Una vita che sembra un film, dalle banlieue a Hollywood. L'attore è protagonista di Il viaggio di Yao, dal 4 aprile al cinema.
di Annalice Furfari
Dalla banlieue a Hollywood. L'attore francese Omar Sy è la rappresentazione vivente della carriera che non ti aspetti, quella su cui non avresti scommesso un centesimo. La sua vita sembra un film, uno di quelli che strappano risate a perdifiato e con un garantito happy end. Come in una favola da Cenerentola al maschile, questo ragazzone, che incuteva paura dall'alto del suo metro e novanta, è riuscito a uscire dalla banlieue nella quale è cresciuto grazie al sorriso. E a un colpo di fortuna e bravura che lo ha fatto salpare a vele spiegate verso la mecca del cinema.
Nato a Trappes il 20 gennaio 1978 da una cameriera originaria della Mauritania e un operaio senegalese immigrati in Francia, Sy, il quarto di otto figli, non aveva mai osato pensare alla carriera di attore. Il suo compito era prendere il diploma e trovare un lavoro. Un giorno, però, accompagna un amico speaker a Radio Nova per la puntata pilota di un programma. Non ci sono ospiti e Sy inventa il personaggio di un calciatore nigeriano. Da quel momento, a cavallo tra il 1996 e il 1997, la sua verve comica gli fa spiccare il volo.
Iniziano a chiamarlo alla radio per fare i personaggi telefonici e fa coppia fissa su Radio Nova con Fred Testot. Ben presto, i programmi comici dei due mattatori si moltiplicano, così come il loro successo, e arrivano le prime proposte dalla televisione.