strade di Gaza, parlano con gli abitanti, assistono alla distruzione già perpetrata dall’esercito israeliano, e si avventurano in auto nei territori fuori dalla città. In questi anni di conflitto atroce a Gaza, il cinema multidimensionale e autoriflessivo di Kamal Aljafari si propone come complemento ideale alle testimonianze documentarie più dirette e lineari che hanno a che fare con l’attualità nelle terre palestinesi. Dopo A Fidai Film del 2024, Aljafari torna con un’opera più essenziale e anche più personale, ancora una volta basata sullo scarto temporale tra periodi diversi e sulla riflessione ontologica di quale sia il significato di un’immagine preesistente una volta che ne cambiamo il contesto. Recensione ❯
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Delbono costruisce un epitaffio e insieme una celebrazione di un amico in un documentario commovente e intimo. Documentario, Italia2025. Durata 81 Minuti.
Il film racconta la storia straordinaria e reale di Bobò, un uomo sordomuto, analfabeta e microcefalo che ha vissuto per 46 anni nel manicomio di Aversa. Espandi ▽
Omaggio di Pippo Delbono all’amico e collaboratore Vincenzo Cannavacciuolo, in arte Bobò, che fu un artista presente in tanti dei suoi spettacoli teatrali. Dagli albori del loro rapporto, quando Delbono nel 1995 lo incontrò per la prima volta nel manicomio di Aversa dove aveva trascorso decenni, e attraversando poi un numero smisurato di esperienze condivise sul palco preziosamente catturate nei tanti materiali d’archivio, si delinea una comunicazione atipica ma profondamente affettuosa, e un riconoscimento delle qualità uniche di un performer come pochi altri: “sordomuto, microcefalo e analfabeta”, ma capace di incantare tra danza e recitazione. Commovente in modo essenziale, senza fronzoli, il documentario più recente della filmografia di Pippo Delbono va a costituire un epitaffio e insieme una celebrazione di un amico che è stato parte integrante della prolifica produzione teatrale del regista. Recensione ❯
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Un'immersione nel lavoro di Renzo Piano. Espandi ▽
Girato in immersione nell'arco di più di quattro anni, il film segue la costruzione dei cinema progettati dall'architetto Renzo Piano. Recensione ❯
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Celebrità e viaggiatori riflettono su esperienze autentiche nell'era digitale, ispirandosi al viaggio e alla ricerca di connessione di "On the Road". Espandi ▽
Un film che indaga su "On the Road" di Kerouac con lo sguardo di oggi, mentre celebrità e viaggiatori riflettono sulle esperienze autentiche nell'era digitale, riecheggiando la ricerca senza tempo del romanzo di una connessione genuina. Recensione ❯
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Il racconto di una delle comunità LGBTQIA+ più sorprendenti d'Italia, che vive nel cuore pulsante di Palermo, con uno sguardo intimo, struggente e necessario. Espandi ▽
A Palermo c'è un negozio diverso da tutti gli altri che si chiama Quir, un luogo d'amore che sfida ogni convenzione. I proprietari sono Massimo e Gino, insieme da quarantadue anni, forse la coppia queer più longeva d'Italia. Il loro piccolo negozio di pelletteria dove si accoglie, si confessa e si cura è diventato un importante punto d'incontro della locale scena LGBTQI+ che lotta per i propri diritti in una Sicilia ancora roccaforte della cultura patriarcale. Recensione ❯
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Guarire le proprie ferite e realizzare il proprio desiderio di redenzione. Documentario, Svizzera2025. Durata 73 Minuti.
MYMOVIES.IT N.D.
CRITICA N.D.
PUBBLICO N.D.
Dopo vent'anni dalla guerra in Bosnia-Erzegovina, Irvin decide di tornare in patria per fare la pace con i demoni che lo perseguitavano. Espandi ▽
Nella primavera del 1992 è scoppiata la guerra in Bosnia-Erzegovina. La valle del fiume Drina è stata teatro delle peggiori atrocità, culminate nel genocidio di Srebrenica. Irvin Mujcic aveva 5 anni e, insieme alla madre, alla sorella e al fratello, fu costretto a fuggire all'estero. Durante la guerra, ha perso il padre e molti membri della sua famiglia. Circa vent'anni dopo, Irvin decise di tornare in patria per fare la pace con i demoni che lo perseguitavano. Negli stessi boschi dove una volta la gente cercava rifugio, Irvin ha iniziato a costruire un villaggio con le sue stesse mani. Restituire dignità a quei luoghi e ai loro defunti, guarire le proprie ferite e realizzare il proprio desiderio di redenzione. Recensione ❯
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Figlia e padre si incontrano in una stanza bianca. Viene rivelata una conversazione innocente su un accordo con la Regina: nel vuoto apparente, accanto a una diagnosi stigmatizzata, c'è un silenzio lungo decenni. Quello che inizia come un interrogatorio sul passato si trasforma in un dialogo sincero nel presente. Il film mette in discussione i confini tra malato e sano, giusto e sbagliato, strano e familiare e cerca di trasformare un'utopia in realtà. Recensione ❯
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Oggi, Lea va alla ricerca di un soggetto per un documentario. Arrivata allo stadio sopra la città, il suo terreno di caccia del giorno, incontra qualcuno che non è come gli altri, che finalmente le assomiglia. Lea crede finalmente di avere la sua preda, ma allora la caccia si inverte. Recensione ❯
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Un film che si immerge in uno spazio di eccezione: un regime carcerario retaggio del passato, sul punto di scomparire, lontano dalla nostra società, ma di cui è allo stesso tempo una diretta emanazione. Espandi ▽
In Sardegna, nascoste in luoghi quasi inaccessibili, esistono ancora oggi tre delle ultime colonie penali attive in Europa. Qui, in queste case di lavoro all'aperto, i detenuti scontano la pena dividendo il loro tempo tra le mura della cella e il lavoro: coltivano la terra, allevano animali da pascolo, svolgono compiti di manutenzione della stessa struttura in cui sono rinchiusi.
A Isili, Mamone, e Is Arenas i detenuti sono perlopiù persone migranti. Ignoriamo la loro provenienza, il reato per cui sono stati rinchiusi, per quanto tempo ancora dovranno stare lontani dal mondo. Il lavoro scandisce il tempo fermo e dilatato della prigionia, in cui l'uomo e animale vivono a stretto contatto.
Il dispositivo di sorveglianza e repressione sembra ripetersi immutato di fronte alla macchina da presa, di colonia in colonia. Cambiano i volti, le guardie e i condannati, ma il sistema di controllo rimane il medesimo. Nell'ex colonia penale dell'Asinara, quando il rapporto tra carceriere e carcerato viene meno, tra le rovine delle prigioni abbandonate emerge una nuova dialettica di sopraffazione, che vede a confronto l'animale in libertà di fronte all'essere umano. Recensione ❯
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Donne, donne che hanno accettato di lavorare a turni di 12 ore, a ritmi durissimi garantiti da una rigida disciplina, e che sono legate tra loro nello sfruttamento a cui sono sottoposte ogni giorno. Espandi ▽
SHE sono voci e corpi delle operaie dell'enorme parco industriale di elettronica in Vietnam, a Bac Ninh, uno dei più grandi al mondo. L'80% della forza lavoro è costituita da donne che hanno accettato di lavorare a turni di 12 ore, a ritmi durissimi garantiti da una rigida disciplina. SHE è madre, figlia, moglie, single, migrante e stanziale allo stesso tempo: le condizioni di partenza sono diverse per ogni protagonista, tuttavia tutte sono legate nello sfruttamento a cui sono sottoposte ogni giorno. La protagoniste si incontrano e svelano ciò che si svolge ogni giorno nella catena di montaggio delle più grandi fabbriche dell'elettronica mondiale e nei sobborghi industriali. Recensione ❯
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A prima vista, Crowley sembra un normale ragazzo di 14 anni, ma ne ha passate tante nella sua giovane vita. Suo fratello maggiore Yancie è morto in un incidente d'auto e i suoi genitori sono ora divorziati. Ma Crowley non sta per lasciare che la vita abbia la meglio su di lui perchè un sogno da realizzare: essere un eccellente cavaliere rodeo. Recensione ❯
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Il film racconta la storia del Dr. Johann Spittler, un neuropsichiatra la cui pratica dedicata alla valutazione e all'assistenza di persone che cercano il suicidio assistito in Germania si sviluppa all'interno di una società moralmente incerta, rivelando le profonde sfide etiche e le pesanti responsabilità al centro del suo lavoro. Recensione ❯
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Teletrasportato in Finlandia, un coreografo del Burkina Faso lotta con le aspettative irrealistiche del suo paese d'origine, mentre cerca anche connessioni nel suo nuovo paese. Espandi ▽
Sibiry, un coreografo del Burkina Faso che ora vive in Finlandia, lotta con le aspettative irrealistiche del suo paese d'origine, mentre cerca anche connessioni nel suo nuovo paese. Considerato come un europeo privilegiato nel suo paese d'origine, ma uno straniero in Finlandia, desidera essere visto come un pari. Attraverso la danza, il film esplora l'identità, la migrazione e le eredità coloniali, gettando luce sulle complesse pressioni sociali affrontate dai migranti africani e infine su come la presenza dei cineasti europei finisca per influenzare involontariamente la realtà. Recensione ❯
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Dopo 100 anni di indipendenza, un'audace nuova ondata di giovani artisti irlandesi ridefinisce la musica folk e riflette sull'impatto della loro storia coloniale. Recensione ❯
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Il team di ricerca guidato da Consuelo De Moraes è sul punto di scoprire florigen - una sostanza che potrebbe far sbocciare le piante all'istante. Mentre Florianne Koechlin scopre che le piante "parlano" attraverso i profumi, il duo di artisti Gerda Steiner e Jörg Lenzlinger mette in discussione i confini tra natura e artificialità. Uniti dalla passione per il mondo vegetale, i protagonisti illuminano le complesse interazioni tra piante, insetti e uomo. Recensione ❯
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