Durante il lockdown, il regista torna in Sicilia, dagli amici d’infanzia, per scoprire come stanno vivendo quel momento eccezionale. SCOPRI IL PROGRAMMA | ACQUISTA UN ACCREDITO
Insieme a una piccolissima troupe, e con solo un Iphone e un tablet, Luca Guadagnino arriva in Sicilia. Sono i mesi del lockdown, la sua idea è quella di ritrovare gli amici di un tempo, e di parlare con loro di quello che stanno vivendo. C'è chi, come Maria, è chiusa in casa coi figli, e lo accoglie con calore – seppure “distanziato” - e chi come Claudio Gioè si interroga con un po' di tristezza su quello che accadrà dopo, specie a chi, come lui, lavora nello spettacolo e non sa bene come muoversi coi teatri chiusi.
Tra un incontro e l'altro Guadagnino si lascia sorprendere dai ricordi e dai luoghi della sua infanzia, ritrova vecchie case delle vacanze, l'odore dell'aria, i fiori pieni di luce. E il suo viaggio diviene un diario intimo pieno di tenerezza.
«Obbligato dall’inerzia, ho cominciato a ripensare profondamente ai luoghi della mia formazione, alla mia Sicilia, fino a cercare di trovare nel paesaggio mutante della primavera il significato delle mie radici e il senso del mio presente».
Fuori concorso alla 77. Mostra del Cinema di Venezia e ora disponibile nel ricco catalogo del FILMMAKER FESTIVAL 2020, il cortometraggio Fiori, Fiori, Fiori! è il racconto di uno straordinario viaggio durante i drammatici mesi del lockdown, un viaggio che porta il regista di Chiamami col tuo nome a ritrovare amici, luoghi, ricordi di quando era bambino. Il risultato è un sorprendente e tenero diario intimo.