Dopo aver cercato per tre anni il figlio rapito, un padre distrutto cerca di rintracciarlo con l'onironautica.
Dopo il film di genere catastrofico Pandora, Netflix distribuisce come proprio Original un nuovo titolo sudcoreano, Lucid Dream di Kim Joon-soon. Si tratta di un debutto alla regia molto ambizioso che fonde l'indagine di un giornalista, in cerca del figlio scomparso, con una fantascientifica tecnologia che, attraverso i sogni lucidi, permette di riesaminare le proprie memorie e persino quelle altrui.
Credo sia un film più semplice di Inception anche se è a sua volta molto ricco, nonostante un budget non paragonabile. Fin dal principio io e il regista abbiamo sentito che la cosa più importante era il tema della paternità. È una storia con cui tutti possono entrare in sintonia, perché siamo tutti i figli di qualcuno e possiamo diventare genitori.
Il protagonista Go Soo ha affrontato una pesante trasformazione corporea, prendendo prima 10 kg e poi perdendone 18, per portarsi letteralmente addosso il diverso stato del suo personaggio prima e dopo la scomparsa del figlio. Nel cast figurano inoltre il pop idol Park Yoo-chun e uno degli attori più emblematici della rinascita del cinema sudcoreano, Sol Kyung-gu, protagonista di Peppermint Candy e arrivato anche sugli schermi italiani con Oasis di Lee Chang-Dong. In Lucid Dream interpreta il poliziotto che aiuta il giornalista nelle indagini sul figlio e insieme esplorano la tecnologia dei sogni lucidi, fino al drammatico e spettacolare confronto finale.