Advertisement
ONDA&FUORIONDA

C'è il profeta Celentano. Di Pino Farinotti.
di Pino Farinotti

In foto il cantante e attore Adriano Celentano in occasione della prima serata del 62. Festival di Sanremo.
Adriano Celentano (86 anni) 6 gennaio 1938, Milano (Italia) - Capricorno.

giovedì 16 febbraio 2012 - Focus

2012 di pensiero: tutto inutile
Non mi è stato difficile, la settimana scorsa, scrivendo il pezzo Onda&fuorionda, prevedere il Celentano di Sanremo. Commentando la provocazione dell'artista Cattelan ho scritto:
"...Un cantante che a un certo punto, ha deciso di essere profeta di una personale novella per il mondo. Idea pessima. Velleità di una cultura da media inferiore, ignara della propria ignoranza, incoraggiata dall'audience, ignara anche del fatto che l'audience è un disastro. Il meccanismo celentaniano prevede una frase lenta, generica, che innescherà l'argomento. Con una premessa di silenzio, magari lungo, uno spazio di ragionamento, di speculazione, di approfondimento che poi approderà... a niente. Ecco alcuni fiori della filosofia e della poetica dell'ex ragazzo della via Gluk. E trattandosi di poetica, stiamo ai versi sciolti.

Gli italiani sono brava gente
Dei politici non ci si deve fidare
Il cemento soffoca il verde in città
L'illuminismo ha distrutto la fede
Il Paradiso è bello
I soldi si svalutano e c'è l'inflazione
L'inflazione è contro i poveri
Perché lo stipendio vale meno
Nel mondo ci sono le guerre
Sulla terra c'è l'inquinamento
Anche il mare è inquinato
I giornali e la televisione inquinano le menti
Se perdi il lavoro perdi la serenità
Gli operai fanno bene a scioperare
I ragazzi italiani sono bravi ma in difficoltà
Le difficoltà gliele hanno create i politici
I politici dovrebbero essere affiancati dai filosofi
E anche dai poeti
Che hanno idee diverse ma buone.


Tutto questo, molti di noi, forse tutti, già lo sapevano. Eravamo arrivati al punto che Celentano distribuiva qualità e attribuendo i giudizi, "lento e rock", si era eletto a divinità che destinava al paradiso o condannava all'inferno. Sì, come l'Alighieri. Quando gli chiesero di Berlusconi trovò modo di non sbilanciarsi. Voglio riprodurre solo uno stralcio del vangelo del profeta, quello riferito al trascendente. Mi sembra esemplare e più che sufficiente.

Il vangelo è stato chiaro, beati gli ultimi perché saranno i primi...

Il motivo per cui siamo nati, quel motivo nel quale è iniziato il cammino verso il traguardo che segna non la fine di un'esistenza ma l'inizio di una nuova vita...

I preti e i frati non parlano mai del paradiso. Noi non siamo nati per morire, noi siamo nati per vivere. Voi preti siete obbligati a parlare del paradiso.

... altrimenti la gente pensa che la vita è quella che viviamo adesso, ma che cazzo di vita è questa qua.. lo spread, l'economia, le guerre...


La scelta migliore sarebbe stata oscurare, non parlarne. Ma regole troppo forti, imbattibili, il marketing, non lo rendono possibile. Mi impongo brevità e sintesi.
Dunque duemiladodici anni di passione e di pensiero: evangelisti, teologi, poeti e scrittori, santi e peccatori, filosofi, guerre e scismi. Il tutto azzerato dal ragazzo della via Gluck. Azzerato e anche risolto, tutti gli altri ci avevano provato, senza riuscirci.

Tragica
La prima notizia, tragica, è il record di audience, 17 milioni. È l'espressione, è l'assoluto di un concetto che mi appartiene e da me ripetuto: l'audience è un disastro.
L'auspicio, sono nel surreale, è che questi milioni si redimano chiedendo i danni alla Rai. Tutte le giurie, tutti i giudici di ogni appartenenza, delibererebbero il risarcimento. Altro che amianto. Tragica è anche la complicità di chi decide, quei vertici che prima lasciano fare e poi condannano. Un'altra soluzione, sto ancora nel surreale, è che a fronte dell'impossibilità di fermare questo fenomeno, rispetto a questa assurda impotenza, i monitor, le macchine, si spengano spontaneamente, oscurando il canale di Sanremo.
Voglio rilevare, ancora, come promemoria, l'inverosimile attitudine, chiamiamola così, di un uomo che non riesce a guardarsi e a sentirsi. E suppongo che ci sarà gente, con licenza media, che gli spieghi le cose. Ma forse comincia ad esserci della patologia, gli anni avanzano. Concludendo, sto col "critico del Corriere" insultato dal profeta: che sia l'ultima edizione del Festival.

Gallery


{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati