Bianca Guaccero interpreta Aurora, una sessuologa costretta a fare i conti con l'ignoranza e il pregiudizio della comunità che vive nel suo paesino natale. Espandi ▽
Può una persona, attraverso la sua professione, stravolgere gli equilibri di un paese e dei suoi abitanti? Questa è la storia di Aurora, trentenne solare e ottimista, che fugge dal suo paesino in Puglia per trasferirsi a Roma e specializzarsi in sessuologia. Costretta a tornare a casa, poiché crede che la madre sia in fin di vita, si trova a fare i conti con la curiosità e la diffidenza dei paesani. Chi può essere così audace da aprire uno studio di terapie sessuali in un posto pieno di pregiudizi dove tutti sanno tutto? Chi può essere così ottimista da pensare che il postino, l'edicolante, la panettiera, gente che non ha mai messo il naso fuori di lì, si rivolga a una sessuologa per problemi così delicati? Nessuno. A parte Aurora, naturalmente. Recensione ❯
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Questo film è tratto dal romanzo di Federico Baccomo Duchesne, caso editoriale del 2009 con oltre 35.000 copie vendute, che nasce da un blog sul mondo degli avvocati milanesi in carriera. Espandi ▽
Andrea Campi è un giovane avvocato che lavora nella sede milanese del prestigioso studio legale internazionale Flacker Crunthurst and Kropper, specializzato in importanti operazioni societarie per conto di grandi colossi industriali. Per fare carriera Andrea ha rinunciato ad avere una vita sociale. Ora lavora fino a notte fonda, mangia pizza e sushi sulla scrivania, vive con un bonsai e parla con il muro. Le giornate scorrono tra pause alla macchinetta del caffè, redazione di contratti e riunioni interminabili, fino al giorno in cui Andrea si trova coinvolto in un nuovo progetto particolarmente delicato. Le responsabilità si moltiplicano, come pure le ore di lavoro e le sfuriate di un capo sempre su di giri. È l'inizio di un turbine di eventi e incontri che sconvolgerà per sempre la sua esistenza. Recensione ❯
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Bertolucci rilegge i prodromi del '68 attraverso un film invaso da arte, cinefilia e liberazione sessuale. Drammatico, Italia, Gran Bretagna, Francia2003. Durata 130 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Struggente e sensuale ritratto di giovinezza cinefila firmato da Bernardo Bertolucci. Espandi ▽
Parigi 1968. Il giovane Matthew, appassionato di cinema, incontra, durante una manifestazione in difesa del direttore della Cinematheque, un fratello e una sorella gemelli (Theo e Isabelle) che, approfittando dell'assenza dei genitori lo fanno entrare a far parte della loro intimità in cui il cinema gioca un ruolo importante. Bertolucci propone una sua lettura dei prodromi del maggio '68 in cui la cinefilia e la liberazione sessuale invadono lo schermo. Rivedere a distanza di molti anni questo film porta a considerazioni diverse rispetto all'epoca della sua uscita nelle sale. Nel 1974 Gaber questi versi "Nelle case non c'è niente di buono/quando la porta si chiude dietro un uomo" per poi concludere che "C'è solo la strada su cui puoi contare/La strada è l'unica salvezza./C'è solo la voglia e il bisogno di uscire di esporsi nella strada e nella piazza./Perché il giudizio universale/non passa per le case./In casa non si sentono le trombe./In casa ti allontani dalla vita/dalla lotta, dal dolore,dalle bombe". The Dreamers si presenta come la trasposizione cinematografica di questi versi. Solo che i protagonisti, in una sorta di compressione a scatole cinesi, che però loro leggono come segno di assoluta liberazione, di case ne hanno due. Recensione ❯
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Un ladro finisce del tutto casualmente su una nave pirata. Grazie alla sua fortuna si salva dal capestro, sconfigge i nemici e viene nominato ufficiale. Espandi ▽
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Un marinaio siciliano comunista deve sottostare ai capricci della padrona, la viziata moglie di un industriale milanese, ma quando lo yacht naufraga in un'isola deserta lui si prende la sua rivincita. Espandi ▽
Un torvo marinaio, meridionale e comunista, e una ricca e proterva signora milanese, si trovano soli, dopo un naufragio, su un'isola deserta del Mediterraneo. La seconda diventa schiava del primo che sfoga su di lei antiche frustrazioni sessuali e sociali. Recensione ❯
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Capolavoro allegorico di Pasolini, una favola filosofica in chiave marxista. Fantastico, Italia1966. Durata 88 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Come in tutte le favole, non c'è una storia ben definita in questo film: il pretesto narrativo è dato dalle considerazioni filosofiche (in chiave marx... Espandi ▽
Come in tutte le favole, non c'è una storia ben definita in questo film: il pretesto narrativo è dato dalle considerazioni filosofiche (in chiave marxista) di un vecchio corvo che si rivolge a due uomini, padre (Totò) e figlio (Davoli). Il corvo sembra convincere il suo limitato pubblico con la saggezza delle sue parole, ma appena si presenta il problema della fame, gli "irragionevoli" umani gli tirano il collo e se lo mangiano. L'allegoria è chiara; il film una tardiva possibilità che Pasolini offrì al grandissimo Totò. Recensione ❯
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Nella medesima casa vengono commessi un grosso furto e un omicidio; il poliziotto incaricato di risolvere il primo caso deve così occuparsi anche del ... Espandi ▽
Nella medesima casa vengono commessi un grosso furto e un omicidio; il poliziotto incaricato di risolvere il primo caso deve così occuparsi anche del secondo. Gli indizi sono numerosi e confusi; l'assassino, comunque, viene scoperto. Recensione ❯
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Il 1° dei 4 western ciociaro-andalusi di Tessari. Espandi ▽
Mentre le forze dell'ordine falliscono, l'avventuriero Ringo riesce a sbaragliare una banda di fuorilegge che ha assaltato una banca, semplicemente infiltrandosi tra i fuorilegge e fingendosi uno di loro. Una donna lo aiuta. Recensione ❯
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Il colonnello nordista Pennbroke, espulso dall'esercito per codardia, riesce a riconquistare Fort Holman con l'aiuto di un drappello di avanzi di gale... Espandi ▽
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Un giovane tenente partecipa al primo conflitto mondiale e, a poco a poco, assistendo alle follie di un generale e agli inutili macelli, comprende l'assurdità della guerra. Espandi ▽
Uomini contro è liberamente tratto dal romanzo di Emilio Lussu Un anno sull'Altipiano, un anno trascorso dall'eroica Brigata Sassari sull'Altipiano di Asiago, tra il giugno 1916 e il luglio 1917. Due luogotenenti italiani cercano di opporsi al Generale Leone che invia regolarmente i suoi uomini a farsi massacrare in azioni assurde. Pacifista e antiautoritario, il film di Rosi mette in evidenza la follia della Guerra: «Per Uomini contro venni denunciato per vilipendio dell'esercito, ma sono stato assolto in istruttoria. Il film venne boicottato, per ammissione esplicita di chi lo fece: fu tolto dai cinema in cui passava con la scusa che arrivavano telefonate minatorie». (Francesco Rosi) Recensione ❯
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