taddarita
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lunedì 23 novembre 2009
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nuovo cinema paradiso bis?
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Non capisco perchè Tornatore avrebbe dovuto fare un nuovo "Nuovo Cinema Pradiso" Il film è corale le trama e leggera. Credo che proprio il senso di confusione che rende al meglio l'atmosfera di quella Sicilia. La musica l'ho trovata azzeccatissima e non è detto che debba per forza essere un commmento discreto alle immagini; come già avveniva con Sergio Leone, in Baaria a volte sono le immagini che diventano un commento alle immagini. I gusti sono gusti, ma Baaria ha un valore insindacabile, ciao
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gabriella
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venerdì 27 novembre 2009
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per definirlo corale
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appare però troppo sfilacciato e dispersivo, non tutte le storie sono interessanti allo stesso modo.per ciò che riguarda il Nuovo Cinema Paradiso bis, non intendevo che Tornatore avrebbe dovuto riscrivere una storia simile, ma che fosse altrettanto bella da eguagliare quest'ultima, invece, secondo il mio punto di vista non ci è riuscito, si è fatto prendere la mano e questo ha sbilanciato il film. E' vero che un film dovrebbe parlare soprattutto con le immagini, ma lo spettatore deve avere il tempo di farle sue, quelle immagini, invece fuggono, le devi rincorrere. Questa la mia sensazione. ciao
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taddarita
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martedì 1 dicembre 2009
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il caos è sfuggente
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Premetto che mi famolto piacere confrontare il mio parere con il tuo. Credo che il concetto di caos sia qualcosa di sfuggente di indescrivibile e seceondo me non è detto che un film (e l'arte in genere) debba decifrarlo e renderlo assimilabile allo spettatore. Non credo neanche che un film debba avere un andamento omogeneo e lineare, se l'ispirazione che lo ha generato è onesta deve poter venire fuori qualunque cosa, poi ovviamente può piacere o no. Personalmente non ho cercato di capirci qualcosa, ripeto la trama è molto leggera, mi sono abbandonato alla poesia che tante immagini abbinate alla musica trasmettono. Io l'ho visto sia in lingua originale (siciliano) che doppiato in italiano-sicilianizzato; come ovvio in questa seconda versione i dialoghi perdono qualcosa, non so in che versio
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Premetto che mi famolto piacere confrontare il mio parere con il tuo. Credo che il concetto di caos sia qualcosa di sfuggente di indescrivibile e seceondo me non è detto che un film (e l'arte in genere) debba decifrarlo e renderlo assimilabile allo spettatore. Non credo neanche che un film debba avere un andamento omogeneo e lineare, se l'ispirazione che lo ha generato è onesta deve poter venire fuori qualunque cosa, poi ovviamente può piacere o no. Personalmente non ho cercato di capirci qualcosa, ripeto la trama è molto leggera, mi sono abbandonato alla poesia che tante immagini abbinate alla musica trasmettono. Io l'ho visto sia in lingua originale (siciliano) che doppiato in italiano-sicilianizzato; come ovvio in questa seconda versione i dialoghi perdono qualcosa, non so in che versione l'hai visto tu, ciao
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gabriella
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martedì 1 dicembre 2009
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che l'ispirazione sia onesta
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non ho alcun dubbio, come ho scritto, riconosco la generosità del regista, tra l'altro caratteristica presente in tutte le sue opere, la sua onestà, anche se ritengo che spesso queste doti non sono sufficienti per definire un'opera un capolavoro. E' anche vero che un regista quando fa un film deve innanzitutto nascergli dentro, per cui hai ragione a dire che nemmeno ci hai provato a capirci qualcosa, ma è anche vero che non lo fa solo per sè stesso, in quanto è destinato a un pubblico e il pubblico ha le sue esigenze.Molto probabilmente il film in lingua originale,nel vernacolo siciliano, ne guadagna, il doppiaggio sminuisce (stessa cosa dicasi per i film stranieri), tuttavia è necessario che lo spettatore non proveniente da quella zona ci capisca qualcosa, io sono del nord, è fondamentale il doppiaggio.
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non ho alcun dubbio, come ho scritto, riconosco la generosità del regista, tra l'altro caratteristica presente in tutte le sue opere, la sua onestà, anche se ritengo che spesso queste doti non sono sufficienti per definire un'opera un capolavoro. E' anche vero che un regista quando fa un film deve innanzitutto nascergli dentro, per cui hai ragione a dire che nemmeno ci hai provato a capirci qualcosa, ma è anche vero che non lo fa solo per sè stesso, in quanto è destinato a un pubblico e il pubblico ha le sue esigenze.Molto probabilmente il film in lingua originale,nel vernacolo siciliano, ne guadagna, il doppiaggio sminuisce (stessa cosa dicasi per i film stranieri), tuttavia è necessario che lo spettatore non proveniente da quella zona ci capisca qualcosa, io sono del nord, è fondamentale il doppiaggio. Immagina se tu vedessi un film in dialetto veneto.... Ricordo quando ho visto "Gomorra", se non fosse stato sottotitolato, sarebbe stato incomprensibile per me.Ad ogni modo il concetto di caos da te descritto è interessante e concordo nel dire che l'arte non debba necessariamente essere per forza decifrabile, basti pensare a un museo di arte moderna, però ti deve colpire, deve lasciare un segno. A me Baaria ha lasciato qualcosa d'inconcluso.Ciao
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taddarita
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giovedì 3 dicembre 2009
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il tempo giudicherà
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Credo che alla fine solo il tempo stabilirà il valore più o meno oggettivo del film. Spesso film pompatissimi e pubblicizzatissimi sono caduti nel più profondo dimenticatoio, mentre filmettini che al cinema non li ha visti nessuno col tempo sono diventati(grazie anche ai passaggi televisivi) oggetto di culto.Quanto a Gomorra, credimi sono uscito dal cinema che stavo male, mi sentivo un pugno nello stomaco, cinema di altissimo livello, ma anche verità nuda e cruda. L'ho fatto vedere ad alcuni amici che per lavoro sono dovuti emigrare all'estero e dopo aver visto Gomorra, il desiderio di tornare in Italia, che da sempre tenevano dentro di loro, gli era quasi passato. La lingua veneta la trovo spassosissima e se conosci qualche film in veneto, suggeriscimelo perchè mi piacerebbe vederlo, ciao.
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Credo che alla fine solo il tempo stabilirà il valore più o meno oggettivo del film. Spesso film pompatissimi e pubblicizzatissimi sono caduti nel più profondo dimenticatoio, mentre filmettini che al cinema non li ha visti nessuno col tempo sono diventati(grazie anche ai passaggi televisivi) oggetto di culto.Quanto a Gomorra, credimi sono uscito dal cinema che stavo male, mi sentivo un pugno nello stomaco, cinema di altissimo livello, ma anche verità nuda e cruda. L'ho fatto vedere ad alcuni amici che per lavoro sono dovuti emigrare all'estero e dopo aver visto Gomorra, il desiderio di tornare in Italia, che da sempre tenevano dentro di loro, gli era quasi passato. La lingua veneta la trovo spassosissima e se conosci qualche film in veneto, suggeriscimelo perchè mi piacerebbe vederlo, ciao.
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gabriella
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giovedì 3 dicembre 2009
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senza dubbio
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sarà il tempo a stabilire, anche se Baaria è stato lanciato con i presupposti di un grande film, non è uscito in sordina come certe pellicole che poi effettivamente il tempo ha rivalutato riconoscendone il loro valore. Vedremo!!Riguardo Gomorra, perfettamente d'accordo con te, si esce dal cinema con una brutta sensazione di malessere, del resto questo era l'intento, scuotere, sbattere in faccia una realtà che si cerca di celare.Per quanto riguarda invece i film in lingua veneta, non ho conoscenza di questi, la lingua veneta si presta molto di più a teatro, quest'estate ho visto appunto "La bisbetica domata", rivisitazione del dramma shakesperiano completamente in dialetto veneto.. del resto la vicenda è ambientata tra Verona e Padova.
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sarà il tempo a stabilire, anche se Baaria è stato lanciato con i presupposti di un grande film, non è uscito in sordina come certe pellicole che poi effettivamente il tempo ha rivalutato riconoscendone il loro valore. Vedremo!!Riguardo Gomorra, perfettamente d'accordo con te, si esce dal cinema con una brutta sensazione di malessere, del resto questo era l'intento, scuotere, sbattere in faccia una realtà che si cerca di celare.Per quanto riguarda invece i film in lingua veneta, non ho conoscenza di questi, la lingua veneta si presta molto di più a teatro, quest'estate ho visto appunto "La bisbetica domata", rivisitazione del dramma shakesperiano completamente in dialetto veneto.. del resto la vicenda è ambientata tra Verona e Padova. Interprete maschile, Natalino Balasso, non so se lo conosci, ex comico di Zelig. Quella si è stata spassosa, anche se i risvolti amari ci sono, eccome!!Un bel film ambientato in Veneto, e precisamente a Treviso è un film del 65, di cui di recente la pellicola è stata restaurata. Si tratta di un film di Germi, che veneto non è, ma ha saputo coglire con la lungimiranza dei regisati attenti, quello che sarebbe diventato uno dei paesi più ricchi del nord est. Secondo me merita un'occhiata, il film ha i toni della commedia, ma i personaggi e la storia sembrano passati nella soda caustica, impietoso e velenoso.Poi ci sarebbe un film di Mazzacurati "La lingua del santo" meritevole anche quello, oppure "La giusta distanza", sempre di Mazzacurati, ambientato anch'esso in Veneto, film dai toni fortemente drammatici.Ciao e grazie della condivisione
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taddarita
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venerdì 4 dicembre 2009
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grazie
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Grazie per i consigli, graditissimi. Forse hai dimenticato il titolo del film di Germi, anche se credo sia Signore e Signori, è l'unico del '65 e la trama parla di cittadina veneta. Cmq spesso capita che a raccontare bene il contesto di un luogo riescano meglio i registi e gli autori che non vi sono nati e cresciuti.La stragrande maggioranza dei film girati in Sicilia per esempio sono stati fatti da non siciliani e penso per esempio al "Gattopardo" del grande Visconti o anche a "Mimi metallurgico ferito nell'onore" della Werthmuller (spero sia scritto bene)che se non hai visto ti consiglio caldamente, ciao
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gabriella
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venerdì 4 dicembre 2009
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hai ragione
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mi sono scordata del titolo, ma si tratta di "Signore e signori", come hai capito. Avevo letto da qualche parte che quando il film uscì non ebbe molti consensi, ma come dicevamo prima, il tempo ha reso giustizia a questa pellicola e al suo regista. Poi come dici tu, molto spesso a raccontare meglio le storie e le vicende di una regione, non sono "gli addetti ai lavori", e questo perchè non sempre si riesce ad avere la giusta distanza (tanto per citare di nuovo il film di Mazzacurati ), cioè non troppo vicino, nè troppo lontano.Perfettamete concorde sul Gattopardo e su Visconti, uno tra i miei registi preferiti; tra i suoi film da segnalare "Senso", ambientato a Venezia durante l'occupazione austriaca.
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mi sono scordata del titolo, ma si tratta di "Signore e signori", come hai capito. Avevo letto da qualche parte che quando il film uscì non ebbe molti consensi, ma come dicevamo prima, il tempo ha reso giustizia a questa pellicola e al suo regista. Poi come dici tu, molto spesso a raccontare meglio le storie e le vicende di una regione, non sono "gli addetti ai lavori", e questo perchè non sempre si riesce ad avere la giusta distanza (tanto per citare di nuovo il film di Mazzacurati ), cioè non troppo vicino, nè troppo lontano.Perfettamete concorde sul Gattopardo e su Visconti, uno tra i miei registi preferiti; tra i suoi film da segnalare "Senso", ambientato a Venezia durante l'occupazione austriaca.Il film è tratto da un racconto di Camillo Boito, Da vedere, se non l'hai già fatto.Che altri film potresti consigliarmi tu?
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taddarita
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lunedì 14 dicembre 2009
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scusa il ritardo
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Ciao Gabriella, scusa se ti rispondo solo adesso, ma sono stato all'estero (Spagna)per alcuni giorni e non ho avuto possibilità di accedere su internet. Allora.... "Senso" di Visconti non l'ho ancora visto ma me lo procurerò presto; sempre di Visconti se non l'hai fatto dovresti vedere "Rocco e i suoi fratelli" con un grandissimo Alain Delon nel ruolo di emigrato pugliese al nord Italia, e che racconta alla maniera di Visconti il dramma di una famiglia abituata al un certo tipo di vita al sud, che si trova catapultata in una realtà quasi ostile che gli stravolge l'esistenza. Da siciliano vorrei consigliarti un film (sulla Sicilia) che ho scoperto da poco e che ho trovato delizioso. "Malizia" di Salvatore samperi con Laura Antonelli.
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Ciao Gabriella, scusa se ti rispondo solo adesso, ma sono stato all'estero (Spagna)per alcuni giorni e non ho avuto possibilità di accedere su internet. Allora.... "Senso" di Visconti non l'ho ancora visto ma me lo procurerò presto; sempre di Visconti se non l'hai fatto dovresti vedere "Rocco e i suoi fratelli" con un grandissimo Alain Delon nel ruolo di emigrato pugliese al nord Italia, e che racconta alla maniera di Visconti il dramma di una famiglia abituata al un certo tipo di vita al sud, che si trova catapultata in una realtà quasi ostile che gli stravolge l'esistenza. Da siciliano vorrei consigliarti un film (sulla Sicilia) che ho scoperto da poco e che ho trovato delizioso. "Malizia" di Salvatore samperi con Laura Antonelli. Pensavo fosse il classico film erotico morboso anni '70. Invece c'è si erotismo (anche un po' morboso e maschilista, secondo lo stereotipo siciliano), ma è soprattutto una commedia davvero divertente, con un attore catanese straordinario, Turi Ferro(non so se lo conosci). Vi si racconta davvero bene un certo mondo della borghesia siciliana di provincia. Ciao e spero che tu legga questo mio commento di risposta.
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gabriella
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giovedì 17 dicembre 2009
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che combinazione
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Rocco e i suoi fratelli l'ho visto giusto una settimana fa, l'avevo scaricato da poco e non lo conoscevo, è un film che ti senti addosso, l'interpretazione di Delon è notevole, ma tutti sono ben inseriti in un contesto e una storia veramente cruda, poi immagina in quegli anni per una famiglia meridionale trovarsi in una Milano industrializzata e la periferia grigia e fredda.Malizia non l'ho visto, so che è un film di Samperi che ha avuto molto successo quando uscì, turi Ferro so chiè in quanto ha lavorato molto con il teatro, Pirandello e Verga in particolare, essendo siciliano. E' stato uno dei grandi attori teatrali, a me personalmente piace moltissimo Gabriele Lavia, penso tu lo conosca, anche se purtroppo ancora non l'ho visto recitare dal vivo, ma non mancherà occasione, so che è in giro con Macbeth.
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Rocco e i suoi fratelli l'ho visto giusto una settimana fa, l'avevo scaricato da poco e non lo conoscevo, è un film che ti senti addosso, l'interpretazione di Delon è notevole, ma tutti sono ben inseriti in un contesto e una storia veramente cruda, poi immagina in quegli anni per una famiglia meridionale trovarsi in una Milano industrializzata e la periferia grigia e fredda.Malizia non l'ho visto, so che è un film di Samperi che ha avuto molto successo quando uscì, turi Ferro so chiè in quanto ha lavorato molto con il teatro, Pirandello e Verga in particolare, essendo siciliano. E' stato uno dei grandi attori teatrali, a me personalmente piace moltissimo Gabriele Lavia, penso tu lo conosca, anche se purtroppo ancora non l'ho visto recitare dal vivo, ma non mancherà occasione, so che è in giro con Macbeth.Purtroppo a volte si devono citare nomi di attori o registi scomparsi, il panorama italiano non offre molto al momento, anche se non mancano alcuni registi che hanno idee abbastanza origibùnali, come Soldini.Che ne pensi?Grazie della condivisione e beato te che sei stato in Spagna.ciao
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taddarita
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domenica 20 dicembre 2009
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sono d'accordo con te (parte 1)
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E' vero in Italia spesso si parla di attori e registi belli che defunti come se fossero ancora vivi, credo un po' perchè hanno lasciato opere importanti, ma penso anche perchè attualmente tranne qualcuno (dico qualcuno, ma aiutami perchè non mi viene in mente nessuno)non ci sia proprio nulla di speciale soprattutto per quanto riguarda gli attori. Dei viventi, ma ormai "anziani" forse l'unico che può essere definito grande(e per me lo è) al cinema è sicuramente Giancarlo Giannini, e naturalmente penso anche alla grande Mariangela Melato, che qualche tempo fa ho visto in teatro. Ma tra i giovani chi c'è? Booh?? Samarcio :)????? Negli anni 60 e 70 l'industria cinematografica italiana era la seconda nel mondo, per quantità di film e numero di spettatori, subito dietro gli americani, molto più ricchi di noi; avevamo il cinema di genere (western, poliziesco, giallo, horror ecc) che andava fortissimo e da lì spesso provenivano tanti attori (alcuni davvero bravi) che poi avevano successo in tutto il mondo.
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E' vero in Italia spesso si parla di attori e registi belli che defunti come se fossero ancora vivi, credo un po' perchè hanno lasciato opere importanti, ma penso anche perchè attualmente tranne qualcuno (dico qualcuno, ma aiutami perchè non mi viene in mente nessuno)non ci sia proprio nulla di speciale soprattutto per quanto riguarda gli attori. Dei viventi, ma ormai "anziani" forse l'unico che può essere definito grande(e per me lo è) al cinema è sicuramente Giancarlo Giannini, e naturalmente penso anche alla grande Mariangela Melato, che qualche tempo fa ho visto in teatro. Ma tra i giovani chi c'è? Booh?? Samarcio :)????? Negli anni 60 e 70 l'industria cinematografica italiana era la seconda nel mondo, per quantità di film e numero di spettatori, subito dietro gli americani, molto più ricchi di noi; avevamo il cinema di genere (western, poliziesco, giallo, horror ecc) che andava fortissimo e da lì spesso provenivano tanti attori (alcuni davvero bravi) che poi avevano successo in tutto il mondo.....(continua)...
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taddarita
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domenica 20 dicembre 2009
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sono d'accordo con te (parte 2)
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.......Penso a Franco Nero, a Gian Maria Volontè (per me uno dei più grandi di tutti i tempi), che esplose a livello mondiale grazie ai film di Sergio Leone, ma penso anche a Carlo Pedersoli e Mario Girotti.......alias Bud Spencer e Terence Hill e tanti tanti altri; lo stesso Gabriele Lavia che anche a me piace molto e che ho visto al Biondo di Palermo nel 2003/2004 circa in una pièce della quale non ricordo il titolo, a livello cinematografico è molto più famoso all'estero che in Italia, soprattutto grazie ai 2 film di Dario Argento ai quali ha partecipato "Profondo Rosso" e "Inferno". Se non l'hai intuito, mi piace molto anche il cinema di genere (il cosiddetto cinema di serie B), che in Italia solo grazie a Q.
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.......Penso a Franco Nero, a Gian Maria Volontè (per me uno dei più grandi di tutti i tempi), che esplose a livello mondiale grazie ai film di Sergio Leone, ma penso anche a Carlo Pedersoli e Mario Girotti.......alias Bud Spencer e Terence Hill e tanti tanti altri; lo stesso Gabriele Lavia che anche a me piace molto e che ho visto al Biondo di Palermo nel 2003/2004 circa in una pièce della quale non ricordo il titolo, a livello cinematografico è molto più famoso all'estero che in Italia, soprattutto grazie ai 2 film di Dario Argento ai quali ha partecipato "Profondo Rosso" e "Inferno". Se non l'hai intuito, mi piace molto anche il cinema di genere (il cosiddetto cinema di serie B), che in Italia solo grazie a Q.Tarantino si è riscoperto e rivalutato negli ultimi anni. Riguardo a Silvio Soldini ho visto soltanto "Pane e Tulipani", l'ho trovato carino, mi ha trasmesso un senso di serenità. di Soldini però purtroppo non ho visto altro. Aspetto suggerimenti, ciao a presto
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gabriella
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lunedì 21 dicembre 2009
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hai fatto nomi importanti
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primo su tutti il grandissimo Gianmaria Volontè. Giannini e la Melato sono inossidabili, io li ricordo nella loro performance più famosa, quel "Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare di agosto", ci sono scene da antologia del cinema. Ci sono stati grandi attori e grandi registi in passato, Olmi è uno dei registi sopravissuti della vecchia guardia, uno dei pochi che ha lo sguardo "dentro", anche lui come Tornatore, in fondo, profondo, intimista, generoso.Tra le nuove leve mi viene in mente Elio Germano che ha lavorato con Scamarcio in "Mio fratello è figlio unico", dimostrando qualità recitative di gran lunga superiori al bello del nostro cinema ( bello a chi piace, ovviamente). Altro attore italiano che mi piace è Valerio Mastrandea, anche se finisce sempre col recitare lo stesso ruolo.
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primo su tutti il grandissimo Gianmaria Volontè. Giannini e la Melato sono inossidabili, io li ricordo nella loro performance più famosa, quel "Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare di agosto", ci sono scene da antologia del cinema. Ci sono stati grandi attori e grandi registi in passato, Olmi è uno dei registi sopravissuti della vecchia guardia, uno dei pochi che ha lo sguardo "dentro", anche lui come Tornatore, in fondo, profondo, intimista, generoso.Tra le nuove leve mi viene in mente Elio Germano che ha lavorato con Scamarcio in "Mio fratello è figlio unico", dimostrando qualità recitative di gran lunga superiori al bello del nostro cinema ( bello a chi piace, ovviamente). Altro attore italiano che mi piace è Valerio Mastrandea, anche se finisce sempre col recitare lo stesso ruolo. E' un pò il guaio del cinema italiano, ti appiccicano addosso un personaggio e quello ti rimane sempre, guarda Margherita Buy ad esempio, cambia i film ma lei recita sempre la stessa parte, si diventa monotematici, monocordi.Tarantino non è tra i miei preferiti, anche se gli riconosco originalità e inventiva, è uno dei pochi che sa miscelare nei suoi film umorismo e tensione, poi è strampalato, ma geniale nel suo genere. Riconosci i suoi film dalla prima battuta,dalla prima inquadratura, è questo l'artista.Un film che ho visto di recente e che mi è piaciuto molto è stato "I love radio rock", un film di Richard Curtis ambientato nell'Inghilterra anni 60, al tempo delle radio private. Film pazzo, divertente e irriverente.L'hai visto?
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taddarita
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domenica 27 dicembre 2009
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non so perchè ma sto sito non funziona
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Negli ultimi 3 giorni, il sito non ha funzionato proprio, non riesco a visualizzare nulla; addirittura il mio pc mi dice che è infestato dai virus!!?
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taddarita
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domenica 27 dicembre 2009
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buone feste!
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Spero tu abbiatrascorso un buon Natale.Di Ermanno Olmi ho visto poco, l'ultimo film che ho visto "Cento chidi" non mi è piaciuto molto, Raz Degan lo trovo come attore insignificante. Hai ragione Elio Germano non è male come attore e mi piace anche Luigi Lo Cascio che per fortuna ha capito che fare l'attore non significa per forza fare ruoli iperseriosi e sofferenti; l'ho molto apprezzato nel suo primo ruolo brillante/comico ne "Gli amici del bar Margherita" di P.Avati. Detesto invece Scamarcio che oltre a non saper recitare non credo (da uomo)sia neanche questo granchè. Devo dirti che non mi piace neanche V.Mastrandrea che secondo me non recita ma interpreta semplicemente se stesso con le varianti necessarie.
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Spero tu abbiatrascorso un buon Natale.Di Ermanno Olmi ho visto poco, l'ultimo film che ho visto "Cento chidi" non mi è piaciuto molto, Raz Degan lo trovo come attore insignificante. Hai ragione Elio Germano non è male come attore e mi piace anche Luigi Lo Cascio che per fortuna ha capito che fare l'attore non significa per forza fare ruoli iperseriosi e sofferenti; l'ho molto apprezzato nel suo primo ruolo brillante/comico ne "Gli amici del bar Margherita" di P.Avati. Detesto invece Scamarcio che oltre a non saper recitare non credo (da uomo)sia neanche questo granchè. Devo dirti che non mi piace neanche V.Mastrandrea che secondo me non recita ma interpreta semplicemente se stesso con le varianti necessarie. Anche a me piace Margherita Buy e sono d'accordo con te sul fatto che interrpeta sempre lo stesso ruolo. Mi piace molto, anche forse più della buy, Laura Morante. Purtroppo non ho visto "I love radio rock", ma mi ahi incuriosito quindi vedrò di procurarmelo. Non so se segui il cinema spagnolo, credo che in Europa si il più vitale e interessante in questo momento. Registi come Alex De La Iglesia o Alejandro Amenabar li trovo originali e straordinari, oltre ai mostri sacri come Almodovar o Saura. Un grande, secondo me grandissimo attore spagnolo che trovo veramente bravissimo è Javier Bardem, non so se hai visto qualcosa con lui: "Mare Dentro" è un film che ti consiglio caldamente, ciao
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gabriella
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lunedì 28 dicembre 2009
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grazie per gli auguri
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e buone feste anche a te.Penso che Olmi sia uno dei migliori registi in circolazione, mi spiace tu non abbia apprezzato Centochiodi, è un film bellissimo; riguardo raz Degan, ti assicuro che prima di vedere il film ero piena di pregiudizi nei suoi confronti,l'ho sempre visto come un tipo da copertina, invece guardando il film mi sono ricreduta, è stato intenso, convincente, del resto Olmi in una sua intervista ha affermato che un buon regista deve avere il fiuto di saper riconoscere l'attore che deve interpretare un determinato ruolo, lo deve "scovare", e ha avuto ragione. Poi, non so, se Degan dovesse lavorre con un altro regista, magari non ne uscirebbe niente, solo lavorando con i maestri riesci a dare il meglio.
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e buone feste anche a te.Penso che Olmi sia uno dei migliori registi in circolazione, mi spiace tu non abbia apprezzato Centochiodi, è un film bellissimo; riguardo raz Degan, ti assicuro che prima di vedere il film ero piena di pregiudizi nei suoi confronti,l'ho sempre visto come un tipo da copertina, invece guardando il film mi sono ricreduta, è stato intenso, convincente, del resto Olmi in una sua intervista ha affermato che un buon regista deve avere il fiuto di saper riconoscere l'attore che deve interpretare un determinato ruolo, lo deve "scovare", e ha avuto ragione. Poi, non so, se Degan dovesse lavorre con un altro regista, magari non ne uscirebbe niente, solo lavorando con i maestri riesci a dare il meglio.Anche a me piace moilto Luigi Lo Cascio, l'ho apprezzato molto nei Cento passi e ne La meglio gioventù.Mare dentro è unoa dei migliori film che abbia mai visto e Bardem è un attore superbo, bravissimo.Almodovar è un grande regista, anche se sembra che ultimamente si sia un pò esaurito, come se avesse già dato il meglio di sè.Mi piace molto anche Inarritu, regista messicano che ha diretto Ventun grammi, anche se gli ho preferito il più recente Babel.Laura MOrante è un'ottima attrice, peccato che non venga valorizzata come merita, ruoli come Bianca o La stanza del figlio non le vengono offereti spesso, con il suo viso nervoso le viene spesso prposto ruoli da donna isterica, mantre sarebbe in grado di fare molto meglio. Non ho ancora visto nulla, ancora, invece, di La iglesia, ma recupererò
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gabriella
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lunedì 28 dicembre 2009
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dimenticavo
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Anche Ang Lee è un regista che mi piace molto, intimista, profondo , sensibile, minuzioso e attento ai particolari, elegante e raffinato, senza mai cadere in inutili e stucchevoli sentimentalismi, riesce a dare un'immagine reale di ciò che vuole rappresentare. Due meritatissimi, a mio avviso, leoni d'oro alla mostra del cinema di Venezia, senz'altro il regista orientale più occidentale.
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taddarita
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martedì 29 dicembre 2009
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scusa per gli errori di ortografia
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Mentre scrivevo il mio ultimo commento, dovevo essere rimbambito erano cmq le 3 di notte forse; ho scritto schifezze pazzesche. Scusami
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taddarita
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martedì 29 dicembre 2009
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"la comunidad"
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Un film che mi è piaciuto tantissimo di Alex De La Iglesia è "La Comunidad" del 2002, con una delle mie attrici preferite, Carmen Maura, che avrai visto sicuramente in qualche film di Almdovar (soprattutto i primi); te lo consiglio vivamente è un film freschissimo, gli spagnoli, credimi, nel cinema sono diventati forti. Di Almodovar l'ultimo "Gli abbracci spezzati" ha avuto critiche contrastanti, a me è piaciuto molto. Se non lo conosci, ma un mostro sacro è Carlos Saura, uno dei migliori registi spagnoli dagli anni '60 ad oggi del quale "La Caccia" è il capolavoro assoluto. Se avessi il modo tanti film te li passerei. Raz Degan ha anche fatto "Barbarossa" il polpettone storico-colossal-guerresco di Renzo Martinelli, preso a manifesto dalla Lega e ritenuto il film anti-Baaria.
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Un film che mi è piaciuto tantissimo di Alex De La Iglesia è "La Comunidad" del 2002, con una delle mie attrici preferite, Carmen Maura, che avrai visto sicuramente in qualche film di Almdovar (soprattutto i primi); te lo consiglio vivamente è un film freschissimo, gli spagnoli, credimi, nel cinema sono diventati forti. Di Almodovar l'ultimo "Gli abbracci spezzati" ha avuto critiche contrastanti, a me è piaciuto molto. Se non lo conosci, ma un mostro sacro è Carlos Saura, uno dei migliori registi spagnoli dagli anni '60 ad oggi del quale "La Caccia" è il capolavoro assoluto. Se avessi il modo tanti film te li passerei. Raz Degan ha anche fatto "Barbarossa" il polpettone storico-colossal-guerresco di Renzo Martinelli, preso a manifesto dalla Lega e ritenuto il film anti-Baaria. Io l'ho visto.......credimi............una cagata pazzesca. Peccato, tanti soldi buttati. Di Ang Lee ho visto "I segreti di Brokeback Mountain" e "La tigre e il dragone", davvero ispirati. Sarebbe bello potersi scrivere anche in modo un po' più diretto tipo via mail per esempio. Non so se sei d'accordo, ciao.
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gabriella
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lunedì 11 gennaio 2010
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devo riscrivere
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il commento, l'avevo apena completato, ma non è uscito niente, scusa il tempo per la risposta, ma ho avuto problemi con il computer, adesso va meglio, ma non completamente. Non ho visto il film da te citato "la Comunidad", però apprezzo molto Carmen Maura come attrice, l'ho vista in "Donne sull'orlo di una crisi di nervi " e Volver". Ad Almodovar va il merito di aver reinventato il melodramma, togliendo le stucchevoli ridondanze del vecchio melò, inoltre sa trattare temi anche scabrosi con mano leggera, come ad esempio in "La mala education". Non ho visto "La caccia", ma ti ringrazio del suggerimento, provvederò.NOn ho visto nemmeno "Barbarossa", ma non fatico a credere si tratti di opera di dubbio gusto.
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il commento, l'avevo apena completato, ma non è uscito niente, scusa il tempo per la risposta, ma ho avuto problemi con il computer, adesso va meglio, ma non completamente. Non ho visto il film da te citato "la Comunidad", però apprezzo molto Carmen Maura come attrice, l'ho vista in "Donne sull'orlo di una crisi di nervi " e Volver". Ad Almodovar va il merito di aver reinventato il melodramma, togliendo le stucchevoli ridondanze del vecchio melò, inoltre sa trattare temi anche scabrosi con mano leggera, come ad esempio in "La mala education". Non ho visto "La caccia", ma ti ringrazio del suggerimento, provvederò.NOn ho visto nemmeno "Barbarossa", ma non fatico a credere si tratti di opera di dubbio gusto. Di Martinelli ho visto solo "Vajont", film senza infamia e senza lode, trattato con la delicatezza del caso, ma fortemente oscurato dal monologo di Paolini trasmesso in Rai nel 97 "Il racconto del Vajont", descrizione minuziosa della tragedia avvenuta a Longarone nel 63, la frana della montagna che ha causato 2000 morti, non so se hai avuto occasione di assistere alla trasmissione, fu un evento clamoroso, 2 milioni di spettatori incollati davanti alla tv e Marco Paolini che parlava, per più di due ore. Sensazionale.I film di Ang Lee che citi, li ho visti pure io, entrambi molto belli, io ti consiglierei "Lussuria, seduzione e tradimento", sempre di Lee, vincitore del leone d'oro a Venezia nel 2007. La critica non era d'accordo, gli preferiva "Cuos cous", che per quanto interessante, secondo me non era a livello del vincitore, ma sono opinioni, ognuno ha una concezione diversa.Provo a invuiare il testo, perchè lo schermo sta ballando, non sono sicura della riuscita. Ciao
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gabriella
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lunedì 11 gennaio 2010
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è la terza volta
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che cerco d'inviare la risposta, ma non viene visualizzato il testo, non so ch eproblemi ci siano.Comunque, anche se non ho visto "la comunidad", apprezzo molto Carmen Maura, l'ho vista in "Donne sull'orlo di una crisi di nervi" e in "Volver". Bisogna riconoscere che Almodovar ha il pregio di aver reinventato il melodramma, spogliandolo delle stucchevoli ridondanze del melò classico.Non ho visto "la caccia", ma ti ringrazio del suggerimento, provvederò a colmare il vuoto. NOn fatico a credere che "Barbarossa" (che non ho visto), sia opera di dubbio gusto. Di Martinelli ho visto solo "Vajont", film senza infamia e senza lode, trattato con la dovuta delicatezza, ma pesantemente offuscato dal precedente "I racconto del Vajont", di Marco Paolini", trasmesso in Rai nel 97, evento clamoroso che registrò un altissimo indice d'ascolto.
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che cerco d'inviare la risposta, ma non viene visualizzato il testo, non so ch eproblemi ci siano.Comunque, anche se non ho visto "la comunidad", apprezzo molto Carmen Maura, l'ho vista in "Donne sull'orlo di una crisi di nervi" e in "Volver". Bisogna riconoscere che Almodovar ha il pregio di aver reinventato il melodramma, spogliandolo delle stucchevoli ridondanze del melò classico.Non ho visto "la caccia", ma ti ringrazio del suggerimento, provvederò a colmare il vuoto. NOn fatico a credere che "Barbarossa" (che non ho visto), sia opera di dubbio gusto. Di Martinelli ho visto solo "Vajont", film senza infamia e senza lode, trattato con la dovuta delicatezza, ma pesantemente offuscato dal precedente "I racconto del Vajont", di Marco Paolini", trasmesso in Rai nel 97, evento clamoroso che registrò un altissimo indice d'ascolto.racconto minuzioso sulla tragedia avvenuta a Longarone nel 63, che ha causato 2000 morti. Se ti capita di vederlo, anche se sono avvenimenti che riguardano una regione a te molto lontana, sono certa non rimarrai delusa.Ti salòuto perchè non riesco a scrivere, c'è una certa resiatenza, non capisco. Ciao
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taddarita
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domenica 24 gennaio 2010
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finalmente!!
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Ormai non ci speravo più, bentornata!!In questi giorni sono andato un paio di volte al cinema. Speravo di farmi 2 risate con il nuovo di Carlo Verdone, intendiamoci non è che mi aspettassi granchè (non lo ritengo un genio), però almeno qualche sorriso....e invece una mezza deelusione. E' un film un po' diverso dal solito, lui interpreta un personaggio serio(un prete) e retto, però ho trovato la storia e le gags che volevano essere comiche, banali ripetitive; ho cmq molto apprezzato il suo tentativo di cambiamento. Ho anche visto "L'eleganza del riccio", che mi è piaciuto abbastanza."Vajont" non l'ho visto e non conosco la storia del monologo di Paolini, ma mi documenterò. Sicuramente quanto prima mi procurerò "Lussuria .
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Ormai non ci speravo più, bentornata!!In questi giorni sono andato un paio di volte al cinema. Speravo di farmi 2 risate con il nuovo di Carlo Verdone, intendiamoci non è che mi aspettassi granchè (non lo ritengo un genio), però almeno qualche sorriso....e invece una mezza deelusione. E' un film un po' diverso dal solito, lui interpreta un personaggio serio(un prete) e retto, però ho trovato la storia e le gags che volevano essere comiche, banali ripetitive; ho cmq molto apprezzato il suo tentativo di cambiamento. Ho anche visto "L'eleganza del riccio", che mi è piaciuto abbastanza."Vajont" non l'ho visto e non conosco la storia del monologo di Paolini, ma mi documenterò. Sicuramente quanto prima mi procurerò "Lussuria ......" di Lee, l'ho sempre visto in videoteca e osservato con curiosità, ma non mi sono mai spinto oltre, se mi dici che è buono deve esserci un perchè. PS: Qui sul furom si stanno scannando, tra sostenitori e datrattori, per il fatto che "Baaria" non ha preso nulla ai Golden Globe. Il mio parere è che uno deve sapersi fare un'idea di un prodotto artistico a prescindere dai premi che questo vince o meno; non ritengo infatti neanche così importante l'Oscar se non per la notorietà che può dare a un film e quindi a suo regista. Anche se è molto probabile che "Il Nastro Bianco" (che non ho visto,.... cavolo a Palermo l'hanno tenuto 2 giorni)sia un ottimo film, la storia dei festival del cinema insegna che spesso vengono dati premi a film insignificanti; il premio Oscar in oltre è un premio americano dato in base a criteri americanissimi. Che ne pensi tu?, ciao
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taddarita
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domenica 24 gennaio 2010
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bentornata!!
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Ormai non ci speravo più, bentornata!!In questi giorni sono andato un paio di volte al cinema. Speravo di farmi 2 risate con il nuovo di Carlo Verdone, intendiamoci non è che mi aspettassi granchè (non lo ritengo un genio), però almeno qualche sorriso....e invece una mezza deelusione. E' un film un po' diverso dal solito, lui interpreta un personaggio serio(un prete) e retto, però ho trovato la storia e le gags che volevano essere comiche, banali ripetitive; ho cmq molto apprezzato il suo tentativo di cambiamento. Ho anche visto "L'eleganza del riccio", che mi è piaciuto abbastanza."Vajont" non l'ho visto e non conosco la storia del monologo di Paolini, ma mi documenterò. Sicuramente quanto prima mi procurerò "Lussuria .
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Ormai non ci speravo più, bentornata!!In questi giorni sono andato un paio di volte al cinema. Speravo di farmi 2 risate con il nuovo di Carlo Verdone, intendiamoci non è che mi aspettassi granchè (non lo ritengo un genio), però almeno qualche sorriso....e invece una mezza deelusione. E' un film un po' diverso dal solito, lui interpreta un personaggio serio(un prete) e retto, però ho trovato la storia e le gags che volevano essere comiche, banali ripetitive; ho cmq molto apprezzato il suo tentativo di cambiamento. Ho anche visto "L'eleganza del riccio", che mi è piaciuto abbastanza."Vajont" non l'ho visto e non conosco la storia del monologo di Paolini, ma mi documenterò. Sicuramente quanto prima mi procurerò "Lussuria ......" di Lee, l'ho sempre visto in videoteca e osservato con curiosità, ma non mi sono mai spinto oltre, se mi dici che è buono deve esserci un perchè. PS: Qui sul furom si stanno scannando, tra sostenitori e datrattori, per il fatto che "Baaria" non ha preso nulla ai Golden Globe. Il mio parere è che uno deve sapersi fare un'idea di un prodotto artistico a prescindere dai premi che questo vince o meno; non ritengo infatti neanche così importante l'Oscar se non per la notorietà che può dare a un film e quindi a suo regista. Anche se è molto probabile che "Il Nastro Bianco" (che non ho visto,.... cavolo a Palermo l'hanno tenuto 2 giorni)sia un ottimo film, la storia dei festival del cinema insegna che spesso vengono dati premi a film insignificanti; il premio Oscar in oltre è un premio americano dato in base a criteri americanissimi. Che ne pensi tu?, ciao
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finalmente!!!
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Ormai non ci speravo più, bentornata!!In questi giorni sono andato un paio di volte al cinema. Speravo di farmi 2 risate con il nuovo di Carlo Verdone, intendiamoci non è che mi aspettassi granchè (non lo ritengo un genio), però almeno qualche sorriso....e invece una mezza deelusione. E' un film un po' diverso dal solito, lui interpreta un personaggio serio(un prete) e retto, però ho trovato la storia e le gags che volevano essere comiche, banali ripetitive; ho cmq molto apprezzato il suo tentativo di cambiamento. Ho anche visto "L'eleganza del riccio", che mi è piaciuto abbastanza."Vajont" non l'ho visto e non conosco la storia del monologo di Paolini, ma mi documenterò. Sicuramente quanto prima mi procurerò "Lussuria .
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Ormai non ci speravo più, bentornata!!In questi giorni sono andato un paio di volte al cinema. Speravo di farmi 2 risate con il nuovo di Carlo Verdone, intendiamoci non è che mi aspettassi granchè (non lo ritengo un genio), però almeno qualche sorriso....e invece una mezza deelusione. E' un film un po' diverso dal solito, lui interpreta un personaggio serio(un prete) e retto, però ho trovato la storia e le gags che volevano essere comiche, banali ripetitive; ho cmq molto apprezzato il suo tentativo di cambiamento. Ho anche visto "L'eleganza del riccio", che mi è piaciuto abbastanza."Vajont" non l'ho visto e non conosco la storia del monologo di Paolini, ma mi documenterò. Sicuramente quanto prima mi procurerò "Lussuria ......" di Lee, l'ho sempre visto in videoteca e osservato con curiosità, ma non mi sono mai spinto oltre, se mi dici che è buono deve esserci un perchè. PS: Qui sul furom si stanno scannando, tra sostenitori e datrattori, per il fatto che "Baaria" non ha preso nulla ai Golden Globe. Il mio parere è che uno deve sapersi fare un'idea di un prodotto artistico a prescindere dai premi che questo vince o meno; non ritengo infatti neanche così importante l'Oscar se non per la notorietà che può dare a un film e quindi a suo regista. Anche se è molto probabile che "Il Nastro Bianco" (che non ho visto,.... cavolo a Palermo l'hanno tenuto 2 giorni)sia un ottimo film, la storia dei festival del cinema insegna che spesso vengono dati premi a film insignificanti; il premio Oscar in oltre è un premio americano dato in base a criteri americanissimi. Che ne pensi tu?, ciao
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gabriella
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mercoledì 27 gennaio 2010
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certamente
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anche per me il premio oscar è soltanto una statuetta, non sempre, anzi, quasi mai lò'assegnazione dell'oscar ha incontrato i miei gusti, è logico che molto spesso rimangono fuori opere importanti e sicuramente più meritevoli di quelli distribuiti. E poi è vero, come dici tu, gli americani seguono criteri perticolari, tutti loro, ti faccio un esempio, Jeremy Irons nel film di Cronenberg "Gli inseparabili", era sicuramente meritevole del premio, solo che il ruolo da lui interpretato era alquanto scabroso, infatti recitava il duplice ruolo di due gemelli, entrambi ginecologi, che si passavano la stessa donna all'insaputa della stessa, che credeva di avere a che fare con una sola persona, poi c'era il problema dell'identità, della "separazione" , appunto, cosa che tra loro due non era mai avvenuta, si sentivano un corpo solo.
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anche per me il premio oscar è soltanto una statuetta, non sempre, anzi, quasi mai lò'assegnazione dell'oscar ha incontrato i miei gusti, è logico che molto spesso rimangono fuori opere importanti e sicuramente più meritevoli di quelli distribuiti. E poi è vero, come dici tu, gli americani seguono criteri perticolari, tutti loro, ti faccio un esempio, Jeremy Irons nel film di Cronenberg "Gli inseparabili", era sicuramente meritevole del premio, solo che il ruolo da lui interpretato era alquanto scabroso, infatti recitava il duplice ruolo di due gemelli, entrambi ginecologi, che si passavano la stessa donna all'insaputa della stessa, che credeva di avere a che fare con una sola persona, poi c'era il problema dell'identità, della "separazione" , appunto, cosa che tra loro due non era mai avvenuta, si sentivano un corpo solo. Difficile per l'America puritana assegnare la statuetta per un ruolo ambiguo, anche se si era nel 1988, mica nel medioevo, però non riescono a sdoganare certi concetti, perlomeno non vogliono attribuirvi l'importanza e la visibilità che un oscar comporterebbe. Irons ricevette l'oscar due o tre anni dopo con "Il mistero Von Bulow", in cui francamente non ho visto quella grande interpetazione, ma evidentemente l'Academy si è sentita in dovere di risarcirlo.Immagina un film come Baaria, così lontano dalla loro cultura, che parla e si esprime con tutta la forza di una Sicilia nello scorrere degli anni, con il protagonista comunista, per giunta.Se penso poi che al Golden Globe è stato premiato un film come "Una notte da leoni", mi vengono i brividi al pensiero.Il nastro bianco andrò a vederlo a breve, Haneke è un regista particolare, scomodo , a volte irritante, i suoi film non lasciano mai indifferenti, ti costringe a buttare fuori la rabbia che lui stesso provoca, ma non è affatto facile guardare i suoi film, nè indolore.Il film di Verdone non l'ho visto, anche se mi piace abbastanza nel suo genere, come cinema d'intrattenimento, però anche lui si fa prendere dal mercato facile, così perde la sua originalità e si adegua, col, risultato di fare sempre le solite cose, basta che si vinca al botteghino.Ho visto "Tra le nuvole", con Clooney, è un film carino, ben diretto, una commedia realisrta dai risvolti amari.Nel mio programma c'è anche "Soul kitchen", ne ho saentito parlare favorevolmente, tu l'hai visto?
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taddarita
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martedì 2 febbraio 2010
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anch'io....
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Ho in programma di vedere "Soul Kitchen", dello stesso regista(mi pare)ho visto "La Sposa Turca", un gran bel film, sulla cultura turco-europea, ben diretto e interpretato benissimo. Soul Kitchen me lo immagino della stessa ambientazione europeistica però sicuramente più cummedia. Se non l'hai visto un gran bel film italiano è "La prima cosa bella" di Paolo Virzì, finalmente un film italiano che prende al cuore senza essere adolescenziale o stupidamente scontato, l'ho visto 2 volte una dopo l'altra.....sono stato praticamente 4 ore chiuso al cinema, ma senza alcuna stanchezza, ho dovuto ricredermi su V.Mastrandrea che qui risulta perfetto. Qualche giorno fa invece ho visto in DVD "Il Caso dell'Infedele Klara", assolutamente deludente, Laura Chiatti sarà carina, ma dovrebbe studiare un po' di recitazione.
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Ho in programma di vedere "Soul Kitchen", dello stesso regista(mi pare)ho visto "La Sposa Turca", un gran bel film, sulla cultura turco-europea, ben diretto e interpretato benissimo. Soul Kitchen me lo immagino della stessa ambientazione europeistica però sicuramente più cummedia. Se non l'hai visto un gran bel film italiano è "La prima cosa bella" di Paolo Virzì, finalmente un film italiano che prende al cuore senza essere adolescenziale o stupidamente scontato, l'ho visto 2 volte una dopo l'altra.....sono stato praticamente 4 ore chiuso al cinema, ma senza alcuna stanchezza, ho dovuto ricredermi su V.Mastrandrea che qui risulta perfetto. Qualche giorno fa invece ho visto in DVD "Il Caso dell'Infedele Klara", assolutamente deludente, Laura Chiatti sarà carina, ma dovrebbe studiare un po' di recitazione. Uno dei miei registi preferiti è il grandissimo WERNER HERZOG, lo conosci? Io letteralmente lo adoro in tutte le sue pazzie.PS: non ho capito se il sito non funziona o se è normale che i commenti siano pubblicati dopo qualche giorno. CIAO
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