
Repubblica e MYmovies in collaborazione con BiM presentano il film vincitore dell’Orso d’oro a Berlino 1958, tra i titoli più emblematici della poetica bergmaniana. Da vedere insieme su MYmovies ONE dalle 20:00 a mezzanotte. PRENOTA GRATIS UN POSTO »
Nel suo Il posto delle fragole, Ingmar Bergman ci accompagna in un viaggio che è al tempo stesso fisico ed esistenziale. Protagonista è il professor Isak Borg, anziano medico e luminare della batteriologia, che si reca in automobile da Stoccolma a Lund per ricevere un prestigioso premio accademico.
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Ma quel tragitto si trasforma presto in un percorso interiore, un pellegrinaggio nella memoria, nei rimpianti e nei sogni di un uomo che, vicino al tramonto della vita, si ritrova a riflettere sul senso profondo della propria esistenza.
Il film, autentico capolavoro del Bergman degli anni Cinquanta, si distingue come un “road movie” intimo e visionario. La regia, precisa e ispirata, accompagna una narrazione che scava nelle pieghe dell’animo umano, alternando lucidità critica e malinconia. Il tema dominante è la ricerca del tempo perduto, ma Bergman lo affronta con uno spirito sorprendentemente conciliante: il film è percorso da una sottile speranza di riconciliazione, con sé stessi e con gli altri.
Il cuore del racconto è il confronto tra generazioni e la riscoperta degli affetti: dalla nuora Marianne, con cui Isak intraprende il viaggio, ai giovani passeggeri che incarnano ideali e conflitti del presente, ogni incontro si carica di simbolismo e porta il protagonista a rivedere il proprio passato.
Le sequenze oniriche rivelano le paure più profonde di Isak, ma anche il desiderio, forse tardivo, di aprirsi all’empatia e al pentimento.
Uno degli elementi più toccanti del film è la figura della madre, ormai decrepita, distaccata e fredda, simbolo di un’eredità emotiva irrisolta che grava sull’intera vita del protagonista.
Eppure, attraverso il ritorno ai luoghi dell’infanzia – tra cui il “posto delle fragole”, spazio mitico e reale – Isak ritrova frammenti di serenità e accetta, con nuova consapevolezza, la propria storia. È una trasformazione profonda, che rompe la maschera di indifferenza che lo ha accompagnato fino ad allora.
Victor Sjöström, monumentale interprete nel ruolo di Isak, offre una prova attoriale di rara intensità, impreziosendo un’opera che si nutre anche di evidenti riferimenti culturali: Freud nei sogni, Proust nella memoria, Kafka nello smarrimento, Strindberg nella tensione tra dolore e morte. L’introspezione psicologica si intreccia a una raffinata riflessione sul tempo, sulla fede e sull’identità, rendendo il film una sintesi potente delle inquietudini del Novecento.
“Il posto delle fragole” è molto più di un film: è una meditazione universale sull’esistenza, un’opera che ha segnato la storia del cinema con il suo linguaggio sobrio e spirituale.
Vincitore dell’Orso d’oro a Berlino e acclamato dalla critica internazionale, resta tuttora uno dei titoli più emblematici della poetica bergmaniana, capace di parlare a ogni epoca con una forza immutata.
Il Lunedì del Cinema è un'iniziativa a cura di Repubblica e MYmovies per il cinema di qualità in streaming. Una sala cinematografica virtuale pronta ad accogliere gli iscritti di MYmovies con una selezione ricercata di titoli da vedere (o rivedere) insieme dalle 20:00 a mezzanotte.