Superpapà carismatico in Famiglia all'improvviso, Omar Sy ritrova sullo schermo la joie de vivre. Dal 20 aprile al cinema.
di Marzia Gandolfi
Blockbuster hollywoodiani (X-Men - Giorni di un futuro passato, Jurassic World, Inferno) o cinema popolare francese (Quasi amici, Samba, Mister Chocolat), Omar Sy gode di un amore incondizionato. Trasversale. Dal bobo al proletario. Da sei anni, da quando ha incarnato la forza vitale della giovinezza davanti alla vecchia Francia 'paralizzata' nella commedia sociale di Éric Toledano e Olivier Nakache, è la personalità preferita dai francesi.
Nell'ora di Marine Le Pen e dei 'piromani' che invocano i galli come soli antenati, un ex ragazzo delle banlieue, nero e musulmano, incarna il ruolo del fidanzato nazionale. Schizofrenia o speranza di vivere insieme? Le contraddizioni della Francia scivolano sul corpo lucido di Omar Sy.
Eleganza, giocondità, intelligenza, l'attore è smooth come la sua pelle e le sue camicie di seta. Al centro del cuore e della scena, ha sbaragliato politici, calciatori e chanteur, con un carisma solare e un potenziale comico che gioca sovente intorno al concetto hollywoodiano di fish out of water. Cresciuto nelle banlieue da madre mauritana e padre senegalese, è artista di temperamento e interminabile altezza che ha portato avanti con Samba e Mister Chocolat una riflessione sull'identità afro-francese.
Se i francesi guardano a Omar Sy come a un riconciliatore nazionale, un attore terapeutico che ripara la società, gli americani hanno visto nel suo Driss (Quasi amici) il magical negro teorizzato da Spike Lee, ossia il nero senza passato né legami la cui sola funzione è di alleggerire le tribolazioni dei bianchi nevrotizzati dalle pressioni sociali. Al di là dei contesti 'geopolitici' in cui agiscono i suoi personaggi e delle credenze che generano, è evidente che la popolarità di Omar Sy è inseparabile dalla loro esemplarità. La riconoscenza del pubblico passa soprattutto per il carattere dei suoi eroi che pongono il bene altrui come fine delle proprie azioni. Traslocato in California e impegnato nelle grandi produzioni americane, sono però i film francesi a misurarne i progressi. Come qualsiasi astro, riscalda quando brucia.
Confinato a ruoli secondari dagli Studios, è nel cinema francese che trova il ruolo e lo spazio sufficiente a produrre la combustione. Dotato di senso della commedia e di euforia da disco music, Omar Sy è entrato nell'immaginario degli spettatori sulle note di "Boogie Wonderland". E su quell'immaginario ha lavorato Hugo Gélin, offrendo di nuovo all'attore una performance esuberante che condivide questa volta con una bambina (Famiglia all'improvviso - Istruzioni non incluse).
Disarticolato e strafottente di parola e di gesto, il suo festaiolo impenitente diventa padre da un giorno all'altro. Kristine, compagna di una notte, gli consegna tra le braccia Gloria, un'infante di tre mesi, prima di sparire inghiottita da un taxi e dal senso di inadeguatezza. Ragazzone gaudente e irresistibilmente irresponsabile, Samuel diventa un superpapa senza rinunciare mai alla sua natura. Così, a dispetto della scuola e dell'assiduità scolastica, trasforma la vita di sua figlia in una festa perenne fino a quando la vita bussa alla porta e chiede il conto.
Cavalcando con energia una commedia filiale in equilibrio tra lacrime e risa, Omar Sy recupera la verve di Driss, il personaggio che lo ha reso celebre (Quasi amici) e intouchable (come il titolo originale). Dopo due escursioni nella realtà (Samba, Mister Chocolat) che hanno rilevato il suo registro drammatico, l'attore francese pesca di daccapo nel repertorio comico quella joie de vivre che è diventata ormai il suo marchio di fabbrica. Attore di statura dal sorriso franco e contagioso, Omar Sy abbraccia i buoni sentimenti e una bimbetta gioiosa, che ha lo slancio vitale di Gloria Colston. Una storia strappalacrime che mette d'accordo tutte le età e fissa Omar Sy in un carattere determinato. Un carattere inoffensivo, calibrato per far ridere o per fare piangere. Non c'è nulla di sbagliato nel ripetere quello che si sa fare meglio ma quando si è l'attore preferito dai francesi, ci si può permettere ruoli meno consensuali. Ruoli che potrebbero riservare qualche (bella) sorpresa. Nell'attesa non resta che godere della comicità sincera di Omar Sy che spalanca un mondo parallelo, dove un padre coltiva la fantasia della sua bambina e rimanda di un (altro) giorno il dolore.