Tutti al mare

Film 2011 | Commedia, 95 min.

Regia di Matteo Cerami. Un film con Marco Giallini, Ilaria Occhini, Vincenzo Cerami, Anna Bonaiuto, Libero de Rienzo. Cast completo Genere Commedia, - Italia, 2011, durata 95 minuti. Uscita cinema venerdì 11 marzo 2011 distribuito da 01 Distribution. - MYmonetro 2,41 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 20 marzo 2014

Le 24 ore al mare di un gruppo di villeggianti, tra sogni, delusioni e voglia di divertirsi. In Italia al Box Office Tutti al mare ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 444 mila euro e 313 mila euro nel primo weekend.

Tutti al mare è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato nì!
2,41/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA 2,55
PUBBLICO 2,68
CONSIGLIATO NÌ
Commedia corale con figurine troppo scritte e stereotipate.
Recensione di Marzia Gandolfi
giovedì 10 marzo 2011
Recensione di Marzia Gandolfi
giovedì 10 marzo 2011

Maurizio gestisce uno chalet balneare e una varia umanità in panciolle sotto il sole. Scaltro e qualunquista, è un proprietario generoso coi vip e compiacente coi tanti marescialli che chiudono un occhio e spalancano la bocca, consumando pasta e pastarelle. Testimone passivo e più spesso attivo di una fauna eterogenea, Maurizio sopporta un cognato cleptomane e smemorato, rigetta il malocchio di un cupo iettatore, soccorre un potenziale suicida invitandolo a morire due chioschi più avanti, è sedotto da una lesbica accanita, impressionato da un avventore con pappagallo e unghie laccate, vessato da una madre incontenibile, incalzato da un colonnello fascista, sorpreso da un cavallo senza fantino e da un fantino senza cavallo. Fuori intanto il mare avanza inesorabile divorando la spiaggia e restituendo al tramonto bastimenti di immigrati in cerca di un'alba.
Da qualche tempo è diffusa nel cinema italiano la tendenza a rifare il cinema italiano. Sequel, prequel, remake, citazionismo estremo o arrangiamento liberamente ispirato a, il nostro cinema guarda al passato e si specializza nell'esecuzione differente di uno stesso "pezzo". Non è questa la sede per affrontare la questione del riadattamento e d'altra parte niente e nessuno vieta agli autori contemporanei di votarsi al confronto diretto con la tradizione. Ma un conto è farsi esegeta dell'opera di un maestro (valga ad esempio la relazione De Palma-Hitchcock) o ancora, per restare in Italia e scomodare Paolo Sorrentino, recuperare l'impegno politico e le novità del linguaggio di Petri e di Rosi per crearne uno proprio originalissimo e sorprendente, altro è proporre un soggetto edito come un semplice vezzo individuale. Nel qual caso sbandierare la 'derivazione' di un film da un testo più celebre può diventare un autogol. Quasi mai rifare un film significa dimostrare che era possibile farlo meglio e non era evidentemente questa l'idea di Matteo Cerami, figlio d'arte e del più celebre Vincenzo, che ha deciso di debuttare alla regia con una commedia idealmente ispirata e aggiornata al Casotto di Sergio Citti.
Amico,'consulente linguistico' e collaboratore cinematografico di Pier Paolo Pasolini, Citti (rin)chiuse in una cabina balneare gli anni Settanta e una messe di frequentatori in costume, svelandone il malcostume e spogliandoli delle loro maschere. Trentaquattro anni dopo Vincenzo Cerami, già sceneggiatore del Casotto, rispolvera i ricordi, affila la penna e scrive col figlio e per il figlio Tutti al mare, commedia corale spiaggiata anche questa volta sul litorale laziale.
Stessa spiaggia, stesso mare, stesso sceneggiatore e stesso produttore ma risultato immancabilmente inferiore. E non perché il cinema di una volta fosse (per forza) migliore ma perché quello che rendeva speciale il film di Citti è la capacità di rappresentare la realtà non spiegandola ma interpretandola. Non bastano le 'partecipazioni straordinarie' di Ninetto Davoli e di Gigi Proietti e nemmeno le suggestioni remote di una sigaretta mai accesa a ricomporre il solare vitalismo di un narratore popolare, che muoveva da materiali autobiografici. Nello chalet di Castelporziano abitato dai drammi a tempo determinato e dall'Italia della precarizzazione selvaggia si affollano personaggi abbozzati, privi di sapienza umana, di estro filosofico e di soprassalti morali.
I Cerami falliscono il tentativo di riportare il cinema alla sua potenza originaria, vale a dire alla capacità di rendere in una veste nuova quello che già conoscevamo o ci illudevamo di conoscere. La mancanza di un originale istinto narrativo e di una scrittura ispirata produce una commedia preoccupata di rendersi comprensibile (il portafoglio ritrovato di Francesco Montanari) e schematica nell'impostazione narrativa e nel confronto tra le figure in campo. Figurine troppo scritte, troppo tipizzate, troppo stereotipate dentro l'inutilità del tempo balneare. Prevedibili e posticce come la parrucca di Ambra Angiolini, corpo 'truccato' che fa rimpiangere il campionario di umanità cittiano. Volti che si ingrandivano nel primo piano divorando una misera vita e lo spazio ristretto di un casotto.

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
venerdì 11 marzo 2011
petri

Tutti al mare è una carrellata di personaggi poco credibili, poco interessanti, poco recitanti. Delle figurine isolate che recitano (spesso male) testi faticosi e mai interessanti. Delusione

sabato 12 marzo 2011
sery91

quello di Matteo Cerami, è un film che narra della tipica giornata al mare ostiense ( ed io che sono di Ostia, lo confermo), ma, ahimè, mi ha deluso. avevo un'aspettativa migliore per la pellicola, aspettativa datami dal cast di attori eccezionale. Da Gigi Proietti, a Marco Giallini, a Francesco Montanari, etc... tutti attori grandiosi che comunque hanno recitato benissimo, nonostante la Pessima recitazione [...] Vai alla recensione »

sabato 12 marzo 2011
trillina2011

Uno stabilimento balneare che in una giornata riesce a farci cogliere la tragicomicità dei personaggi che lo popolano. Personaggi che, secondo le intenzioni del regista (per come interpreto io il film), lasciano trapelare la loro attinenza con il basso livello culturale e sociale che respiriamo in questo periodo. Il film, sotto le mentite spoglie di una banale commedia all'italiana, è [...] Vai alla recensione »

giovedì 29 dicembre 2016
celluloide

grazie a questo fil risparmierò un sacco di soldi. non acquisterò mai più in dvd un film made in Italy, tutti i personaggi sono irrisolti. alle varie forze dell'ordine non succede mai nulla. tutte fatte con lo stesso stampo, realtà impossibile. un tassista truffa, uno su uno = 100% il proprietario del bar trova un portafoglio e lo butta nella spazzatura, certo lo fanno tutti.

lunedì 8 agosto 2011
ultimoboyscout

Siamo bel lontani dal "Casotto" di Citti, ormai diventato uno stabilimento balneare a tutti gli effetti e di dubbio gusto, nel quale dall'alba al tramonto la sfilata di personaggi è varia e vasta strappando timidi sorrisi anche se sono noia e luoghi comuni a spadroneggiare. Giallini e Proietti (eccolo il legame e il segno di continuità con quei "gagliardi" anni [...] Vai alla recensione »

giovedì 30 giugno 2011
rossella perroni

il film ricorda le belle commedie italiane di qualche anno fa. Senza mai cadere nella volgarità il regista ha raccontato situazioni di vita comuni a tanti di noi che le viviamo in prima persona o come spettatori. Fortissima la barca con gli immigrati che passa dietro una bagnante ignara tutta presa dalla lunga telefonata...brava la ragazza che faceva la badante della bonaiuto, bravissimo proietti [...] Vai alla recensione »

mercoledì 16 marzo 2011
emade

Matteo Cerami seppur giovane e alla prima esperienza come regista, credo abbia raggiunto un buon livello! Ha diretto con estrema bravura un Proietti straordinario, maestro della commedia italiana, ma anche Ambra, a dispetto delle critiche, interpreta il ruolo della ragazza lesbica senza cadere nei soliti clichè! Giallini ha dimostrato con questo film di essere un attore di serie A! e non una [...] Vai alla recensione »

domenica 13 marzo 2011
Gnummella

Pieno di luoghi comuni e non fa nemmeno ridere, non vale i soldi del biglietto.

mercoledì 16 marzo 2011
MAMMUT

Lo ammetto, sono andato via alla fine del primo tempo. Che dire. Che senso ha fare un film del genere, recitazioni pessime. Tutto scarso. Mah. Ora che il cinema italiano sta cercando di dare unasvolta e di riconquistare fette di mercato consone alla bravura di attori e registi nostrani. Purtroppo son stato tentato ad andare dal giudizio mutato su mymovies, perchè dopo i primi giorni di visione ha aumentato [...] Vai alla recensione »

sabato 3 settembre 2011
nfl 26

Inizia la stagione estiva, i lidi riaprono....il pesce fresco,che ovviamente fresco non è, raggiunge le loro cucine. Questi sono i primi quindici min. di Tutti al mare ; successivamente i clienti arrivano...li si riconosce subito,sono tutti "grandi" attori del cinema italiano. Ognuno parla il proprio dialetto,ognuno ha la propria storia e i propri problemi ; ma più il tempo [...] Vai alla recensione »

mercoledì 23 marzo 2011
claudiorec

Film banale, solo proietti evita l'impietoso voto di una stella.

mercoledì 6 aprile 2011
maxlhew

sabato 12 marzo 2011
JuanItaliano

Ho visto il film ieri sera, uscendo dall'ufficio. Sono uscito con l'intenzione di andare a vedere un film piacevole, divertente, che non mi facesse pensare troppo diciamo. Sono capitato per caso a vedere Tutti al Mare. Ne avevo sentito parlare in questi giorni ma non avevo approfondito, ne visto il trailer. Non mi piace vedere i trailer prima, molti svelano la storia.

sabato 12 marzo 2011
giuliacanova

Che dire di questo film se non che delude le aspettative di chi è andato a vederlo memore di "Casotto" di Sergio Citti. Ci dicono che voleva essere un omaggio a quel film, ma lo rimane solo nell'intento. Io l'ho trovato lontano anni luce dal film a cui si ispira, a cui si avvicina giusto per l'idea di fare una carrellata di costume sulla varia umanità che si ritrova appunto in una giornata d'estate [...] Vai alla recensione »

venerdì 23 marzo 2012
cyberman

Com'è possibile che sia stato assegnato a questo film il contributo del ministero per i beni culturali??? Soldi pubblici gettati al vento... sono perfettamente d'accordo con la recensione di Paola Casella di Europa. Se qualcuno fosse in grado di citarmi una "singola cosa culturale" di questo film gliene sarei eternamente grato.

martedì 18 settembre 2012
gaetano59

Visto la prima volta torna in mente subito il casotto di cui si può dire conserva lo schema narrativo. Più lo guardi e più diventa piacevole , vero che i personaggi sono piuttosto insoliti ma stiamo parlando di cinema e nel cinema come nei sogni tutto diventa possibile. Proietti poi è  un grande, riesce  sempre  con la sua presenza ad alzare il livello di [...] Vai alla recensione »

lunedì 21 marzo 2011
marezia

Tra tutte le CRETINATE che compaiono nella top ten della settimana vedo che "Tutti al mare" si attesta al 16simo posto. Che cosa vuol dire secondo voi?

mercoledì 16 marzo 2011
nalli83

Mai visti tanti attori in uno stesso film! e tutti straordinari!! Il film potrebbe peccare un po' di superficialità ma in Italia in questo periodo è proprio questa la caratteristica che va per la maggiore... Secondo me Cerami è riuscito a mettere in scena il peggio del peggio degli italiani; il film sarà pure pieno di luoghi comuni ma almeno ci spiattella in faccia la [...] Vai alla recensione »

domenica 13 marzo 2011
marezia

"Tutti al mare" e "Il cigno nero" si equivalgono secondo lei (se è lei che ha dato le stelle). Vi rendete conto?

venerdì 11 marzo 2011
another_way

Oggi pomeriggio sono stato al cinema che avevo voglia di un cinema Italiano dopo tanti stranieri delle ultime settimane... Dagli anni di Casotto è passato del tempo, e la nostra società è cambiata e con essa anche il modo di raccontarla. Tutti al Mare è un film che si ispira liberamente a quella sceneggiatura, ma che secondo me offre spunti ugualmente interessanti, volendo [...] Vai alla recensione »

martedì 6 settembre 2011
Enzuccio

Da  Cerami si poteva aspettare un intreccio narrativo decisamente migliore, bravi gli attori, anche se molto sopra le righe, come nello stile "cittiano". Il giovane Cerami si e' fidato dell'estro di Gigi Proietti non accorgendosi che ha riproposto lo stesso personaggio già visto nel 2008 nel film di Vanzina "Un'Estate al mare".

martedì 15 marzo 2011
marezia

Evitate di fare autogoal con frasi come queste: "Non è un esame, o peggio un'arena, questo è solo un luogo virtuale dove chi frequenta piacevolmente il cinema può esprimere liberamente le sue opinioni ("recensioni" è forse parola grossa!)e anche quelle lontane dalle nostre possono a volte tornare utili per arrivare a vedere cose che a noi magari sono [...] Vai alla recensione »

sabato 12 marzo 2011
JuanItaliano

Ho visto il film ieri sera, uscendo dall'ufficio. Sono uscito con l'intenzione di andare a vedere un film piacevole, divertente, che non mi facesse pensare troppo diciamo. Sono capitato per caso a vedere Tutti al Mare. Ne avevo sentito parlare in questi giorni ma non avevo approfondito, ne visto il trailer. Non mi piace vedere i trailer prima, molti svelano la storia.

lunedì 3 ottobre 2011
ipno74

Certo non è un capolavoro di comicità, e neanche una commedia da ricordare, ma si lascia guardare, con qualche battuta che strappa un sorriso( non una risata). Un balneare dove si vede uno scorcio dell'italia, con polizia, carabinieri e finanza a fare i duri per un controllo dei conti, ma poi vogliono solo mangiare a sbafo. Bravo gigi proietti, straordinario nel suo ruolo di smemorato. [...] Vai alla recensione »

venerdì 11 marzo 2011
mares

Questa critica non ha senso e credo che questo film merita di essere visto. Un grande fan di Ambra!!!!Gigi Proietti è un grande. Alla faccia dei film Made in Usa noi rispondiamo con questo tutto Made in Italy e W il nostro cinema italiano!!!!

venerdì 11 marzo 2011
cinefolle

Mi scuso per il commento sicuramente negativo al vostro articolo ma sono rimasto molto deluso perchè decido sempre tramite voi cosa andare a vedere ( e non sempre siamo daccordo.. però mai come stavolta) Il film l'ho visto alla presentazione alla stampa perchè ero stato invitato ( presumo come voi) e ritengo che sia un capolavoro ( difficile, non per tutti [...] Vai alla recensione »

sabato 12 marzo 2011
romu84

Ho visto il film ieri sera, a dire il vero ero tentato di non andare dopo aver letto la vostra recensione, ma fortunatamente sono andato ed ho fatto bene!!! Devo fare i complimenti a tutto il cast, tutto all'italiana. Proietti al solito insuperabile ma anche Ambra, nel ruolo della ragazza lesbica, è davvero convincente!! De Rienzo, Montanari, Giallini, Fantastichini e tutti gli altri semplicemen [...] Vai alla recensione »

lunedì 14 marzo 2011
albmar

Mi dispiace ma non ho mai visto "il casotto", cui pare che questo film si rifaccia. Non mi è stato posto come requisito alla biglietteria quello di aver visto il film, che mi riprometto comunque di vedere, di Sergio Citti. Lo valuto quindi per quello che mi è parso e non per il suo confronto con l'originale: molto bello. Molto molto bello. Bravissimi gli attori e molto bello il film.

martedì 15 marzo 2011
mares

Salva a tutti ....prima di tutto vorrei dirvi che questo al mio modesto parere non è assolutamente da paragonare al "Casotto": prima perchè il casotto viene svolto solo in una cabina, invece questo sulla spiaggia e all'interno del chiosco, secondo sono passati ben 30 anni e le cose cambiano!!!!! Credo che tutti gli attori , il luogo, le vicende che avvengono nel film, compongono [...] Vai alla recensione »

FOCUS
INCONTRI
martedì 8 marzo 2011
Marzia Gandolfi

In principio era una cabina sul mare che ospitava ‘indifferente’ l’entrare e l’uscire di una varia umanità. Diretto da Sergio Citti e scritto da Vincenzo Cerami, Casotto indagava in costume i costumi dell’Italia degli anni Settanta, ospitando tra le sua fila Ugo Tognazzi, Gigi Proietti, Paolo Stoppa, Jodie Foster, Catherine Deneuve. Trentaquattro anni dopo, confermati Cerami alla sceneggiatura, Piccioli alla produzione e Proietti sulla scena, Matteo Cerami (figlio di Vincenzo) dirige Tutti al mare, ideale proseguimento ambientato questa volta dentro e fuori un chiosco ‘spiaggiato’ sul litorale [...]

Frasi
"Mi sa che io e te non se' conosciamo!"
Una frase di Smemorato (Gigi Proietti)
dal film Tutti al mare
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Gian Luigi Rondi
Il Tempo

Trent'anni fa "Il Casotto" ha rappresentato il momento più alto della carriera di Sergio Citti, come autore di cinema, Sceneggiato da Vincenzo Cerami, facendosi guidare dall'avvicendarsi estivo di una ventina di personaggi in una grossa cabina adibita a spogliatoio in uno stabilimento balneare, ci proponeva uno spaccato della vita italiana di quegli anni, metà proletaria metà borghese, tra il malizioso [...] Vai alla recensione »

Paola Casella
Europa

Com'è possibile che sia stato assegnato a questo film il contributo del ministero per i beni culturali? Forse è perché lo sceneggiatore è Vincenzo Cerami, autore de La vita è bella, Un borghese piccolo piccolo e quel Casotto a cui si dichiara ispirato Tutti al mare, diretto da suo figlio Matteo. Ma a parte il fatto che questo film non rispetta l'unità di luogo che era la trovata narrativa di Casotto, [...] Vai alla recensione »

Alberto Crespi
L'Unità

Sarebbe un grave errore inserire Tutti al mare nel mucchio selvaggio di commedie più o meno riuscite, da Benvenuti al Sud fino a Manuale d'amore, che hanno sbancato il botteghino negli ultimi mesi. L'esordio alla regia di Matteo Cerami, figlio di Vincenzo che qui si esibisce nella doppia veste di sceneggiatore ed attore, è completamente diverso. Per spiegare «cosa» sia dovremmo partire dal finale, [...] Vai alla recensione »

Valerio Caprara
Il Mattino

«Tutti al mare» è una commedia corale/balneare che mette troppa carne al fuoco felliniano, ma non manca di lasciare impronte di classe. Opera prima di Matteo, figlio dello sceneggiatore Vincenzo Cerami, il remake alla lontana di «Casotto» (F. Citti, ’77) raduna nel non-luogo di Castelporziano un caravanserraglio di tipi da spiaggia quanto più balzani, tanto più significativi di uno spaesamento intraducibile [...] Vai alla recensione »

Roberto Nepoti
La Repubblica

Ideale terzo capitolo di un trittico comprendente "Domenica d' agosto" (1950) di Emmer e "Casotto" (1977) di Citti, l' esordio di Matteo Cerami è una foto di gruppo in un interno - un chiosco sul litorale romano - dell' Italietta d' oggi. Assortito campione antropologico della quale, una trentina di personaggi si spartiscono la scena come fa la gente vera: imitando la cattiva televisione (vedi le faccende [...] Vai alla recensione »

Marco Giusti
Il Manifesto

Il vecchio Casotto di Sergio Citti, oltre ad essere allora il primo film pasoliniano dopo la morte del maestro, proponeva un tipo di comicità mai più riproposta fatta di contrasti ruvidi, realistica e surreale, con personaggi divertenti e romani ma poi così sgradevoli. Il tutto ambientato in un unico set, appunto il casotto, dove, come in un reality o in una sit-com di oggi si muovono e si incontrano [...] Vai alla recensione »

Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Premiata ditta Cerami, cineasti di padre in figlio. Nel patrimonio di famiglia - “Caro, tutto questo un giorno sarà tuo” - c’è “Casotto” di Sergio Citti, anno 1977. Film tratto da un racconto di Vincenzo Cerami, sceneggiato dal medesimo, ora donato all’erede trentenne Matteo che debutta nella regia. “Gente che va gente che viene” in un ristorantino sulla spiaggia, “Tutti al mare” è stato riscritto [...] Vai alla recensione »

Eric Jozsef
Libèration

Commedia nera ambientata da qualche parte sul litorale di Ostia, Tutti al mare cerca di rovesciare i luoghi comuni positivi sugli italiani e sugli stranieri. Niente brava gente, niente speranza nel prossimo: cinismo e ignoranza sembrano gli unici punti di riferimento. Sulla striscia di spiaggia che circonda il chiosco di Maurizio (Marco Giallini), s’aggira un mondo di personaggi smarriti e senza valori. [...] Vai alla recensione »

Massimo Bertarelli
Il Giornale

Riecco trentacinque anni dopo il Casotto di Citti, riaggiornato dal figlio d'arte Matteo Cerami. Che non riesce a peggiorarlo, nonostante la buona volontà e l'aiuto di papà Vincenzo, presente anche in scena. Allora i bagnanti si alternavano in una cabina di Ostia, oggi si ritrovano in un chiosco sulla spiaggia di Castelporziano, gestito dal bravo Marco Giallini.

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

L’Apocalisse a Castelporziano sembra un evento abbastanza improbabile. Troppo prosaico il contesto. Troppo smagati gli avventori di quello stabilimento che per un’intera giornata parlano, mangiano, bevono, prendono il sole, litigano, si lasciano, si ingannano, si mettono più o meno inconsapevolmente a nudo, vanno alla deriva (talvolta alla lettera, su un vecchio canotto).

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