Fin dalle sue prime dichiarazioni su The Suicide Squad – Missione suicida James Gunn ha dichiarato di essersi ispirato e voler omaggiare i fumetti da cui il gruppo trae origine, che naturalmente a loro volta cercano di accattivarsi il più ampio pubblico cinematografico. Così la serie di Suicide Squad pubblicata in America nel 2020 includeva per esempio Harley Quinn e già sulla copertina del primo numero si vedeva King Shark, inoltre presto entra in scena anche Capitan Boomerang, ossia tutti personaggi che sono anche nel film di Gunn – e in particolare King Shark ha la voce di Sylvester Stallone!

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Questo non fa però del fumetto un prodotto ancillare e anzi la serie scritta da Tom Taylor, di cui ora Panini Comics pubblica il primo di due volumi, Suicide Squad 1 - Cattivo sangue, racconta una storia originale e del tutto diversa da quella del film, con cui però condivide il tema di fondo della ribellione a un'istituzione corrotta.

A suggellare la relazione tra cinema e fumetto, all'acquisto del volume sarà allegata una sovracopertina dedicata al film in uscita il 5 agosto nelle sale italiane.

Il team cinematografico è notoriamente molto nutrito perché Gunn non si tirerà indietro dal massacrare diversi personaggi e allo stesso modo, sulla copertina americana del primo numero di questa serie, Harley Quinn prometteva che la metà dei personaggi sarebbero morti entro la fine dell'episodio.

Sceneggiato da Tom Taylor, autore tra le altre cose della versione a fumetti del videogame Injustice, il volume Suicide Squad 1 - Cattivo sangue raccoglie cinque albi americani, i primi tre disegnati da Bruno Redondo e gli ultimi due da Daniel Sampere. Entrambi hanno uno stile pulito e preciso, perfetto per presentare al meglio nuovi personaggi, che infatti sono al centro di questa serie.

A membri più o meno storici come Harley e Deadshot (che appariva anche nel film del 2016 interpretato da Will Smith), qui si affianca un nutrito numero di ribelli che lottano, grazie ai loro superpoteri, contro gli abusi di dittatori e multinazionali. Per questo finiscono nel mirino della Task Force X, ossia la “squadra suicida” che si avvale di criminali tenuti sotto controllo da un innesto esplosivo e che mette al primo posto gli interessi sporchi del governo statunitense. Storicamente il team è agli ordini di Amanda Waller, al cinema interpretata da Viola Davis, ma in questa serie il comando passa a un nuovo supervisore, ancora più spregiudicato, che non esita a cambiare le regole del gioco, minacciando per esempio di aggiungere anni di pena a chi si rifiuta di partecipare alle missioni.

Non raccontiamo oltre, perché il volume non perde tempo e piazza già nei primi episodi notevoli colpi di scena, senza mai dimenticare l'ironia stralunata di Harley Quinn. Una lettura appassionante, cruenta e divertente, ma pure dall'anima tragica e politica, del tutto in linea con lo spirito che ha ispirato James Gunn per The Suicide Squad – Missione suicida.