Donne e uomini sull'orlo di una crisi di nervi
La mattinata di ieri si è divisa tra il melodramma thailandese October Sonata, dove l'amore romantico (dai risvolti prevedibilmente tragici), ha portato un po' di commozione in sala, e lo sguardo scanzonato sul mondo dei giovani giapponesi di Bandage, divertente incursione nella moda pop rock e nei tentativi di scalata del successo di una band emergente (e relative fan sfegatate a seguito). Dramma sentimentale e leggerezza adolescenziale si sono così susseguiti uno dietro l'altro, conquistando il variegato pubblico in sala (di età e gusti diversi), ma tutto ben disposto ad immergersi, ad ogni proiezione, in un mondo lontano da ciò che conosciamo. The Horizon Glitters, film girato all'inizio degli anni Sessanta, ci ha raccontato come un gruppo di carcerati riesca a portare a termine una fuga dalla prigione per andare alla conquista di un bottino di diamanti nascosto.
Nella seconda metà del pomeriggio abbiamo assistito ad uno dei lungometraggi più interessanti del festival, The Actresses del regista sud coreano Je-Yong Lee: l'amicizia tra donne famose può crearsi nel modo più improbabile, a partire da piccoli fastidi iniziali fino al raggiungimento di una complicità che tocca e guarda alla vita con grande coraggio. In serata abbiamo avuto l'occasione di seguire The Message, una storia di spionaggio ambientata nel 1942, un thriller molto apprezzato dal pubblico che ha applaudito con entusiasmo, dando credito all'idea di aver trovato un nuovo concorrente destinato al podio. Di tono decisamente più leggero è stato invece Gallants, omaggio al kung-fu, realizzato e mostrato agli spettatori da alcuni dei maggiori protagonisti del cinema del passato.

A caccia di zombie, streghe e persone scomparse misteriosamente
Mercoledì è da molti anni la giornata ufficiale dell'horror. La dodicesima edizione comincia il suo viaggio nel mondo della paura con uno youth drama, Seven 2 One di Danny Pang, dove una rapina in un supermercato si rivela una brutta occasione per incontrare la morte. Si comincia quindi con un film abbastanza leggero ma il terrore si fa avanti con Invisible Killer, thriller poliziesco che si basa su un fatto di cronaca vera, realizzando strani parallelismi con Fargo dei fratelli Coen. Con i film del pomeriggio entriamo in contatto con il mondo dei fantasmi: il film Ghost Story of Yotsuya del 1959, considerato il capolavoro horror di Nakagawa, ci mette di fronte a una storia che ricorda il "Macbeth" shakespeariano. Segue poi Phobia 2 con un intreccio di episodi che mescola ironia e gusto per lo spavento, dove guarderemo le storie di molti personaggi strampalati, tutti al limite della realtà possibile ed immaginabile.
Cosa direste infatti se alcune attrici morte su un set cinematografico tornassero come zombie sulla terra per continuare le riprese? La paura continua la sera con Possessed, horror psicologico che cerca di fare i conti con il peso della religione cattolica e l'indifferenza della polizia di fronte ad una scomparsa improvvisa. Dopo il finale del lungometraggio in questione, dove forse scoprirete la verità, ci sono altri due film in programma, Slice e Who Are You?, il primo già un cult in patria thailandese, il secondo un'onirica riflessione sul rapporto morboso tra madre e figlio, dove la solitudine pesa come un macigno sulla quotidianità della vita da casalinga. In alternativa al programma dei film a teatro, c'è la retrospettiva "Nudes! Guns! Ghosts!" del Visionario, con una tripletta di thriller che si accosta bene al filone degli horror, Vampire Bride, Ghost Cat of Otama Pond e Bloody Sword of the 99th Virgin. Buona paura a tutti!