Titolo originale | A queda do céu |
Anno | 2024 |
Genere | Documentario |
Produzione | Brasile |
Durata | 110 minuti |
Regia di | Gabriela Carneiro da Cunha, Eryk Rocha |
MYmonetro | Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
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Ultimo aggiornamento martedì 21 maggio 2024
Un documentario alla scoperta del popolo degli Yanomami che vive nella foresta amazzonica.
CONSIGLIATO SÌ
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Il popolo degli Yanomami vive nella foresta amazzonica in armonia con la natura, nutrendosi di banane e di pesce e comportandosi come una comunità coesa e di mutuo soccorso. Quello spirito comunitario aiuta gli Yanomami a contrastare l'invadenza letale dei "nape", gli stranieri bianchi che violano il loro territorio senza pensare alle conseguenze su quella popolazione indifesa: prima i missionari, poi i minatori alla ricerca di minerali come oro e cassiterite; e tutti "gli invasori", come li definiscono gli Yanomami, utilizzano l'autostrada costruita a metà anni Settanta come via di passaggio per quei "nape" che sono solo causa di morte e distruzione: hanno portato epidemie (come il colera) e deforestazione, e continuano a contaminare le risorse naturali, in particolare le acque del fiume, avvelenandole con il mercurio. Ma il popolo Yanomami resiste, anche riunendosi nella tradizionale cerimonia magica Reahu, rito iniziatico che celebra la loro unione e la loro tradizione. Gli Yanomami credono che siano gli sciamani a tenere in alto il cielo, che secondo loro è già caduto (almeno) una volta: e succederà di nuovo, avvisano. "Quando la terra si trasforma puoi avere tutti i soldi che vuoi e scappare con loro, ma non potrai silenziare i venti, e verrà il tempo delle lamentazioni", predice lo sciamano Yanomami Davi Kopenawa, che è il narratore del documentario The Falling Sky, e che oggi asserisce che anche il governo Lula sta "parlando molto e facendo poco per la tutela della foresta Amazzonica".
I registi e sceneggiatori brasiliani Eryk Rocha (anche produttore, montatore e direttore della fotografia, nonché figlio del leggendario fondatore del Cinema Novo Glauber) e Gabriela Carneiro da Cunha (anche performer e attivista artistica ambientale) si ispirano al libro omonimo dello sciamano, assumendosi il compito di comunicare al mondo il suo messaggio: "Lasciateci vivere in pace, smettetela di disturbarci e di distruggere la foresta e i fiumi".
Ma gli indigeni spesso guardano in camera con preoccupazione, hanno paura a fidarsi anche dei registi, perché sono abituati ad essere ingannati e sfruttati, e Rocha e Carneiro de Cunha sono comunque due "nape".
The Falling Sky sta accanto agli Yanomani, ne racconta i riti, i canti, le abitudini quotidiane con rispetto e ammirazione, aderisce al loro concetto di tempo (la scena iniziale dell'arrivo della comunità dura da sola una decina di minuti) e li segue lungo il fiume Ananari e all'interno della foresta che ai "nape" appare impenetrabile e che invece per loro è casa e riparo, fonte di cibo e di sostentamento. Lo sciamano ha imparato la lingua dei "nape" per meglio difendere il suo popolo e indagare le intenzioni ostili degli "invasori", e cerca di trasmettere la sua saggezza ai membri più giovani della comunità. E i registi lasciano che sia lui a guidarci alla scoperta di un mondo segreto che va difeso a tutti i costi anche perché, come ricorda lo sciamano, "se distruggete la nostra terra state distruggendo anche la vostra".