Titolo originale | Beast |
Anno | 2017 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 107 minuti |
Regia di | Michael Pearce |
Attori | Jessie Buckley, Geraldine James, Johnny Flynn, Olwen Fouere, Shannon Tarbet Charley Palmer Rothwell, Hattie Gotobed, Oliver Maltman, Trystan Gravelle, Emily Taaffe, Tim Woodward, Morgan Best, Joanna Croll, Tyrone Lopez, Barry Aird, Djalenga Scott, Claire Rafferty, Sam Dale, Lawrence Chay, Claire Ashton, Leona Clarke, Maria de Lima, The Diablos, Sian Fleet-Milne, Melissa Gotobed, Lance Hill, Lisa Jones, Richard Laing, Ekran Mustafa, Amanda Smith, Joshua Squire, Alisha Tarran, James Thomson, Chris Wilson (II), Felicity Woodsie. |
Uscita | giovedì 9 settembre 2021 |
Tag | Da vedere 2017 |
Distribuzione | P.F.A. Films |
MYmonetro | 3,10 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 31 agosto 2021
Una giovane donna si innamora di un uomo con il quale spera di poter scappare dalla sua famiglia. Ma sull'isola avviene un omicidio. Ha vinto un premio ai BAFTA, In Italia al Box Office Beast ha incassato nelle prime 7 settimane di programmazione 5 mila euro e 3,5 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Nella selvaggia e claustrofobica isola di Jersey, nel canale della Manica, la ventisettenne Moll vive ancora con la famiglia, occupandosi del padre malato e sottostando alla rigida disciplina comportamentale e psicologica che le impone la madre. C'è infatti un passato problematico nella storia di Moll, un passato di violenza subita e inflitta, che richiede che la si controlli. E poi c'è in giro un criminale efferato, un serial killer, e la polizia locale smania per incastrare proprio il giovane Pascal, nuova conoscenza e primo grande amore di Moll, che da lui si sente amata e capita come mai da nessun altro.
Quello dell'inglese Michael Pearce è un buonissimo esordio, che non vuol dire perfetto, ma vibrante e sentito, narrativamente ricercato (fino al limite dell'involuto) e girato con senso del cinema e grande atmosfera.
La natura complessa, ferita e passionale, della protagonista è imbrigliata in un mondo di silenzi e in un luogo in cui il diverso è immediatamente fonte di sospetto, e prepara fin dall'inizio l'eruzione del drammatico. Eppure il film si prende il tempo di far vivere il personaggio, di farle conoscere l'amore e la libertà, di farle intravvedere un orizzonte di serenità, prezioso, per quanto destinato a non poter essere soddisfatto. Nel frattempo, i demoni del senso di colpa, della paura (di sé prima che degli altri) arrivano di notte, attraverso sequenze forti, che mescolano incubi e ricordi e costruiscono passo dopo passo l'anima nera del film, che si alterna a quella invece luminosa del riflesso del sole sui capelli ramati di Moll e della speranza che il male si possa estirpare, come un pelo matto, tutte le volte che si ripresenta all'appello.
La parte centrale del film è la migliore, il mistero è ancora fitto e noi desideriamo conoscere la verità ultima ma apprendiamo nel mentre altre piccole verità, che umanizzano il quadro e ne raccontano la complessità. Ma non è vero quello che insinua sua madre: Moll sa riconoscere il Bene dal Male e dovrà fare la sua scelta. Il finale aderisce al genere, spinge il thriller quasi nell'orrore, ma è la componente morale che dà spessore al film di Pierce e ne fa un oggetto che va oltre l'esercizio di stile. Una nota di merito va all'irlandese Jessie Buckley, protagonista perfetta (lei sì), nella sua relazione dialettica con il paesaggio che la circonda.
Un esordio interessante e denso di contenuti quello del regista britannico Michael Pierce, che si addentra nei meandri del thriller e del mistery. Moll è una ragazza apparentemente timida ed insicura. La parvenza della giovane nasconde in realtà un passato di violenza, subita ed inflitta, che l'ha condannata ad un presente costantemente monitorato dalla madre, figura algida e distaccata.
Il legame con il solitario e ombroso Pascal, consente a Moll di affrancarsi dall'opprimente invadenza di una madre possessiva e dalle sottili vessazioni dei fratelli già sposati. Quando il ragazzo viene accusato degli omicidi seriali di alcune ragazze del posto, lei prende senza indugio le sue difese, fornendogli un alibi e proteggendolo dall'ostracismo classista della sua famiglia.
Già dalle inquadrature iniziali è suggestione: selvaggio è l' uomo (in questo caso, anche la donna!), selvaggia è la natura in cui è calato e vive, sopravvive. Qui sono le coste ruvide e le campagne brulle dell'isola di Jersey. Densi, opprimenti, quasi soffocanti i risvolti psicologici di questa storia, ancor più e ancor prima dell'amore tra le due anime tormentate dei protagonisti, le dinamiche coercitive [...] Vai alla recensione »
Già dalle inquadrature iniziali è suggestione: selvaggio è l' uomo (in questo caso, anche la donna!), selvaggia è la natura in cui è calato e vive, sopravvive. Qui sono le coste ruvide e le campagne brulle dell'isola di Jersey. Densi, opprimenti, quasi soffocanti i risvolti psicologici di questa storia, ancor più e ancor prima dell'amore tra le due anime tormentate dei protagonisti, le dinamiche coercitive [...] Vai alla recensione »
Ottimo film d'esordio quello del regista britannico Pearce che mette in scena un dramma psicologico folgorante e intenso. Un dramma di formazione, un thriller, una riuscita critica sociale e una storia d'amore malata e contorta ma sopratutto un prodotto che si basa sull'ambiguità di forma e contenuto, un'ambiguità che si concretizza dal titolo stesso della pellicola; Beast. [...] Vai alla recensione »
Beast è un esordio per il regista Michael Pearce e non possiamo che meravigliarcene, perché il film è ricco di dramma, tensione e suspense, come se fosse diretto da mani e da occhi più esperti. Nonostante la violenza repressa e quella manifesta, il film non è né un thriller né tantomeno un horror, è un film drammatico in cui le relazioni tra familiari e amici si fondano su una sorta di terrorismo psicologic [...] Vai alla recensione »
A detta della sua famiglia, Moll è un tipo selvaggio, sfuggente, eccessivamente ribelle. Moll, invece, si descrive come un'orca che ha trascorso troppo tempo rinchiusa in una vasca, colma del desiderio di ritornare a essere se stessa in mare aperto. Una metafora non molto distante dall'animo inquieto della 27enne, a cui la vita sull'isola di Jersey sta troppo stretta, oppressa dalle regole di una famiglia [...] Vai alla recensione »
L'esordio alla regia di Michael Pearce affonda le mani nell'humus della propria terra e ne trattiene atmosfere e influenze. Parte da qui, da un luogo, da un fatto di cronaca e da un personaggio immaginato. Il luogo è l'isola di Jersey, nel Canale della Manica, dove il regista è nato e cresciuto, ambiente che ha, inevitabilmente, suggestionato il suo spettro creativo.
Il troppo, stroppia. Nel raccontare la storia della 27enne Moll, all' esordiente Michael Pearce è scappata, un po', la mano. Costretta a vivere nell' isola di Jersey, dovendo badare al padre malato e con una madre che la opprime, la ragazza trova conforto nelle braccia del misterioso Pascal. Il quale è il principale indiziato nella caccia a un serial killer che uccide delle giovani.
C'è solo la bestia, nel titolo, perché nella storia d'amour fou al centro del film nessuno ambisce al titolo di bella: sono entrambi bestie, Moll e Pascal, riottosi alle regole sociali e allergici all'ipocrisia ammorbante che aleggia sull'isola inglese di Jersey. Lei è la pecora nera della famiglia, sorella meno brillante e meno obbediente in un nucleo borghese e bigotto; da ragazzina ha accoltellato [...] Vai alla recensione »
Con una storia del genere, Beast, l'acclamata opera prima di Michael Pearce rischiava di accomodarsi nel territorio confortevole del thriller un po' fine a se stesso, ricalcando schemi risaputi e rincorrendo i fattacci della cronaca nera (benché ci sia l'evocazione della famigerata Bestia di Jersey, stupratore seriale che terrorizzò l'isola del Canale della Manica tra il 1960 e il 1971).