Animazione e horror per i giovani
Al cinema si comincia a respirare aria natalizia già dai primi di dicembre, quando per la gioia dei piccoli (e non solo) uscirà nelle sale un nuovo prodotto 3D il cui trailer sta già spopolando nei cinema: A Christmas Carol, tratto dalla celebre novella di Charles Dickens, arricchisce grazie alla nuova tecnologia le atmosfere spettrali della storia del vecchio avaro Scrooge, costretto ad affrontare i fantasmi del suo animo durante la notte di Natale. I fantasmi e lo stesso Scrooge sono interpretati dal camaleontico Jim Carrey qui in versione animata.
Altrettanto atteso ma da un pubblico più adulto il discusso Jennifer's Body di Karyn Kusama (Æon Flux) sceneggiato dalla trasgressiva Diablo Cody (Juno) e prodotto da Ivan Reitman: il corpo della Jennifer in questione corrisponde sullo schermo a quello dell'esplosiva Megan Fox, improvvisamente posseduta da uno spirito maligno che la spingerà a uccidere tutti i ragazzi della sua cittadina. La sua migliore amica, la timida Needy (la dolce Amanda Seyfried di Mamma mia!), dovrà trovare un modo per fermarla. Una teen-comedy tinta di rosso che non potrà che essere un successo tra gli adolescenti.

Commedie contro la crisi
Si resta nell'ambito della commedia di stampo più classico e in particolare matrimoniale con L'isola delle coppie, un film sulla crisi di coppia scritto, diretto e interpretato da Vince Vaughn. L'isola polinesiana in questione diventa nel film teatro di risoluzione dei conflitti per 4 coppie di amici che grazie a esercizi tantrici e confessioni esistenziali, ritroveranno ciascuno a suo modo, la magia perduta della relazione.
Passando attraverso l'umorismo grottesco e tipicamente americano dei fratelli Coen di A serious man, arriviamo al mix tipico del regista britannico Ken Loach tra dramma e commedia: Il mio amico Eric è la storia di Eric, un uomo triste e malinconico la cui unica consolazione per sfuggire al ricordo del passato è il tifo per il Manchester e la venerazione per il suo più grande campione del passato, Eric Cantona. Un film sulla speranza e sulla solidarietà in bilico tra realtà e onirismo capace di commuovere e far sorridere.

Autorialità made in Italy
Passando al panorama italiano, a dicembre troviamo diverse opere inquadrabili nel panorama autoriale, a cominciare dal nuovo film di Sergio Rubini L'uomo nero, nuova storia di famiglia ambientata in terra pugliese (dopo La terra), terra natale del regista/attore. Questa volta si tratta di un tuffo nei ricordi d'infanzia paesani di un uomo tornato a casa per l'ultimo saluto al padre morente. Le atmosfere nostalgiche e malinconiche tipiche del cinema di Rubini, si fanno teatro di scontro tra vocazione artistica e opprimente quotidianità di provincia e vivono qui attraverso il volto e il corpo di Riccardo Scamarcio, Valeria Golino, Fabrizio Gifuni, Margherita Buy e naturalmente lo stesso regista. Una storia di famiglia è anche Io sono l'amore di Luca Guadagnino, uno spaccato sull'alta borghesia milanese attraverso l'irruzione di una presenza estranea (un giovane chef di talento e di bassa estrazione sociale) all'interno dell'ingessata famiglia di industriali. Le vicende umane della famiglia Recchi vivono attraverso un cast di alto livello che vede spiccare la capofamiglia Tilda Swinton accanto a un gruppo giovane di alto livello (Alba Rohrwacher, Edoardo Gabbriellini, Flavio Parenti).
Giovani di talento anche Michele Riondino e Isabella Ragonese, i due protagonisti della storia d'amore raccontata con dolcezza dall'esordiente Valerio Mieli in Dieci inverni. Una storia d'amore, ambientata tra l'università di Venezia e la Russia, che impiega dieci inverni per riconoscersi come tale. Due interpreti convincenti per un coming of age romantico lontano dagli stereotipi della tipica commedia adolescenziale italiana.