Titolo originale | Les Géants |
Anno | 2011 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Francia, Belgio, Lussemburgo |
Durata | 85 minuti |
Regia di | Bouli Lanners |
Attori | Zacharie Chasseriaud, Martin Nissen, Paul Bartel (II), Karim Leklou, Didier Toupy Gwen Berrou, Marthe Keller. |
Uscita | mercoledì 31 ottobre 2012 |
Distribuzione | Minerva Pictures Group |
MYmonetro | 2,88 su 12 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 26 maggio 2015
Tre ragazzi e un'estate da trascorrere insieme, che si trasforma nella più grande avventura della loro vita.
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CONSIGLIATO SÌ
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Zaini in spalla, Zak e Seth, due ragazzini di Bruxelles, si avviano a trascorrere, come di consuetudine, l'estate nella casa di campagna che apparteneva al loro nonno, morto l'anno prima. Stavolta soli, si legano a un amico appena conosciuto, Dany, con cui passeranno momenti indimenticabili.
Uno dei ricordi d'infanzia che serbiamo fresco per tutta la nostra vita è quello che riguarda il momento in cui abbiamo appreso, da insegnanti, genitori o da eventi accaduti, della caducità della vita, la consapevolezza che la nostra esistenza un giorno avrà termine. È proprio il tema della chiacchierata notturna, davanti a un falò, che fanno i tre ragazzi protagonisti, sotto la pioggia, nei boschi vicino a un fiume. Ed è il fulcro di questa opera. I giganti del titolo sono i tre adolescenti, che hanno tutta la vita davanti, ma che cominciano a prendere coscienza dei suoi limiti, che si sentono onnipotenti non percependo, o reagendovi, la precarietà della loro situazione economica e famigliare. Sono come Hansel e Gretel che sconfiggono la strega, o come i tre porcellini che uccidono il lupo cattivo. Sono mossi da uno spirito libertario, anarchico, che li porta a saccheggiare le case altrui: sembra loro che tutto sia possibile. E sono spinti anche da quell'autentica curiosità giovanile, che li porta all'esplorazione del territorio rurale che sta attorno.
Gli adulti che incontrano nel loro percorso sono grotteschi, tipi bizzarri come i vicini dall'aria lobotomizzata che sniffano coca nella loro baracca, grassi e unti come quello che li butta fuori con la mazza da baseball. O comunque caricaturali come l'anziana signora borghese che li ospita, una Nonna Papera con la figlia down, che passa il tempo a fare biscotti e suonare il piano. Può suonare come una dissacrazione del carattere idilliaco che di solito si attribuisce alla campagna, sorta di mondo perduto dalla modernità. Può esserci anche questa visione, ma in realtà questo è il risultato di adottare il punto di vista dei ragazzi, come loro vedono il mondo degli adulti, come riescono a evitarne il confronto.
E tutto questo assume il valore di un'avventura nel contesto della natura, tra canneti e campi di mais, fiumi e capanni di pesca su palafitte, vecchi e marci, paesaggi agresti ripresi in campo lungo.
Un'opera fresca, delicata e garbata, per l'eclettico filmmaker, e pittore, Bouli Lanners, valorizzata da una quanto mai azzeccata colonna sonora dal sapore country, opera del gruppo The Bony King of Nowhere.
UN'ESTATE DA GIGANTI disponibile in DVD o BluRay |
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“Un’estate da giganti” è il secondo lavoro dietro la macchina da presa, dopo “Eldorado”, di Philippe “Bouli” Lanners, artista belga versatile e originale. Il film narra la storia di Zak e Seth, due fratelli di tredici e quindici anni, e del loro inconsueto ed isolato soggiorno nella casa di campagna del nonno defunto. Annoiati e squattrinati, i due ragazzini trascorrono giornate allo sbando, senza [...] Vai alla recensione »
Una casa isolata in campagna, due fratelli adolescenti che passano lì l'estate da soli, una madre lontana e indaffarata col lavoro che si informa distrattamente con brevi chiamate sul cellulare, un futuro incerto e un presente sbandato, fatto di spinelli e di corse con la macchina del nonno ormai morto, questa è la cornice in cui facciamo la conoscenza di Zach e Seth, cui si unisce Dany, un ragazzo [...] Vai alla recensione »
Tutto ciò che dei ragazzini non dovrebbero fare, ma anche tutto ciò che fanno e che dovrebbero fare quando i genitori non si curano di loro. Film difficile, complicato, strano, quasi visionario. Zak e Seth vengono lasciati soli l'estate nella casa di campagna del nonno morto l'anno prima, nessuno si cura di loro. Fanno amicizia con Dany un altro giovane con una totale assenza [...] Vai alla recensione »
Il film e' una storia di formazione adolescenziale che ricorda il filone franco belga d'impegno sociale dei fratelli Dardenne e l' ambientazione dell'ultimo loro Il Ragazzo con la Bicicletta. Abbandonati nella casa di campagna per le vacanze estive da una mamma assente e presa da se' stessa, due fratelli di 13 e 16 anni sperimentano insieme ad un amico loro vicino di casa i rischi della vita indipendente [...] Vai alla recensione »
l'ingenuità e la purezza di tre adolescenti che si scontrano con la brutalità della realtà. Film favoloso,
Rivisitazione della fiaba dei tre porcellini in versione moderna e umana. Totalmente inutile e di una noiositá mortale. Ci si domanda cosa serva, cosa voglia significare e perché sia stato realizzato un film del genere. Alla centesima domanda ci si arrende davanti all'evidenza, non ci sono risposte. Inguardabile.
La prima domanda e': chi sono quei genitori che lasciano due ragazzini soli ? da noi si va in prigione... magari da quelle parti usa cosi'.... La seconda domanda e': smetto di vederlo dopo 20 minuti o proseguo ? Ho proseguito....ma avrei dovuto desistere! Noia, sonno, coma.... Il regista e' veramente bravo a non far capire dove vuole andare; lo spettatore cerca di seguirlo.
Non sbaglia neanche il secondo colpo Dopo Eldorado Road, azzecca anche questo film Si sorride e si pensa, grandi paesaggi, bravi i tre ragazzi Sembra di essere in America e non in Belgio Da vedere
Molte ragioni impediscono al cinema italiano di produrre film come questo, estraneo alla catena infernale che prevede un tema da dibattito, attori che portano sul set il loro personaggio (in tutto e per tutto simile ai ruoli precedenti, a loro volta calibrati su gamme espressive non ampie: da noi recitare non vuole mai dire "provare a essere qualcun altro"), e per sfondo il cortile del liceo.
È grigio il cielo di "Un'estate da giganti" ("Les géants", Belgio, Francia e Lussemburgo, 2011, 84'). Ambientato in mezzo ai boschi della Vallonia, il film di Bouli Lanners e della cosceneggiatrice Elise Ancion racconta di Seth (Martin Nissen) e Zak (Zacharie Chasseriaud), e dell'estate dei loro 15 e 13 anni. Da settimane abitano soli nella grande casa che è stata del nonno.
Gli scenari sono quelli un po' gelidi e quasi in assenza di gravità a cui ci ha abituato l'urticante coppia belga Dekervern & Delepine (Louise-Michel, Mammuth). Le radici, infatti, sono quelle: Bouli Lanners, regista e pittore è nato attore con gli Snuls, gruppo comico demenziale di Canal + che ha sopolato in Belgio e Francia. Sulla quella linea è il suo primo successo al cinema, in terre francofone, [...] Vai alla recensione »
Senza troppe spiegazioni, la madre abbandona Danny e Zak, rispettivamente di quindici e tredici anni, in una zona del marais al centro del nulla. Bighellonando con la vecchia auto del nonno, i due conoscono un altro ragazzino, Seth: solo come loro ma, quel che è peggio, vittima delle violenze di un fratello psicopatico. Ben presto i soldi finiscono e, per mangiare, bisogna rubacchiare.
Piccoli punk crescono. I fratellini Zak (Zacharie Chasseriaud) e Seth (Martin Nissen) si ritrovano soli e senza soldi nella loro casa di campagna. La noia incombe, ma con il coetaneo Dany (Paul Bartel) la Vita può iniziare: canne e bevute, capelli ossigenati e ville da occupare, sullo sfondo di una natura selvaggia e romantica. Ma non sono solo rose e fiori, perché gli adulti sono il nemico: una madre [...] Vai alla recensione »
I protagonisti di Un'estate da giganti sono i due fratelli adolescenti Zak e Seth che si trovano a passare il periodo della vacanze nella casa di campagna della nonna da poco deceduta, abbandonati a se stessi perché, per ignoti motivi, la mamma telefona sempre, ma non arriva. La cosa crea un clima di allegra anarchia e al contempo di infelicità e disorientamento.
Tre ragazzini e un'estate che sembra non finire mai, come il vuoto e la campagna. I genitori chissà dove sono, nessuno ha un soldo, il massimo dell'avventura è farsi le canne in un furgone. Ma nel granaio c'è anche la vecchia auto del nonno, che invita alla fuga. E poi i pochi adulti in giro sono così mostruosi e deprimenti che bisogna pur inventarsi qualcosa.
Bislacca e sua modo tenera commedia belga, un viaggio nell'adolescenza, tra adulti indegni. D'estate, nella villa di campagna, i fratelli Zac, 13 anni, e Seth, 15, sono rimastì con pochi spiccioli. I genitori, diplomatici a Bruxelles, li hanno lasciati soli. Così i due ragazzini, col nuovo amico Dany, si cacciano nei guai. Una fragorosa colonna sonora accompagna il linguaggio colorito.
Una campagna luminosa, con vaste distese di frumento, dei boschi chiari, attraversati fra gli alberi dai bagliori del sole. In mezzo, un fiume placido che si svolge tortuoso fra rive fitte di vegetazione. E la cornice in cui il regista belga Bouli Lanners ha collocato la vicenda di tre ragazzini, due dai tredici ai quindici anni, fratelli, il terzo, diciassettenne, un amico che, nato nella regione, [...] Vai alla recensione »
Ha ricevuto due premi alla Quinzaine a Cannes 2010 Un'estate da giganti (Les Géants) di Bouli Lanners, premio Fipresci anche per il suo secondo lungometraggio, Eldorado, un film molto amato nei paesi francofoni. Non ci sono che i belgi per creare uno scenario di paura sullo schermo senza per questo entrare nel genere horror, anzi planando semplicemente su scenari quotidiani.
Siamo diventati un paese troppo provinciale per scorgere il genio in un outsider straniero. E così, magari, qualcuno potrebbe pure storcere il naso leggendo il nome di Bouli Lanners. E sottovalutarlo. Farebbe molto male, perché quest'uomo barbuto e un po' bizzarro, dalla creatività straniante e lo sguardo un po' perso, è un talento straordinario. Fosse nato qualche anno prima l'avremmo forse visto [...] Vai alla recensione »