Box Office week-end del 26/01/2018

Chiamami col tuo nome ottiene la miglior media sala del weekend

Made in Italy di Luciano Ligabue vince il weekend al box office e incassa 1,4 milioni di euro nei suoi primi quattro giorni di programmazione. La domenica vede il ritorno de Il vegetale, che, dopo una settimana debole, torna al secondo posto con 400mila euro portando il suo totale a circa 2,5 milioni di euro complessivi. Buona partenza per L'uomo sul treno - The Commuter, che chiude il weekend d'apertura con 1 milione di euro esatto, mentre la grande sorpresa è sempre L'ora più buia (guarda la video recensione), che tocca anch'esso quota 2,5 milioni complessivi.
Scende Ella & John - The Leisure Seeker (guarda la video recensione), che si ferma a 2,3 milioni totali e Benedetta follia (guarda la video recensione) che, con i 329mila euro di ieri, tocca quota 7,6 milioni complessivi. Sarà difficile, per il film di Verdone, arrivare a 10 milioni, mentre è più probabile una chiusura attorno ai 9, cifra che potrebbe garantire al film una fugace presenza nella top ten generale stagionale.
Chiamami col tuo nome (guarda la video recensione) resta in testa alla classifica delle migliori medie per sala per tutto il weekend e chiude i suoi primi quattro giorni di programmazione con 781mila euro, un ottimo dato.
Ultimi botti invece per Coco (guarda la video recensione) e Jumanji: Benvenuti nella giungla (guarda la video recensione) che toccano rispettivamente 10,6 e 9,6 milioni di euro, consolidando le rispettive posizioni (sesta e settima) nella top ten stagionale. Da segnalare il mezzo milione portato a casa da Finalmente sposi, mentre Tre Manifesti a Ebbing, Missouri (guarda la video recensione) chiude con 2,3 milioni di euro ma è il classico film "da coda lunga", che resterà nei cinema attenti alla programmazione d'autore, almeno fino a metà marzo.
Questa settimana arrivano due grandi favoriti per la prima posizione: Sono tornato, remake italiano del successo tedesco Lui è tornato (lì era Hitler, qui ovviamente Mussolini) e The Post di Steven Spielberg.