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Prossimamente al cinema: l'ultimo inquisitore all'ombra del potere

Il cinema italiano di Luchetti, Vicari e Zampaglione tiene testa alle uscite americane
di Chiara Renda

martedì 27 marzo 2007 - News
Nella seconda metà d'aprile, mentre già ci si prepara ad accogliere il grande ritorno dell'uomo ragno con Spiderman 3 (che dal 4 maggio invaderà le sale), sono molte le uscite altrettanto attese dal pubblico. A partire da Perfect Stranger di James Foley, thriller ambientato nella complessa rete di internet, che vede protagonista una sexy Halle Berry impegnata nella ricerca di un assassino online. Accanto a lei il macho per eccellenza Bruce Willis e l'inquieto e gracile Giovanni Ribisi.
Altrettanto atteso è il ritorno alla regia del maestro Milos Forman, del quale non si era più sentito parlare dopo l'uscita nelle nostre sale del director's cut di Amadeus, nel 2002. Quella che il regista porta sullo schermo è ancora una volta una biografia d'artista, e in particolare la ricostruzione del periodo di maggior successo - artistico e sentimentale - del pittore spagnolo Goya, che ne L'ultimo inquisitore ha il volto da Javier Bardem.

Si cambia decisamente genere con Stuart Gordon, autore horror noto soprattutto per Re-animator (1985), che con Edmond traspone sullo schermo una cinica sceneggiatura del grande drammaturgo americano David Mamet: storia notturna e grottesca alla Fuori orario di un agente di cambio, con il volto – apparentemente - mite del bravissimo William H. Macy.
Un cast stellare accompagna anche il grande ritorno di Robert De Niro dietro alla macchina da presa. A oltre dieci anni di distanza da Bronx, L'ombra del potere – The Good Shepherd è la storia di vita di un agente della Cia, e della genesi dei servizi segreti, interpretata da Matt Damon, Angelina Jolie, e dallo stesso De Niro qui in un ruolo più drammatico rispetto al divertente agente segreto in pensione di Ti presento i miei.
Gli appassionati del regista britannico Danny Boyle, ad aprile potranno finalmente godersi il nuovo fantascientifico film del regista di Trainspotting: Sunshine, thriller psicologico ambientato nello spazio profondo, in un futuro neanche tanto remoto in cui il sole sta perdendo la sua energia e sta mettendo a repentaglio la vita del pianeta. Si parla in maniera tragica di vita nel documentario di Eric Steele The Bridge, che sceglie l'icona americana del Golden Gate di San Francisco rendendola set di ripresa dei numerosi suicidi che ogni anno lì avvengono.

Ci sarà naturalmente spazio anche per la commedia con Non dire sì, commedia romantica degli equivoci di Stefan Schwartz, e Svalvolati on the road di Walt Becker, storia di un avventuroso weekend su strada di quattro amici non proprio giovanissimi (tra loro John Travolta e William H. Macy).
Ma a farsi strada tra i colossi, ad aprile ci saranno anche numerosi film d'autore. A cominciare da Il piacere e l'amore del turco Nuri Bilge Ceylan, sommesso e delicato dramma delle relazioni e degli amori perduti, continuando poi con Gli innocenti di Per Fly, dramma familiare borghese sullo stile de L'eredità, diretto nel 2003 dallo stesso autore danese. Si arriva infine all'animazione giapponese di Miyazaki junior, Goro, al suo esordio da regista con I racconti di Terramare, magica storia d'avventura (tratta dalla trilogia di Ursula K. Le Guin) sul rischio della distruzione della terra di Earthsea, terra che può essere salvata soltanto dal giovanissimo principe Arren.

Continuando con i film d'autore, si arriva al nostro paese con Mio fratello è figlio unico di Daniele Luchetti. Il regista de La scuola e Il portaborse sceglie di trasporre il romanzo di Pennacchi "Il fasciocomunista", raccontando la storia di due fratelli ideologicamente molto diversi negli anni '60 e '70, e celebrando con il titolo del film la bellissima canzone di Rino Gaetano.
Un film d'autore è anche il documentario Il mio paese di Daniele Vicari, presentato all'ultimo Festival di Venezia: il regista di Velocità massima ripercorre on the road l'Italia industriale dalla Sicilia a Porto Marghera, omaggiando il documentario del '60 di Joris Ivens L'Italia non è un paese povero. On the road è pure il viaggio dei ragazzi che partono dopo la scuola con il Last Minute Marocco di Francesco Falaschi. Tra i protagonisti lo "sfigatello" più amato dalle teenagers del momento, il Nicolas Vaporidis di Notte prima degli esami, e il giovanissimo Daniele De Angelis di Ma che ci faccio qui!.

Molta attesa c'è poi per Nero bifamiliare, esordio da regista - di lungometraggi - del musicista Federico Zampaglione, leader dei Tiromancino (da marzo nei negozi col nuovo album, da cui è tratto il tema portante del film "L'alba di domani"). Il compagno di Claudia Gerini aveva già diretto l'attrice nei panni di Eva Kant per il video Amore impossibile, che raccontava per immagini la complicata storia d'amore tra Diabolik ed Eva Kant. Il nuovo film sarà invece una commedia alla Almodovar con due coppie bizzarre e molto diverse tra loro che si ritrovano a vivere sotto lo stesso tetto.
Interessante anche il film di Simona Izzo che torna alla regia raccontando la vita di un uomo in Tutte le donne della mia vita, bilancio esistenziale di un cuoco (Zingaretti) che dopo il suo licenziamento cerca asilo (fisico e sentimentale) presso le donne della sua vita, tutte impegnate a dimenticarlo. Tra queste le brave Vanessa Incontrada, Michela Cescon, Rosalinda Celentano.
Insomma, in questa seconda metà d'aprile pare che il cinema italiano non avrà nulla da invidiare a Hollywood...

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