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Inizia il countdown. MioCinema riaprirà il dialogo tra il pubblico e la sala

Arriverà il 18 maggio la piattaforma che porterà film d’autore agli spettatori senza perdere il contatto con il proprio cinema.
di Tommaso Tocci

mercoledì 6 maggio 2020 - News

“Senza la partecipazione delle sale cinematografiche, non avremmo lanciato questa iniziativa”. Lo dice chiaramente Andrea Occhipinti di Lucky Red, mentre illustra in conferenza stampa il particolare legame che esiste tra la nuova piattaforma digitale MioCinema e l’istituzione sacra della sala, intesa come luogo di proiezione ma anche di comunità locale in contatto con il suo pubblico.

Partita grazie alla collaborazione tra Lucky Red con il suo catalogo di film (apertura con un titolo di peso come I Miserabili (guarda la video recensione) di Ladj Ly, tra i migliori all’ultimo festival di Cannes), Circuito Cinema per il recruitment delle sale e MYmovies che offre l’infrastruttura tecnologica, MioCinema vuole unire le realtà solitamente non comunicanti delle piattaforme streaming e della distribuzione in sala, offrendo agli spettatori l’acquisto di singoli film programmati “in digitale” dal loro cinema di riferimento, a cui andrà il 40% dei 7 (per le uscite principali) e 3 euro (per le programmazioni di catalogo).

Ci sarà, almeno per un po’, una doppia natura alla base di MioCinema. “Con le sale chiuse, si è interrotto il rapporto con il pubblico” dice Occhipinti riguardo all’emergenza sanitaria in corso, su cui MioCinema vuole intervenire proponendo film di primo piano che sarebbero stati altrimenti in sala, a cominciare proprio da I Miserabili (guarda la video recensione) che era in uscita a marzo. A seguire, un titolo in “premium VOD” ogni due settimane; per ora sono stati annunciati Matthias & Maxime, Dopo il matrimonio, e Il meglio deve ancora venire.

Parlando in videochat a un gruppo di giornalisti, Occhipinti dice di volere “un cinema che non si disperde, che rimane florido, in salute, e con i suoi spettatori”. Ecco perché, con un graduale ritorno alla normalità e la riapertura delle sale (“forse a inizio autunno, dopo un periodo di transizione con le arene estive” si augura Antonio Medici, a capo di Circuito Cinema), MioCinema passerà al ruolo ugualmente essenziale di prolungare la visibilità del singolo film dopo la parentesi in sala, e ad affiancargli pacchetti ad hoc per scoprire opere dello stesso autore, genere o festival. In altre parole, prenderà il suo posto in un triangolo che si spera virtuoso con esercenti, pubblico e distributori come vertici.

“Ogni cinema potrà offrire una serie di promozioni ai suoi spettatori, combinando gli ingressi in sala con i ticket digitali” preannuncia Occhipinti, e gli fa eco Gianluca Guzzo di MYmovies: “La presenza sul territorio è un vantaggio che le piattaforme digitali di solito non hanno. La sala è un ambasciatore che parla al suo pubblico e potrà anche stimolarlo alla scoperta di un nuovo cinema in base ai suoi gusti.” Per chi ha già un proprio cinema preferito (da selezionare durante la registrazione attraverso ricerca per codice postale) sarà l’occasione per ampliare il rapporto di fiducia con la sua programmazione consueta. Per chi invece vive nei centri più piccoli o isolati, MioCinema potrà finalmente colmare un gap storico del paese riguardo all’accesso all’offerta culturale, portando sugli schermi casalinghi quei film d’autore (“anche in lingua originale” assicura Occhipinti) un tempo visibili solo nelle grandi città.

La qualità dei film, ovviamente, sarà un punto nodale, responsabilità dei distributori come Lucky Red - già numerose le altre partecipazioni di prestigio - che vorranno prendere parte all’iniziativa. “Non c’è dubbio che MioCinema sia riservato al cinema d’autore, che spesso resiste poco nelle sale ma merita un’offerta in stile boutique” dice sempre Occhipinti. I film che gli appassionati troveranno su MioCinema “non saranno lì per caso”, come ricorda Guzzo: “la selezione sarà curata e seguirà una filosofia, fatta anche di contenuti aggiuntivi, come incontri, chat ed eventi con registi e attori.”

Il desiderio di non essere un enorme calderone indefinito è confermato anche dal punto di vista delle sale partecipanti, come annuncia Antonio Medici: “vogliamo un’identità forte e definita, apriremo solo alle sale che normalmente fanno una programmazione affine. Questo è un progetto di lungo termine per dialogare con gli spettatori e accompagnarli anche quando le sale saranno riaperte.”

E se, in questa primavera perduta del Covid-19, “riattivare ciò che è dormiente” è la priorità, il futuro prossimo è fatto anche di lezioni che ci verranno utili per capire dove e come andrà il cinema. “Ci siamo accorti di quanto la sala fosse importante per valorizzare il percorso del film, amplificandone la notorietà” dice Occhipinti. Al tempo stesso, è chiaro che “questo periodo ha soltanto accelerato tendenze già esistenti: non tutti i film possono sostenere un’uscita al cinema, e la diversità nel percorso tra sala e streaming sarà sempre più marcata”. Un’apparente contraddizione che un’idea come MioCinema vuole ricucire e trasformare nel punto di forza dell’industria culturale di domani.


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