Titolo originale | Masters of Horror: Pro-Life |
Anno | 2006 |
Genere | Horror |
Produzione | USA, Canada |
Durata | 57 minuti |
Regia di | John Carpenter |
Attori | Ron Perlman, Mark Feuerstein, Emmanuelle Vaugier, Bill Dow, Chad Krowchuk Graeme McComb, Benjamin Rogers, Caitlin Wachs, Biski Gugushe, Jeremy Jones, Lisa Bunting, Stephen Dimopoulos, Ashley Whillans, Grace Bauer, Arabella Bushnell. |
MYmonetro | 1,53 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Un convinto anti-abortista può far nascere il figlio del diavolo?
CONSIGLIATO NO
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Prima di tutto un avviso. Gli appassionati del cinema di Carpenter si preparino a vedere uno dei film più brutti della sua filmografia. Per cominciare, lo spettatore deve impegnarsi ad essere benevolo o a tenere una disposizione d'animo affettuosa e accondiscendente verso il cineasta, in modo da rendere più facile il perdono di questo obbrobrioso crollo creativo. La storia è semplice: dopo aver subito una violenza carnale terrificante, una ragazza rimane incinta (Caitlin Wachs) ma decide di affidarsi alle cure di una clinica specializzata in aborti. La struttura medica viene presa d'assalto dal padre della giovane, Dwayne Burcell (Ron Perlman), fervente sostenitore anti-abortista che, armato fino ai denti, cercherà di riportare a casa la figlia. Fanatico e cieco, darà ascolto alla "parola del signore" che gli impone di proteggere il bambino che sta per nascere. Peccato che di mezzo ci sia la "zampa" di una creatura malefica, un demone orripilante che vuole il pargoletto tutto per sé.
Tutto comincia con una corsa in mezzo al bosco. Una melodia trascinante ci immerge nella drammatica vicenda personale della giovane protagonista, rimasta vittima di uno stupro orribile, scientificamente inspiegabile. Il bambino che porta in grembo non è un essere umano. Ha il corpicino normale ma al posto di gambe e braccia, è dotato di lunghe chele affilate che gli danno la movenza di un ragno. Siamo in un horror e la mostruosità fisica è di norma. Ciò che è insopportabile non è quindi la disgustosa rappresentazione del male, incarnata da un demone dalle sembianze taurine, ma la disarmante sceneggiatura, fatta di dialoghi assurdi, recitati male e privi di interesse. Carpenter sfodera un colpo basso, sorprende lo spettatore sfruttando il tema delicato e complesso dell'aborto per mostrare sangue a fiumi e violenza ingiustificata. E lo fa con noncuranza, senza preoccuparsi di dare una parvenza di ritmo all'andamento narrativo: c'è un incipit abbastanza coinvolgente ma manca completamente uno sviluppo che porti dignitosamente alla risoluzione del conflitto. In questo modo, anche gli effetti speciali (molto dozzinali rispetto alle passate metamorfosi de La cosa) risultano solamente provocatori e inutili all'evoluzione della vicenda, non aggiungono valore alla trama, inorridiscono per un paio di secondi ma poi svaniscono nel nulla.
Carpenter tira in ballo il fanatismo religioso. Così diventa naturale prendere spunto dagli insegnamenti cattolici per assolverlo da questo piccolo peccato cinematografico. Almeno fino alla prossima orripilante creazione.
Questo film dipinge i figli delle gravidanze indesiderate come dei mostri, quelli che sono contro l'aborto come dei pazzi pericolosi, gretti e violenti, tanto che il dottore sospetta che la ragazza sia stata violentata dal padre, che è contro l'aborto... insomma, devo dire altro? Vorrei proprio vedere se la madre di Carpenter l'avesse abortito lui sarebbe nato? Insomma dai... Pe [...] Vai alla recensione »
lo vidi per purissimo caso su raitre e rimasi super piacevolmente colpito dalla quantità industriale di violenza che questo film conteneva. solo in seguito ho conosciuto la benemerita serie tv "masters of horror" che il Dio del cinema la benedica. il problema è che da almeno 15 anni ( tranne rarissime eccezzioni) i film horror ( uno per tutti halloween 2 di rob zombie) vengono pesantemente [...] Vai alla recensione »