L'ultima luna di settembre |
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Un film di Amarsaikhan Baljinnyam.
Con Amarsaikhan Baljinnyam, Tenuun-Erdene Garamkhand, Damdin Sovd, Davaasamba Sharaw.
continua»
Titolo originale Ergej irekhgüi namar.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 90 min.
- Mongolia 2022.
- Officine Ubu
uscita giovedì 21 settembre 2023.
MYMONETRO
L'ultima luna di settembre
valutazione media:
3,38
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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semplicità che illumina d''immensodi gabriellaFeedback: 16376 | altri commenti e recensioni di gabriella |
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sabato 30 settembre 2023 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
L'ultima luna di settembre si aggiunge a quei film essenziali, a quel rapporto uomo natura fatto di silenzi, di sguardi e spazi emotivi, così come sono stati "Lunana " e "Utama", ambientati rispettivamente in Tibet e in Bolivia, mentre qui l’ ambientazione è in Mongolia. Il tema ricorrente è la contrapposizione di due mondi lontani, l'appartenenza alle proprie radici e tradizioni, in un contemplativo silenzio in una natura senza orizzonti e la città, la teconogia, e l' occasione di riscatto. Tulgaa fa ritorno dopo molti anni nel villaggio natale nella steppa mongola per assistere il padre ( non biologico)morente e che decide di rimanere qualche giorno nella iurta paterna per completare un lavoro di fienagione. Conosce Tuntuulej insolente ragazzino orfano di padre che vive con i nonni perchè la madre lavora in città, inutile dire che superato l'attrito iniziale tra i due nascerà un rapporto intenso e significativo. La genitorialità è l’elemento dominante , sia l'uomo che il ragazzo non hanno conosciuto il loro vero padre, ma scopriranno che i legami veri, quelli autentici, non sono necessariamente vincoli di sangue, ma qualcosa di ben più profondo, entrambi hanno bisogno di abbracci, di tenerezza, della leggerezza del gioco, di una galoppata a cavallo, di stare insieme, comprendersi e sapere che qualcuno si prenderà cura di te. (Amarsaikhan Baljinnyam, (regista oltre che protagonista) sfugge dalla facile retorica della città insidiosa e del ritorno alla natura come cura, ( niente è incontaminato, basta pensare ai due ubriaconi),insistendo invece sull’ importanza delle relazioni, unico vero riempimento e nutrimento dell’animo umano, Solo comprendendo questo Tulgaa potrà riconoscere la sua appartenenza al luogo, indipendentemente ci viva o meno. Sono due mondi che si incontrano e si regalano amore vicendevolmente, un legame dell’anima indissolubile, qualcosa che cambierà le loro vite, nel bene e nel male, e per la quale vale la pena piangere, anche se, come dice Tulgaa, gli uomini non piangono .
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