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The Black Dahlia: storia di un'ossessione

L'attesissimo film di Brian De Palma inaugura la 63ª edizione del Festival di Venezia
di Tirza Bonifazi Tognazzi

mercoledì 30 agosto 2006 - News
La sala del terzo piano del Casinò era gremita per la conferenza stampa di The Black Dahlia di Brian De Palma, che ha avuto una primissima proiezione al PalaLido alle 9 di questa mattina. Il regista è entrato mano nella mano con Mia Kirshner, la giovane "dalia nera" del film, completamente vestito di nero (nero è anche il colore imposto dal presidente della Biennale Croff per la serata inaugurale che avrà luogo stasera alle 19). Insieme ai due si sono accomodati anche James Ellroy, autore del romanzo dal quale è stata tratta la pellicola, un visibilmente stanco e sbattuto Josh Hartnett, che si presume abbia fatto le ore piccole con la fidanzata Scarlett Johansson che, al contrario del compagno, è apparsa radiosa e sorridente - come se fosse sul set di una pubblicità di quella marca di prodotti cui fa da testimonial - e Aaron Eckhart.

Durante la conferenza stampa lo scrittore e il regista si sono passati la palla più volte per spiegare ai giornalisti la genesi del film. The Black Dahlia racconta una storia di ossessione e amore basandosi su fatti realmente accaduti: l'omicidio di Elizabeth Short, un'attricetta di Hollywood, nel 1947, e l'uccisione della madre dell'autore, Geneva Hilliker, strangolata nel 1958. "De Palma è stato bravissimo a trasporre sul grande schermo uno dei primi omicidi negli Stati Uniti a essere gestito dai media" ha dichiarato Ellroy a proposito del film. E il regista si è detto invece un grande fan dei noir: "nel dopoguerra se ne facevano tanti, non so spiegare il motivo, ma io li ho sempre amati molto".

Hartnett e Eckhart hanno raccontato come si è svolta la scena di lotta, spiegando che si trattava di una coreografia - una sorta di balletto - che hanno eseguito non senza qualche pericolo: in pratica sul set qualche pugno involontario è volato per davvero. Invece, nel descrivere il suo personaggio, Kay Lake, Scarlett Johansson ha detto: "non credo sia affatto innocente, è una survivor che pensa solo a come fare per continuare a sopravvivere. Ma credo che sia anche una donna molto forte". Per finire, la "dalia nera" Mia Kirshner, con un pizzico di malizia, ha raccontato di come sia stato difficile interpretare la scena in cui si trova sola davanti alla telecamera. "Ero terrorizzata" ha detto cinguettando. "Non sapevo bene cosa mi aspettasse. Io e Brian abbiamo improvvisato molto. È stata un'esperienza decisamente cruda".

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