Lavora negli anni cinquanta come assistente di Vittorio Cottafavi e Carmine Gallone. Sceneggia alcuni film del filone mitologico. Passa poi alla regia e si specializza nell'allestimento di film del filone del western all'italiana di cui sviluppa una personale vulgata ironica, fatta da battute pungenti e di situazione sdrammatizzanti. Una pistola per Ringo e Il ritorno di Ringo - ambedue del 1965 - sono i suoi film migliori e serviranno da pedana di lancio a un attore di notevole avvenire: Giuliano Gemma. Negli anni Ottanta passa alla televisione con una breve ma significativa parentesi cinematografica che è consistita nel portare sullo schermo Tex Willer (Tex e il signore degli abissi) sempre con Giuliano Gemma
Ecco le parole utilizzate da Danilo Donati per commemorare la morte di Tessari.
"Strana tanto la vita. L'altro ieri, proprio mentre per caso qui sopra lo ricordavo sfottendo affettuosamente i suoi vezzi, e sia pure usandogli il riguardo di non fare il suo nome, Duccio Tessari se n'é andato per sempre, zitto zitto, da quel signore che era. E che cavolo, si fa così con gli amici, Duccio? M'hai fatto sentire stupido e colpevole. Un po' mi consola pensare che se c'é una Produzione appena decente dove sei ora, e dovrebbe, avrai all'occhiello il tuo fiore fresco per il resto dell'eternità, o di qualunque altro metafisico inghippo ci abbiano preparato. Ti ho sempre voluto un gran bene, ciao."