Un artista geniale, attaccato alla sua terra natia. Espandi ▽
Tintoretto si ispirava per i disegni e le forme a Michelangelo, per i colori a Tiziano. Due nomi che hanno fatto la storia - non solo quella dell'arte - e che Jacopo Robusti, detto il Tintoretto perché figlio di un tintore di tessuti, ha studiato e frequentato, nel caso di Tiziano, in bottega. Quando l'allievo supera il maestro non è mai semplice: la competizione e la rivalità tra Tiziano e Tintoretto a Venezia crescono, facendo acuire la furbizia del più giovane che, per vincere i concorsi con lo scopo di decorare i luoghi più preziosi della sua città e lasciare il segno, anche a costo di farlo senza remunerazione di denaro, riesce a piazzarsi dove vuole.