L'arte della felicità

Film 2013 | Animazione, 82 min.

Anno2013
GenereAnimazione,
ProduzioneItalia
Durata82 minuti
Regia diAlessandro Rak
AttoriLucio Allocca, Nando Paone, Jun Ichikawa, Renato Carpentieri, Riccardo Polizzy Carbonelli Leandro Amato, Paola Tortora, Robert Thurman, Iolanda Semez, Dario Sansone, Matteo Russo, Luigi Meola, Gennaro Matino, Antonio Funaro, Ciro Cesarano, Antonio Brachi, Francesca Romana Bergamo, Silvia Baritzka.
Uscitagiovedì 21 novembre 2013
DistribuzioneCinecittà Luce
MYmonetro 3,05 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Alessandro Rak. Un film con Lucio Allocca, Nando Paone, Jun Ichikawa, Renato Carpentieri, Riccardo Polizzy Carbonelli. Cast completo Genere Animazione, - Italia, 2013, durata 82 minuti. Uscita cinema giovedì 21 novembre 2013 distribuito da Cinecittà Luce. - MYmonetro 3,05 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 2 dicembre 2013

Un film d'animazione realizzato a Napoli da giovani disegnatori, fumettisti, musicisti e da un produttore-sceneggiatore illuminato. Il film ha ottenuto 1 candidatura ai Nastri d'Argento, 1 candidatura a David di Donatello, ha vinto un premio ai European Film Awards, In Italia al Box Office L'arte della felicità ha incassato 230 mila euro .

Consigliato sì!
3,05/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA 2,92
PUBBLICO 3,74
CONSIGLIATO SÌ
Film che racconta con sensibilità il disagio di convivere con la morte, perdendosi in un magma visionario di eccessi.
Recensione di Marzia Gandolfi
lunedì 2 settembre 2013
Recensione di Marzia Gandolfi
lunedì 2 settembre 2013

Sergio guida un taxi bianco in una Napoli che trabocca mestizia e immondizia. Sotto una pioggia battente conduce i suoi clienti per la città cercando di elaborare la morte di suo fratello, partito dieci anni prima per il Tibet e mai più tornato. Una cantante pop, un riciclatore di frammenti di vita, uno speaker radiofonico, un vecchio zio, si avvicendano sui suoi sedili recando, ciascuno a suo modo, una traccia del fratello amato. Ostinato a non scendere più e a perdersi dentro una corsa senza fine, Sergio è travolto dai ricordi e dalla musica prodotta in coppia con Alfredo, che nel buddismo e nei suoi fondamenti aveva trovato la forza di affrontare la malattia. Quelle note che credeva sepolte e deposte per sempre, tornano prepotenti e chiedono una cassa armonica in cui risuonare ed esprimere il suo essere sonoro. Mettendo mano al pianoforte, Sergio sentirà di nuovo Alfredo, accordando il passato col presente e realizzandosi nel sentimento.
Non è semplice ricondurre la narrazione esplosa dei fumetti alla narrazione lineare e consequenziale del cinema. Nei fumetti ci sono innumerevoli frammenti di racconto, dettagli, deliri, flussi di coscienza, monologhi interiori, salti temporali, scarti prospettici che Alessandro Rak, fumettista napoletano, prova a gestire e a organizzare nel suo primo lungometraggio di animazione intorno alla 'trasformazione' e al movimento dell'ereditare. Perché il protagonista di Rak vive un ripiegamento nostalgico dentro un'automobile e una città piena di rifiuti, dove non si respira più e la bellezza è intossicata. Chiuso in un taxi ingombro di fotografie e mozziconi di sigarette, Sergio gira a vuoto, galleggiando tra visioni lisergiche e sogni interrotti. La sua corsa e il racconto della sua corsa si rompono e si frantumano per l'irruzione di ripetuti flashback, in cui il protagonista ritorna alle 'immagini' del fratello trapassato nel tentativo di ricordare e in un eccesso di alienazione. La perfezione della musica prodotta insieme si è incrinata e tutto intorno a Sergio adesso appare sbeccato, rotto, rigato. Non è facile convivere con la morte. Non è facile accettarla, capirla, conferirle un senso. L'arte della felicità tra le altre cose, forse troppe, racconta questa difficoltà, questo disagio, questo impasse. Lo fa con grande sensibilità e rispetto perdendosi però in un magma visionario e logorroico che non mette a fuoco la deriva esistenziale del protagonista, giocando di eccessi e ridondanze. Deriva che trova comunque il passo e un movimento in avanti di 'riconquista' emancipandosi dalla ruminazione incessante e dall'appassimento depressivo.
Alfredo, alla maniera di Godot, è il nome di un'assenza che Sergio e Alessandro Rak riempiono con la forza armonica e melodica di Antonio Fresa e Luigi Scialdone. Musica visiva che dà indicazione ai sentimenti, che stempera fino a dissolverla la paralisi melanconica del protagonista, realizzando il 'movimento' singolare di riappropriazione del proprio presente e della propria eredità. Di nuovo accordato con la vita, Sergio rompe l'indugio e riprende a fluire nel tempo. Come il cinema, come la musica.

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L'ARTE DELLA FELICITÀ disponibile in DVD o BluRay

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
giovedì 7 novembre 2013
Lambra

Ho avuto modo di vedere il film di recente, precisamente al Lucca Comics and Games. L'arte della felicità è il primo e sorprendente lungometraggio d'animazione per adulti italiano prodotto da una giovane "factory" napoletana Mad Entertainment. Il film narra il viaggio del tassista Sergio in giro tra i vicoli della sua città. Il viaggio fisico compiuto da Sergio non è altro che una metafora della sua [...] Vai alla recensione »

sabato 18 gennaio 2014
Linus2k

Ci sono momenti della vita in cui sei preso da bilanci e analisi, in cui nella testa ti si affollano ricordi, sogni infranti, sogni rimasti nel cassetto, in cui la testa vaga di continuo, non vuole fermarsi, non riesce a fermarsi e forse ne ha anche un po' paura. Sono i momenti in cui sogni che un barlume di poesia ti prenda e ti rapisca, o meglio, non è che lo credi possibile, ma sotto [...] Vai alla recensione »

sabato 7 dicembre 2013
MAURIDAL

  i gente in gente, dopo aver viaggiato per molti mari, sono giunto a (porgerti) questo  triste rito, fratello, per renderti l’estremo dono dovuto alla morte e parlare al muto cenere, invano: dal momento che la sorte mi portò via te, ah povero  fratello, a me strappato ingiustamente. Ora tuttavia queste offerte che (da me) sono state presentate, secondo l’antica [...] Vai alla recensione »

martedì 10 dicembre 2013
Maria F.

Non amo particolarmente i film d'animazione, La pellicola è stata proiettata a un orario impossibile (h.13,00 di sabato).Ho fatto uno sforzo incredibile, inumano ma avevo letto un articolo di Roberto Saviano che ne parlava in maniera entusiastica e non ho voluto perderla. Non mi sono pentita. Ogni frase contiene uno spunto per riflettere.

venerdì 30 ottobre 2015
jackiechan90

la nuova via dell'animazione italiana si chiama Alessandro Rak e la sua "Rak&Scop", una vera e propria "factory" dell'animazione nata all'ombra del Vesuvio. E questo film rappresenta bene una città (ma, in parte, tutta una società, quella occidentale) persa tra vecchi e nuovi mondi, tra tradizione e nuove filosofie orientali che sono solo un surrogato per fuggire da una realtà vista come soffocante. [...] Vai alla recensione »

giovedì 9 gennaio 2014
Emmeggì

Fumetti e disegni per il cinema ottimi, ma deludente la scrittura per la sala. I dialoghi sono stucchevoli e didascalici e ciò viene ancora di più sottolineato dalle interpetazioni degli attori per le voci, anch'esse enfatiche e scostanti. La sceenggiatura, trattandosi di un film sicuramente dialogico (anche in senso interiore), risente di quanto appena detto e, in generale, non brilla per scorrevolezza [...] Vai alla recensione »

lunedì 16 dicembre 2013
donatella zoi

A me è sembrato un film fantastico : ben raccontato, ben disegnato ( il protagonista solo accennato, la barba abbozzata, e invece certi dettagli o i paesaggi che riecheggiano Myazaki o  a volte Moebius...), complesso e commovente . Una storia qualunque che diventa universale . Bravi giovani autori !

sabato 14 dicembre 2013
pressa catozzo

Tra ottimo e capolavoro. Chi premiare? L' OSCAR va a....... Sergio . Come migliore interpretazione. Farà parte della mia raccolta di cartoni animati. Solo YELLOW SUBMARINE  resta imbattibile al momento a pari merito con FRITZ IL PORNO GATTO.

venerdì 8 novembre 2013
chia83

Ho scoperto questo film al Festival di Venezia, dove in sala c'era la squadra dei giovanissimi realizzatori. Un'emozione vera, una città, Napoli, che si manifesta in tutta la sua bellezza e potenza.  Il tratto del disegno suggestivo, la storia coraggiosa, la musica coinvolgente. Consiglio a tutti di vederlo!

lunedì 4 novembre 2013
ventoacqua

Un film insolito, con un animazione artigianale, a tratti lento, ma in grado di suscitare emozioni e spingere alla riflessione. Ottima la colonna sonora.

lunedì 9 dicembre 2013
ValeviL

E' bellissimo, andate a vederlo ^_^

domenica 17 novembre 2013
Bombax

 Un capolavoro...veramente un gioiello dalla fattura sopraffina! Personaggi, background, ambienti, musica ed effetti sonori straordinari; per non parlare dell'emozionante introspezione dei personaggi: una visione della città dagli occhi di chi la vive, chi la respinge, chi la ama, chi la soffre, chi la sogna. Un grazie vivissimo a tutta la troupe che ha ideato e costruito il film, ché [...] Vai alla recensione »

martedì 9 gennaio 2018
roberto

...ma direi più "prolisso" che "logorroico": diamo una connotazione più positiva a questa che è poi una buona caratteristica partenopea. Caratteristica che però in questo film mal si inserisce in una esposizione troppo moderna, dai tratti troppo "americaneggianti", quasi togliendole identità.

domenica 23 novembre 2014
chry75

Non solo intrattenimento, belli i disegni, ottima la sceneggiatura, dialoghi profondi ed introspettivi, ottima la colonna sonora e le scene oniriche, personalmente ritengo che a questo film di animazione non manchi veramente nulla e conferma che in Italia fare cinema di qualità è possibilissimo; non è sicuramente un prodotto destinato a sbancare il botteghino, ma sicuramente un piccolo gioiello indirizzato [...] Vai alla recensione »

lunedì 18 novembre 2013
Car o la

Una bellissima sorpresa, un film pieno di contenuti e una splendida esperienza visiva e uditiva. Il ritratto di una città unica nel suo genere che era stata ahimè imprigionata in un unico ritratto..ma non questa volta. Onore al merito di questi ragazzi, giovani artisti che si sono messi all'opera e alla prova e ci hanno donato un piccolo gioiello, delicato e forse anche fragile.

giovedì 10 aprile 2014
Marta_C

La sceneggiatura ed i dialoghi non sono adeguati ai disegni che sono di buona qualità, un vero peccato! Nonostante le musiche e le immagini siano buone non bastano a rendere consigliabile questo film.

Frasi
"The soul finds a way back."
Una frase di Sergio Cometa (Leandro Amato)
dal film L'arte della felicità - a cura di Carlos Silva
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

Un taxi attraversa una Napoli traboccante di immondizia, pioggia e tristezza. Lo guida il 40enne Sergio, che cerca di elaborare la morte del fratello, partito dieci anni prima per il Tibet senza più fare ritorno. Sergio è preda dei ricordi, della musica che compose a quattro mani con il fratello e degli accordi esistenziali che riecheggiano sul suo taxi: uno zio, una donna in fuga, uno speaker radiofonico. [...] Vai alla recensione »

Francesco Alò
35mm.it

Benvenuto a un nuovo animatore italiano. Ne abbiamo drammaticamente bisogno. Si chiama Alessandro Rak e ha diretto L'arte della felicità, un cartoon con le durezze del realismo e i voli della favola metropolitana. Il taxi driver Sergio attraversa una Napoli plumbea e parigina trasportando passeggeri, ricordi e una grande rabbia: ma perché il fratello lo ha abbandonato? Avevamo bisogno di un cartone [...] Vai alla recensione »

Conchita Sannino
La Repubblica

Napoli è Napoli, ma pare che piova quasi sempre e che sollevi scomodi discorsi della notte questa città disegnata - scena dopo scena, in senso letterale - senza indulgenze e senza veli. É Napoli, quella che scorre nel film, con il suo bugnato e i suoi gabbiani bassi sulle cupole, eppure un filo teso la lega all' India e ne interpreta, attraverso la storia dolente di due fratelli uniti dalla musica, [...] Vai alla recensione »

Giampiero Francesca
Close-up

È un volo a planare quello di Alessandro Rak, come quello di un gabbiano che si libra sulle strade di Napoli, una città divisa fra "monnezza" e nobiltà, all'ombra di un Vesuvio bellissimo ed inquietante. Bello ed inquietante come i sogni e gli incubi che affiorano ne L'arte della felicità, delicato lungometraggio di animazione, sorprendente nel suo empatico fascino.

Paolo D'Agostini
La Repubblica

L'arte della felicità è un film di animazione, italiano. Piuttosto speciale. Per l'efficacia del disegno e per l'estrema suggestione delle atmosfere create, più che per l'eccesso di parole retoriche (pesantemente "filosofiche" ma anche poetiche) del sovrabbondante parlato. In una Napoli sepolta sotto l'immondizia, cupa e piovosa, oppressa dalla minacciosa cappa di un presagio di rovina totale, si aggira [...] Vai alla recensione »

Gian Luigi Rondi
Il Tempo

"L'Arte della felicità", un film italiano a disegni animati ricco di contributi d'ogni tipo (spesso preziosi) radunati attorno a sé da un noto produttore di Napoli, Luciano Stella, che valendosi esclusivamente di artisti, napoletani come lui, li ha fatti operare all'interno di un gruppo che, con un acronimo, ha definito MAD, e cioè Musica Animazione Documentari, passando poi all' azione con uno stuolo [...] Vai alla recensione »

Dario Zonta
L'Unità

Presentato alla settimana della critica nell'ultima edizione veneziana, L'Arte della felicità esce nelle sale in 30 copie distribuito dall'Istituto Luce. È una bella notizia, per tanti motivi. Il primo ha a che fare con la natura del film stesso, giacché stiamo parlando di un film italiano d'animazione per grandi, genere pressoché sconosciuto qui da noi.

Alessandra Levantesi
La Stampa

Preziosa la formula dietro a questo cartone animato italiano che riunisce una serie di talenti intorno all'illustratore e regista Alessandro Rak e al produttore e co-sceneggiatore Luciano Stella, cui si deve l'idea di un film ispirato alla manifestazione partenopea L'arte della felicità, da nove anni luogo d'incontro per filosofi e studiosi. In una Napoli piovosa e invasa dalla spazzatura, si aggira [...] Vai alla recensione »

Valerio Caprara
Il Mattino

Un vivido successo è arriso alle sortite festivaliere di «L'arte della felicità», film d'animazione adulta (nel senso di universale) firmato dall'illustratore e fumettista Rak. L'esperimento merita lo stesso risultato in sala pubblica, innanzitutto perché nasce dall'abnegazione e l'affiatamento di un gruppo di giovani creativi riuniti dal cosceneggiatore e produttore Luciano Stella e dallo stesso incoraggia [...] Vai alla recensione »

Mauro Uzzeo
XL

Quanto dobbiamo vivere nella stessa gabbia per dimenticarci delle sbarre che ci impediscono di volare via? Quanto possiamo decorare, personalizzare e arricchire una stanza prima di dimenticarci che stiamo occupando una prigione dalla quale non usciremo mai semplicemente perché abbiamo scordato di poterlo fare? Questi sono i quesiti alla base de L'Arte della Felicità, esordio su lungometraggio del [...] Vai alla recensione »

Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Rivelazione. Che altro si può dire di un regista che viene dal fumetto e che (con il suo gruppo di collaboratori, bravi anche i musicisti) ha girato un bellissimo film d'animazione? "L'arte della felicità" meritava di stare in concorso. Specialmente in un FestivaI che insegue i linguaggi nuovi. Ma ormai abbiamo capito come funziona: per "linguaggi nuovi" si intende "quelli che erano nuovi quando il [...] Vai alla recensione »

Antonello Catacchio
Il Manifesto

Inaugurazione inconsueta anche per la Settimana della critica con un film d'animazione: L'arte della felicità di Alessandro Rak. Storia per bimbi grandi perché racconta di due fratelli, strettamente legati dalla musica che praticano a livelli alti con violino e pianoforte. Quando il più grande molla tutto e se ne va in Oriente come monaco buddista, l'altro rimane pieno di rancore.

winner
efa film d'anim.
European Film Awards
2014
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