La ricetta per un buon crime-drama
Al RomaFictionFest nasce una tendenza. La prossima stagione sarà la stagione del crime-drama. Nonostante le parole dell'Executive Vice President Studio Creative and Producer dell'ABC Barry Jossen (“Ci differenziamo da network come la CBS perché non sviluppiamo normali procedural”) uno dei prossimi piloti su cui la rete americana punta è Body of Proof, un medical-procedural-drama a tutti gli effetti. Anche Simon Mirren, ideatore della serie Criminal Minds, è cosciente dell'affollamento del genere : “Ogni giorno nascono nuove serie, e spesso sono crime-drama, perché rappresentano una sicurezza. L'audience ama i crime-drama. Per questa ragione noi in “CM” diamo un taglio personale a ogni episodio”.
Bones, Castle, NCIS, NCIS: Los Angeles, il franchise di Law & Order e di CSI, White Collar, Lie to Me, Human Target, Burn Notice, Dexter, The Mentalist, Rookie Blue, Criminal Minds, Numb3rs, e dall'autunno Body of Proof, Detroit 1-8-7, Undercovers e altri. La televisione USA e la nostra, si stanno affollando di cop e crime-drama per cercare di non perdere audience. I rischi devono essere minimi. L'importante è avere un concept solido, una buona scrittura, e interpreti appealing. Non necessariamente bisogna essere innovativi perché bisogna dare allo spettatore certezza e richiedergli un impegno mentale non estremo (seguire Lost per molti significa non rilassarsi per non rischiare di perdere dettagli fondamentali per comprendere la storia).
Il 2010-2011, di conseguenza, per il piccolo schermo sarà l'anno del crimine. Anche i medici se la passeranno bene, e questo perché la Hollywood televisiva quando è in crisi si attacca alle coperte di Linus. Ci siamo chiesti se Lost ha segnato la fine di un'era? Questo trend è la risposta.