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Cannes alle prese con l'Antichrist

Alla Croisette arrivano le prime polemiche ma anche il calcio.
di Lisa Meacci

La "terapia" di Las Von Trier non piace alla stampa
Lars von Trier (68 anni) 30 aprile 1956, Copenhagen (Danimarca) - Toro. Regista del film Antichrist.

lunedì 18 maggio 2009 - News

La "terapia" di Las Von Trier non piace alla stampa
Dopo Jane Campion, Ang Lee, l'arrivo del duo Marceau-Bellucci e l'anteprima mondiale di Pietro Germi. il Bravo il Bello il Cattivo, il Festival di Cannes prosegue nei suoi piccoli e grandi eventi.
La giornata di oggi è tutta incentrata sulla proiezione di Antichrist, il nuovo film di Las Von Trier che nove anni dopo la Palma d'oro per Dancer in the Dark, torna in concorso. La pellicola, a quanto pare accolta dalla stampa con fischi e risate, racconta di una coppia che proprio mentre sta facendo l'amore, perde tragicamente il figlio, precipitato dalla finestra. Lui, uno psichiatra interpretato da Willem Dafoe, decide contro ogni logica e deontologia professionale di curare personalmente la moglie (Charlotte Gainsbourg), vittima di forti attacchi d'ansia ma la terapia sfocerà in una battaglia dei sessi tale per cui le paure della donna conquisteranno entrambi, lasciando selvaggio sfogo alla brutalità del male. Definito da molti oltraggioso e insostenibile, il film è il frutto di una "terapia fai da te" con cui il regista danese ha cercato di combattere la depressione: "Non riuscivo più a lavorare. Quasi come esercizio ho scritto una sceneggiatura, è stata una specie di terapia. Il lavoro non si è svolto secondo il mio solito modus operandi. Alcune scene sono state aggiunte senza motivo. Le immagini sono state composte senza vincoli dettati dalla logica o dalla struttura drammaturgica. Spesso derivate da sogni che facevo in quel periodo o avevo fatto in passato".
Notevolmente obiettata anche la scelta di Las Von Trier di dedicare il film alla memoria di Tarkovsky.
Ken Loach, un cineasta che ama il calcio
Atteso, ma di sicuro con meno probabilità di far sorgere polemiche, è l'altro film in concorso Looking for Eric. Il regista inglese Ken Loach, conosciuto per i suoi graffianti film di denuncia sociale, racconta l'inverosimile incontro tra un postino e il suo mito, il calciatore del Manchester United, Eric Cantona. Tra i due nasce un'importante amicizia che aiuterà l'uomo a superare un brutto momento.
Nella sezione Un certain regard troviamo Irene di Alain Cavalier, il racconto di un regista che a distanza di tempo ritrova il suo diario e le immagini girate con una donna scomparsa.
Raya Martin ci propone poi una storia d'amore e di guerra con Independencia, mentre Giorgos Lanthimos porta sugli schermi francesi Dogtooth, un dramma criptico su una famiglia reclusa.
Infine nella sezione Quinzaine des Réalisateurs troviamo Daniel Y Ana di Michel Franco.

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