Il suo nome significa "unico" in turco. E non si può negare che il carisma innato di Birol Ünel, eccentrico nella vita, sui set cinematografici e nei ruoli che interpreta, è un'originalità di pochi eletti. Impossibile resistere al suo sguardo disincantato nei confronti della vita.
Il successo de La sposa turca
Dopo gli studi all'Hannover School of Music and Theater, comincia la sua carriera come attore professionista. Inizialmente si divide tra televisione (qualche piccolo ruolo in serie tv tedesche come Der Clown e Balko) e cinema malamente distribuito in sala. Piano piano si fa conoscere nel mondo culturale berlinese: la sua tormentata vita privata, fatta di sregolatezze e dipendenze, attira l'attenzione su di lui. Anche il regista Fatih Akin si incuriosisce alla sua personalità, lo conosce e decide di affidargli un piccolo ruolo nella commedia romantica on the road In July (2000). L'amicizia tra i due si consolida con il film successivo, La sposa turca (2004), vincitore dell'Orso d'Oro al festival di Berlino, dove Birol interpreta un immigrato turco a Berlino, distrutto dall'alcool e dall'amore irrequieto per una giovane in crisi esistenziale.
Altri ruoli importanti
Prima del successo di respiro internazionale de La sposa turca, l'attore aveva già intrapreso la strada verso le grandi produzioni con il film d'azione Il nemico alle porte (2001) di Jean-Jacques Annaud. Nello stesso anno si dedica anche alla produzione indipendente Anam (2001), alla quale segue il piccolo film Kalbin Zamani (2004), dramma sentimentale dove l'amore di tre uomini per una sola donna porta all'esasperazione di uno di loro. Stesso stile grottesco tocca al film successivo, Robbery alla turca (2005) e al più impegnato Transylvania (2006) di Tony Gatlif, dove lo vediamo duettare con Asia Argento. Successivamente recita nel drammatico House of the Sleeping Beauties e in Sous les toits de Paris (2007) di Hiner Saleem.
La cucina soul di Amburgo
Nel 2008 recita nel film tedesco Der Mond und andere Liebhaber, dopodiché si lascia trascinare dal ritmo della musica di Soul Kitchen (2009) diretto nuovamente dall'amico Fatih Akin. Alle prese con il ruolo comico di un cuoco presuntuoso e puntiglioso preso a lavorare in un ristorante malfamato alla periferia di Amburgo, Birol conquista pubblico e critica.
