Titolo originale | Felices los que lloran |
Anno | 2016 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Spagna |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Marcelo Torcida |
Attori | Carlos Cabra, Carlos Echevarria, Luis Galiano, Robert Martin (II), Diego Saravia Claudia Scavone, Harry Stanley, Roberto Cardozo, Cala del Puerto, Fati Fernández, María Belén Fretes, Carlos Ortellado, Juan Manuel Rojas, Jorge Sienra, Héctor Silva. |
Uscita | martedì 18 ottobre 2016 |
Distribuzione | Dominus Production |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,48 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 20 ottobre 2016
Partendo dal conflitto generazionale padre-figlio, il film parla dell'importanza dell'unione familiare. In Italia al Box Office Il missionario ha incassato 808 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Juan è un adolescente arrabbiato, cresciuto tra gli agi di una ricca famiglia abbiente paraguaiana.
Irrequieto e alla continua ricerca di una via di fuga, il conflitto col padre sarà il suo centro catalizzatore per un’inesorabile caduta agli inferi.
Deciso a conquistare indipendenza e libertà a costo di mettere la propria vita nelle mani di spietati narcotrafficanti, Juan verrà catapultato lontano dagli affetti di una famiglia che, per quanto discorde, rappresenta l’unico appiglio cui aggrapparsi per non soccombere ai margini di una società disfunzionale.
Dai villini rustici dei quartieri residenziali ai bui anfratti della malavita cittadina, i sogni del giovane si trasformeranno in incubi, e la dura realtà della droga cancellerà le aspirazioni e le illusioni di bambino in un abbrutimento totale di spirito e corpo.
Al centro di un paese abitato da uomini senza scrupoli, solo l’incontro con un sedicente missionario sarà determinante per abbandonare il baratro della perdizione e ritrovare la fede in Dio e nell’uomo.
Roger Delattre confeziona un’opera di formazione per raccontare i disagi adolescenziali vissuti in un contesto socio-politico corrotto, dove persino la polizia muove i fili della criminalità organizzata mentre è impegnata a dare una bella immagine di sé.
Attraverso digressioni non propriamente avvincenti, il viaggio tragico e doloroso verso la perdizione e l’allontanamento dai valori più alti che caratterizzano un sereno passaggio all’età adulta, innesca una serie di eventi in funzione di una messa in scena politicamente corretta. Con uno script lacunoso e prove attoriali degne di una soap sudamericana degli anni ’90, Il missionario vorrebbe eludere lo stereotipo, senza allontanarsi dalla retorica patinata che pretende mostrare la frattura netta tra un mondo dominato dal sospetto e dal complotto contrapposto alla fede cieca come unica soluzione.
Neanche lo scontro generazionale riesce nell’intento di allontanare dal cliché – soprattutto estetico – di un ritorno alla vita annunciato, per niente scalfito da un’idea di morte gettata alla mercé della frammentarietà, tutta volta alla sdrammatizzazione di un roseo finale annunciato.
Mi aspettavo molto di più da questo film. A giudicare da quanto letto sul web doveva essere una bella storia di redenzione e fede in Dio. Invece è stato deludente, con uno spessore spirituale così scarso che fatico a definirlo film cristiano, non lancia e non lascia alcun messaggio Cristo-centrico o di fede vera, sembra un tentativo mal riuscito di fare un film "cristiano" che trasmette più che altro [...] Vai alla recensione »
Ogni tanto, lo confesso, mi voglio male. So fin dall'inizio che quello che sto per fare non potrà che rivolgersi contro di me ma come spinto da un istinto primitivo ed incontrollabile mi lascio trascinare nel gorgo dell'irrazionale e, ineluttabilmente, ne pago il fio . E' cosi' che ho assistito al "Il missionario" del paraguaiano Marcelo Torcida , ovvero la preghiera come unica arma contro il Male: [...] Vai alla recensione »
inguardabile. mi son sforzato per rimanere seduto ma all'intervallo sono scappato, Ritmi alla telenovelas. dialoghi(?) eufemismo chiamarli tali. Testi (?), scenografia (?). Anche il titolo e' fuorviante, la storia tratta di un parroco che è sempre vissuto ad asuncion e non si capisce appunto il titolo del film