Gli ospiti della puntata del programma di intrattenimento culturale condotto dal critico cinematografico Mario Sesti sono l'attrice e scrittrice Anna Dalton, la regista Laura Luchetti e l'attrice Gaia De Laurentiis. Ospite musicale è Tricarico. Insomma, una puntata ricca di autori capaci di grande trasversalità, un programma che surfa con fluidità dal cinema ai libri al teatro alla musica .

Nella biografia di Tricarico tante canzoni, e anche quadri, lavori per i musei, il calcio e molto altro. "Meno male che so disegnare e dipingere, mi dà gioia e pace, lo farei continuamente, forse - ha aggiunto l'artista milanese - la mia vera vita è quella". A suo dire da ragazzo frequentava più le gallerie d'arte che la musica, anche se il successo è arrivato proprio con le sue canzoni. Negli ultimi anni però è tornato a dipingere: "Il mio gallerista dice che secondo lui la musica è una scultura visiva eterea. E forse aveva ragione".

Si chiama "L'apprendista geniale" (edito da Garzanti Libri nella collana Narratori moderni) il libro d'esordio di Anna Dalton, un lavoro che diverse case editrici si sono contese. Il libro, ambientato a Venezia (una delle protagoniste del libro), racconta di un'aspirante giornalista: "Non ho mai pensato di fare la giornalista ma ho studiato e mi sono specializzata in Editoria e Giornalismo, ho più che altro voluto esprimere quel che penso sul fare informazione, e trovo che abbia molto senso che una ragazza viva con vera passione questa professione". Ma "L'apprendista geniale" è anche un coming of age, una storia sull'approdare di una giovane donna all'età adulta "che poi è il momento in cui accadono le cose che ti formano. Almeno è quello che credo. Lei è una ragazza solitaria che non ha mai avuto grandi amici e in questo college internazionale si troverà a dover stringere finalmente dei rapporti, alcuni positivi e altri no".

Teatro, cinema e un corto a Venezia sulla pedofilia, per Gaia De Laurentiis bisogna imparare a non perdonare: "perché se perdoni dimentichi mentre devi fare tesoro delle esperienze anche molto negative, per essere più attento. Questo non vuol dire vendicarsi, sia chiaro, ma quando si parla di crimini gravi come la pedofilia che spesso accadono dentro i nuclei familiari, luoghi in cui si viene a creare un'ambiguità forte tra il giusto e lo sbagliato perdonare non va bene".

"A Toronto è andata più che bene e non avrei mai sognato di avere un battesimo del genere nella sezione 'Discovery'". Lo ha detto la regista Laura Luchetti che al Festival cinematografico di Toronto ha presentato il suo Fiore gemello - la storia di due adolescenti violentati e danneggiati dalla vita, che insieme lotteranno per riconquistare l'innocenza perduta - che ha ottenuto la menzione d'onore FIPRESCI. "È un film sui rapporti impossibili che diventano indispensabili, perché sono una coppia molto diversa, due persone che non si capiscono con la lingua ma nella fuga si incontrano e in questo mondo di silenzi veritieri lei parla la stessa lingua del mio attore, che è arrivato con un barcone".