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Sia

Sia (Sia Kate Isobelle Furler). Data di nascita 18 dicembre 1975 ad Adelaide (Australia). Sia ha oggi 48 anni ed è del segno zodiacale Sagittario.

La cantante che voleva nascondersi dal mondo

A cura di Fabio Secchi Frau

Cantautrice nata e cresciuta in Australia, conosciuta per brani come "Clap Your Hands", "Wild Ones" cantata con Flo Rida, ma soprattutto "Titanium" (che è diventata celebre grazie al Dj francese David Guetta) e "Chandelier", che è stato uno dei suoi più grandi successi mainstream, Sia è rimasta a lungo nell'ombra, oscurata dalle sue stesse canzoni, che venivano puntualmente interpretate da grandi nomi sulla cresta dell'onda come Rihanna ("Diamonds") e Beyoncé ("Pretty Hurts").
Sente improvvisamente il coraggio e la volontà di mettersi sotto i riflettori quando realizza due album: "We are Born" del 2010 e "1000 Forms of Fear" del 2014. La sua voce, dal tipico accento australiano e piena di sentimento, viene scoperta dal mondo che incuriosito segue le sue incursioni nell'hip hop, nel funk e nel soul. I suoi singoli balzano ai primi posti delle classifiche e non c'è persona che non abbia visto i videoclip di "Chandelier" e di "Elastic Heart". A questo punto, si apre per lei la luminosa e definitiva consacrazione musicale, costituita da altri album e singoli di successo, grazie ai quali collaborerà con altri importanti artisti come Adele e Sean Paul. Arriverà persino a formare una band, gli LSD, composta dal musicista britannico Labrinth, da lei stessa e dal produttore americano Diplo.
Inaspettatamente, decide persino di cambiare campo di gioco e si butta nel cinema dirigendo Kate Hudson, Leslie Odom Jr. e la ballerina (e amica) Maddie Ziegler nel musical Music. Anche se, precedentemente, si era già avvicinata a questo media, pur sempre in veste di musicista, curando la canzone "Original" che compariva nella colonna sonora della pellicola Dolittle con Robert Downey Jr., nuovo adattamento della classica serie di libri per bambini.
Grandissimi passi avanti per un'artista che, in realtà, aveva cominciato la sua carriera già a metà degli Anni Novanta con una band acid jazz chiamata i Crisp (con i quali è rimasta fino al loro scioglimento nel 1997). E vista l'esperienza, nonostante continuasse a pubblicare i suoi album, era sempre preferita più come compositrice e paroliera che come interprete. Con gli anni, adattatasi a questa celata notorietà che rimaneva solo negli ambienti musicali, ha purtroppo sviluppato un disturbo bipolare, che è riuscita a combattere dopo lunghe sedute psichiatriche e una svolta verso l'autoaffermazione.
Pur continuando a rimanere a disagio per la troppa attenzione del pubblico, ha furbescamente assecondato questa sua introversa natura esibendosi di spalle o distorcendo la sua immagine con buffe parrucche e strani costumi di scena, grazie ai quali era possibile nascondere il volto. Solo raramente si è concessa il lusso di mostrarsi in viso in alcuni show, ma c'è da dire che questo suo atteggiamento è evoluto in uno stile a dir poco iconico. Incredibile come il suo sforzo di protezione della privacy e il non volersi sentire destabilizzata dalla fama, le abbiano fornito quel senso di mistero che attira così tanto il pubblico.

La bambina che cantava Stevie Wonder
Nata il 18 dicembre 1975 ad Adelaide, in Australia, figlia di un musicista e di una docente d'arte, Sia respira creatività fin dalla nascita. Nipote del cantante e attore Kevin Colson, fin da bambina comincia ad appassionarsi al canto, spesso esibendosi davanti ai parenti con pezzi di Aretha Franklin, Stevie Wonder e Sting.

I primi album
Dopo aver frequentato l'Adelaide High School, a metà degli Anni Novanta, decide di seguire la sua vocazione e di unirsi alla band locale dei Crisp con i quali lavora a diversi album ed EP ("Word and the Deal" e "Delirium"). Quando però la band si scioglie, Sia decide di seguire una carriera da solista e pubblica il suo primo album "OnlySee". Poi si trasferisce a Londra, dove diventa la vocalist dei Jamiroquai e dei Zero 7.
Notata proprio grazie ai brani dei Zero 7, firma un contratto con la Sony Music che le produrrà il suo secondo album "Healing Is Difficult", dal sound retro jazz e soul. Ma Sia è insoddisfatta dalla promozione e dall'atteggiamento del suo manager, quindi licenzia l'uomo e lascia la Sony, passando alla Universal Music Group e collaborando con il duo pop Brisbane Aneiki.
Il suo terzo album "Colour the Small One" è più elettronico, ma malgrado sia stato molto apprezzato nel Regno Unito, in Danimarca e in Francia, Sia non riesce ancora a sfondare come vorrebbe. Quindi, delusa dall'industria musicale britannica, si trasferisce a New York City, in cerca di miglior fortuna. Assume un nuovo manager, David Enthoven, il quale fa in modo che alcune sue canzoni siano usate come colonna sonora dei telefilm di maggiore successo di quegli anni. Fu il caso di "Breathe Me", che si può ascoltare in uno degli episodi di Six Feet Under.
Dopo l'uscita del suo quarto album "Some People Have Real Problems", il suo nome comincia a essere pronunciato dall'entourage delle etichette Def Jam Recordings, Roc-A-Fella Records e Roc Nation, tutte appartenenti a Jay-Z, e da altre famose label. Come risultato, Sia imposta la sua carriera esclusivamente da cantautrice, vendendo le sue canzoni a interpreti come Christina Aguilera (la sua "Bound to You" inclusa nella soundtrack del film Burlesque, con la Aguilera e Cher, sarà candidata come miglior canzone originale ai Golden Globe), Beyoncé, Kylie Minogue, Flo Rida e Rihanna.
Nel 2010, presenta l'album "We Are Born" e comincia finalmente una serie di tour per farsi conoscere dal pubblico statunitense. Prima parte il We Meaning You Tour e poi il We Are Born Tour. Abbastanza soddisfatta del risultato, è pronta per continuare il suo lavoro di compositrice e firma "Titanium", che in origine doveva essere cantata da Alicia Keys. Anche David Guetta ne riceverà una demo, ma ascoltando la voce di Sia decide di volerla acquistare e pubblicare così come è per includerla nel suo album "Nothing but the Beat".
"Titanium" renderà celebre in tutto il mondo Sia che, però, rimane volutamente e per il momento lontana dai riflettori. Solo nel 2014, con l'album "1000 Forms of Fear" e forte di un rilancio che, questa volta, la porterà senza ombra di dubbio a essere definitivamente sotto l'attenzione di tutti, decide di mettersi in gioco.
Non si sbagliava, grazie alla bellezza di canzoni come la già nominata "Chandelier", "Elastic Heart", "Big Girls Cry" e "Fire Meet Gasoline", accompagnati da curiosissimi video nei quali sceglie la bambina prodigio della danza Maddie Ziegler come suo alter-ego, Sia conquista il pubblico, che comincia a seguirla con estremo interesse e apprezza la sua non-presenza o "presenza posticcia", ma soprattutto il dolore e la voglia di vivere che in molte di quelle canzoni sono contenute.
Seguiranno altri importanti album "This Is Acting" (2016) e il natalizio "Everyday Is Christmas" (2017) e poi un importante tour, il Nostalgic for Present Tour.

Il passaggio alla regia
Dopo alcune esperienze di doppiaggio e alcune collaborazioni musicali per film e telefilm (Vox Lux), decide di provare nuove esperienze e scrive, con l'autore di libri per bambini Dallas Clayton, Music, un musical che racconta un soggetto che lei aveva sviluppato nel 2007. Un progetto indubbiamente interessante che poi deciderà anche di dirigere, chiamando davanti all'obiettivo della cinepresa la sempre fidata ballerina Maddie Ziegler, ma anche Kate Hudson e Leslie Odom Jr.. Chiaramente, curerà anche la colonna sonora della pellicola e, come risultato, otterrà una candidatura ai Golden Globe per la migliore commedia/musical. La storia è quella di un incontro tra sorellastre. Da una parte una tossico-dipendente e dall'altra una ragazza affetta da autismo che riusciranno a comunicare e a ritrovare loro stesse solo grazie all'aiuto della musica e di un riscoperto affetto familiare.

Vita privata
Sia è la cugina di Peter Furler, ex front man della band christian-rock australiana Newsboys. Dopo lo scioglimento dei Crisp e il suo trasferimento a Londra, inizia una relazione con Dan Pontifex che, però, morirà in un incidente stradale. Un lutto che sarà elaborato all'interno dell'album "Healing Is Difficult", ma non senza sviluppare dipendenze da alcol e antidolorifici.
Nonostante un grave disturbo depressivo, numerosi attacchi di panico e un'estrema letargia, si legherà fino al 2011 con il musicista JD Samson e, quando la relazione finirà, pondererà seriamente l'intenzione di ritirarsi dalle scene e di suicidarsi. Cancellando ogni esibizione e ogni tour in partenza, viene convinta a sottoporsi a visite mediche specialistiche. Le verrà diagnosticato un ipertiroidismo, poi evoluto nella malattia autoimmune di Graves. Sotto farmaci, dopo tanto riposo e una terapia sostitutiva, riesce a rimettersi psicologicamente e fisiologicamente in salute. Innamoratasi del documentarista Erik Anders Lang, lo sposa nell'agosto del 2014, ma la coppia si separa due anni dopo.
Comincia così una breve relazione con Shia Labeouf, che però all'epoca era sposato con Mia Goth, ma chiusa anche questa parentesi decide di rimanere da sola e sosterrà peraltro la causa legale per molestie sessuali, aggressione e violenze psicologiche della cantante FKA Twigs contro l'attore.
Nel 2019, decide di adottare due adolescenti, con i quali inizia una vita fortemente riservata e lontana dai riflettori. Uno dei due la renderà nonna di due gemelli.

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