Un'estate da giganti

Storia di formazione per tre adolscenti

Una campagna luminosa, con vaste distese di frumento, dei boschi chiari, attraversati fra gli alberi dai bagliori del sole. In mezzo, un fiume placido che si svolge tortuoso fra rive fitte di vegetazione. E la cornice in cui il regista belga Bouli Lanners ha collocato la vicenda di tre ragazzini, due dai tredici ai quindici anni, fratelli, il terzo, diciassettenne, un amico che, nato nella regione, si è quasi per caso aggiunto agli altri. Delle famiglie si accenna di sfuggita: i genitori dei fratellini sono sempre lontani e quando la mamma chiama al cellulare il più piccolo è solo per dirgli che non sa quando tornerà. [...]

di Gian Luigi Rondi, articolo completo (2364 caratteri spazi inclusi) su Il Tempo 9 novembre 2012