Ultim'ora
È una famiglia numerosa quella di Osamu (Frank
Lily) e della sua giovane compagna Noboyu (Sakura Ando). Una
famiglia allargata, aperta, non necessariamente legata a chiari
vincoli di sangue. È una piccola comunità che mangia
continuamente e, per sbarcare il lunario, commette piccoli
crimini (è specializzata in furtarelli nei negozi), ma è anche
una famiglia molto solidale. Questi i protagonisti di
Shoplifters, nuovo film del maestro giapponese Hirokazu Kore-Eda
che è per la quarta volta in concorso al Festival di Cannes.
Così dopo l'ennesimo furtarello del capo famiglia Osamu,
accompagnato dal figlio tredicenne Noboyu (Sakura Ando) in un
grande magazzino, i due non ci pensano più di tanto ad
accogliere nella loro piccola casa una ragazzina, Juri (Miyu
Sasaki), che sembra essere senza tetto. La accolgono fra loro,
la proteggono, scoprono che è stata oggetto di maltrattamenti e,
subito dopo, la iniziano a quella che è la loro specialità:
rubare. Una famiglia davvero felice, generosa e ottimista,
quella di Osamu composta anche dall'affettuosa nonna Hatsue
(Kilin Kiki) e dalla presunta figlia del capo famiglia Aki (Mayu
Matsuoka), che lavora nel mondo della pornografia soft. E ciò
fino a quando la polizia scopre la verità su questo anomalo
nucleo familiare e alcuni oscuri segreti vengono alla luce per
scompaginare tutto. Kore-Eda Hirokazu - già sulla Croisette nel
2013 con Father and Son, nel 2015 con Little Sister e nel 2016
con Ritratto di famiglia con tempesta presentato a un Certain
Regard - racconta con questo film dai toni leggeri e felici come
la solidarietà alla fine arrivi più dalle persone che hanno
poco. "Volevo continuare con i temi già esplorati, in Like
Father, Like Son, ovvero cosa lega le famiglie insieme oggi -
dice il regista che viene da un paese in cui la famiglia è in
piena crisi -. È il sangue o il tempo che passi insieme che fa
la famiglia? Pochi anni fa c'è stata una storia in Giappone con
protagonista una famiglia di impostori che, dopo la morte dei
loro nonni, hanno continuato a ricevere la loro pensione
illegalmente. Il divario di classe si è ampliato in Giappone
negli ultimi cinque anni e ci sono sempre più persone che non
sono state raggiunte dal piano di sostegno ai poveri attualmente
in corso nel mio paese". Nel futuro del regista forse non ci
sarà più un film sulla famiglia: "Ci sono molti progetti che
vorrei trattare - dice -, compreso quello del ruolo del Giappone
durante la Seconda Guerra mondiale, ma non è certo facile fare
questo tipo di film e quelli sulla famiglia vengono alla luce
più velocemente".
CANNES, 14 MAG