Le leggi del desiderio

Film 2015 | Commedia, +13 105 min.

Anno2015
GenereCommedia,
ProduzioneItalia
Durata105 minuti
Regia diSilvio Muccino
AttoriSilvio Muccino, Nicole Grimaudo, Maurizio Mattioli, Carla Signoris, Luca Ward Carlo Valli, Gianni Ferreri, Paola Tiziana Cruciani, Yuri Napoli.
Uscitagiovedì 26 febbraio 2015
DistribuzioneMedusa
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 2,54 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Silvio Muccino. Un film con Silvio Muccino, Nicole Grimaudo, Maurizio Mattioli, Carla Signoris, Luca Ward. Cast completo Genere Commedia, - Italia, 2015, durata 105 minuti. Uscita cinema giovedì 26 febbraio 2015 distribuito da Medusa. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 2,54 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento sabato 20 giugno 2015

Dopo quattro anni, Silvio Muccino torna a dirigere e interpretare la nuova commedia scritta con Carla Vangelista. In Italia al Box Office Le leggi del desiderio ha incassato 572 mila euro .

Le leggi del desiderio è disponibile a Noleggio e in Digital Download
su TROVA STREAMING e in DVD su IBS.it e su LaFeltrinelli.it. Compra subito

Consigliato nì!
2,54/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA 2,25
PUBBLICO 2,88
CONSIGLIATO NÌ
Le leggi del desiderio si mantiene all’altezza professionale di molte commedie americane contemporanee per ritmo e confezione patinata, ma manca di quel sottotesto e quel non detto che sono la forza del cinema europeo.
Recensione di Paola Casella
venerdì 20 febbraio 2015
Recensione di Paola Casella
venerdì 20 febbraio 2015

Giovanni è un life coach di successo, giudicato alternativamente profeta o ciarlatano, pagliaccio o portento. L’ultima iniziativa mediatica che lo vede protagonista è un concorso televisivo in cui tre persone verranno selezionate ai casting per diventare sue cavie: in sei mesi Giovanni porterà ognuno di loro a conseguire i successi che desiderano. I tre selezionati sono un sessantenne disoccupato in cerca di impiego, una cinquantenne segretaria in Vaticano con la passione per la scrittura di romanzi soft porn, e una trentenne editor e amante del suo capo, che guarda caso è anche lo sponsor del concorso.
Alla sua terza prova registica, Silvio Muccino dirige con maggiore scioltezza i suoi attori, tutti e tre centrati nei ruoli dei concorrenti, scegliendo di rimanere a margine anche come interprete nei panni di Giovanni, con una generosità quasi eccessiva, perché ha evidentemente raggiunto una maturità diversa anche come attore, che si esprime soprattutto nello sguardo vulnerabile e malinconico. Alla disinvoltura della regia, molto agile e fluida, non corrisponde però altrettanta scioltezza narrativa: la sceneggiatura presenta svariate incoerenze (due esempi: come mai l'amante della trentenne non obietta al fatto che sia stata scelta proprio lei da Giovanni? Come mai il datore di lavoro del sessantenne, che l’ha scelto per il suo essere una brava persona, si rivela un piazzista senza scrupoli?) e una compulsione a “chiudere” ogni arco narrativo in modo retorico e sdolcinato. Così la caratterizzazione dei tre concorrenti, il cui identikit è di per sè interessante e consente riflessioni sulle maschere della contemporaneità, sconfina nella prevedibilità e nello stereotipo, nonostante l’abilità recitativa di Maurizio Mattioli, Carla Signoris e Nicole Grimaudo.
Le leggi del desiderio si mantiene all’altezza professionale di molte commedie americane contemporanee per ritmo e confezione patinata, ma manca di quel sottotesto e quel non detto che sono la forza del cinema europeo. Anche i dialoghi, spesso accattivanti, si concludono troppo spesso con una frase fatta o una chiosa edificante, quando invece il montaggio (di Luigi Mearelli) ha la saggezza di tagliare sempre un attimo prima, di finire in levare, come è tipico del jazz, che costituisce la colonna sonora del film.
A Muccino vanno riconosciuti il coraggio di tentare nuove strade, una regia più inventiva e movimentata (complice anche la fotografia di Federico Schlatter) e una maggiore profondità personale. L’anello debole della catena resta la sceneggiatura, che scivola nella mediocrità proprio nei momenti in cui dovrebbe spiccare il volo.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
giovedì 5 marzo 2015
Valerio63

Più la vita scorre e più ci si rende conto che davvero tutto è relativo. Persone che gridano allo scandalo altre invece che sono rimaste favorevolmente impressionate. Bene, Io sono stato combattuto fino all'ultimo nell'andar vedere questo film, complici le cattive recensioni ed anche un pò di mio pregiudizio. Alla fine mi sono affidato al mio intuito ed ho fatto ccentro.

venerdì 6 marzo 2015
Flyanto

 Film in cui si racconta di un giovane life coach (Silvio Muccino) il quale è diventato famoso grazie ai suoi programmi televisivi e non durante i quali dispensa importanti lezioni di vita a coloro che per lo più lo seguono e credono di potere così cambiare e migliorare la propria esistenza. Giunto al lancio del suo nuovo programma, egli sceglie come "cavie" tre [...] Vai alla recensione »

lunedì 10 aprile 2017
ARISTOTELES

Il merito di Silvio Muccino risiede nell'aver tentato di dare un pizzico di originalità nel vasto mondo della commedia italiana. Questa idea del Life Coach che spinge gli altri a prendere coraggio e sostanzialmente ad autolanciarsi verso una vita migliore,non è affatto da disprezzare. In questo si fa aiutare da tanti buoni attori,su tutti il mitico Mattioli.

domenica 13 settembre 2015
Liuk

3 stelle e mezzo per Muccino. Un film dai due volti, un primo tempo in versione commedia, divertente e spensierata, ed una secondo parte più drammatica ed introspettiva, fortunatamente con un lieto fine. Non avendo una trama eccelsa o particolarmente originale, tutto si basa sulla bravura degli attori e questi non falliscono, nè i protagonisti nè i caratteristi.

martedì 3 marzo 2015
gianluca sersante

difficile rimanere indifferenti per questo film e solo chi ha una certa sensibilita d'animo puo veramente capirlo fino in fondo..sono un appassionato di commedie italiane e conosco bene il genere e credo che silvio muccino in questo film ha fatto centro in pieno con una storia delicata ma non leggera..  romantica ma non mielosa.. un film che emoziona davvero e ti lascia qualcosa dentro.

venerdì 27 febbraio 2015
MAMMUT

Il peggior film dell'anno, pazzesco. Perche' dopo aver letto la sceneggiatura mattioli. Grimaldi, signoris, ward non si sono rifiutati di partecipare a questo scempio, va bene lavorare ma cosi' e' troppo, ho cercato di resistere ma ad inizio secondo tempo sono scappato. Domanda a mymovies, come si fa a mettere mezza stella, perche' dare 1 stella a questo film e' troppo

giovedì 31 marzo 2016
ARISTOTELES

Bravi tutti gli attori per una commedia tutto sommato originale e che invita le persone a non rinunciare ai propri desideri e a combattere per la propria felicità. Quindi una pellicola con più di un messaggio positivo. Tuttavia non mi sono particolarmente emozionato nella visione della stessa, sopratutto nel rapporto tra i due attori più giovani.

martedì 3 marzo 2015
gianluca sersante

mi piacerebbe da amante del cinema che recensendo un film si argomenti il tutto con onesta e senza cattiverie gratuite che faccio fatica a capire.mi spiego meglio ci si puo limitare a dire per un film o un altro mi e piaciuto o anche se volete non mi e piaciuto per niente ! possiamo lasciare perdere catttiverie gratuite e limitarci a giudicare un film con onesta'? questo perche la mia sensibilita' [...] Vai alla recensione »

domenica 1 marzo 2015
Flaw54

Ho dato una stella al film perché non esisre lo 0. Ma come è possibile che possa uscire nelle sale un' opera..... del genere? C' è da vergognarsi! Il biglietto dovrebbe essere rimborsato e se penso che Muccino ha avuto anche i finanziamenti dello stato c' è da rimanere allibiti. Sceneggiatura inesistente, dialoghi che cadono nel ridicolo involontario, recitazione [...] Vai alla recensione »

venerdì 11 marzo 2016
Barolo

Poca cosa,questo film di Muccino,che come regista ancora deve crescere.L'idea di partenza non sarebbe male, ma la storia si perde nel suo sviluppo,ciò che la fa restare a galla,è l'interpretazione maiuscola di attori scafati e navigati,quali Matteoli,Signoris e una Grimaudo sempre più convincente Il regista è Silvio Muccino non Gabriele e si vede.

domenica 1 marzo 2015
ciccioeandi

molto bello e finalmente una storia diversa

martedì 20 ottobre 2015
Onufrio

Giovanni Canton è un life coach, "un'istruttore di vita", colui che attraverso i suoi libri e le sue teorie aiuta a valorizzare le persone al fine di ottenere i rispettivi obiettivi: Denaro, potere, amore,ecc.. Ne nasce così una sorta di reality in cui Canton seleziona tre persone (Mattioli, Grimaudo, Signoris) per portarle ad una nuova vita da loro tanta desiderata.

lunedì 9 marzo 2015
LiviaP

Veramente un bel film. Si esce dalla sala cinematografica riflettendo su degli aspetti della nostra vita. Lo consiglio.

martedì 3 marzo 2015
luciano46

A questo punto qualche giudizio positivo appare nei commenti , chiaramente fatto dagli amici o parenti che accorrono in soccorso. Si tratta di un film completamente inutile e privo di qualsiasi contenuto. Soprattutto il personaggio fondamentale non é assolutamente credibile, manca completamente di autorevolezza e personalità. Ha voluto scopiazzare Tom Cruise, senza minimamente riuscirci.

lunedì 2 marzo 2015
theycallmeanna

Commedia frizzante che sotto il piano della narrazione a lieto fine lascia scorrere la vita vera, quella in cui si insidiano le frustrazioni della quotidianità ma che è molto più densa di piacere del raggiungere un sogno immaginario. Il ritmo è intenso e vibrante e dalla scena umoristica passa alla riflessione più intima.

venerdì 27 febbraio 2015
hilmfaris

Film da vedere ... basta la presenza di Simona F. per giustificare il commento.

venerdì 3 luglio 2015
gianluca sersante

rivisto recentemente in dvd confermo la mia opinione data dopo la visione in sala,un film che lascia il segno avevo fatto i complimenti alle due attrici  ma rivisto devo dire muccino in regia in questo film una sorpresa e colonna sonora da urlo

venerdì 6 marzo 2015
dvdfrnc

Non è solo il film ad essere imbarazzante. E' imbarazzante che ad uno come SIlvio Muccino sia permesso fare film, che questo orrore abbia avuto una massiccia distribuzione (non provano imbarazzo, i distributori?). L'imbarazzo sta nel vedere attori molto noti e bravi recitare in questo film, sarà stato per soldi, per amicizia, ma si prova tanta pena.

domenica 1 marzo 2015
luciano46

Silvio Muccino dovrebbe cambiare cognome, si fa confusione tra i due fratelli eppure con Gabriele corre un abbisso. Silvio vuole sembrare in questo film un guru pieno di dominio sulla gente, con ascendente e carisma . Ma per favore !!!!!!! con quella faccia. Come direbbe il buon Totò.  Povero Gabriele immagino come stia soffrendo. Non aggiungo altro

giovedì 26 febbraio 2015
hilmfaris

Bella interpretazione di Simona Falsanisi, in un piccola parte de "Le leggi del Desiderio", nei panni di una neo-mamma. Dopo essere stata osservata speciale dai servizi di Striscia la Notizia per le sue continue ma piacevoli presenze tra il pubblico dei talk show, finalmente anche per la bella Simona la possibilità di esprimere il suo talento. In attesa che le venga dato più spazio intanto andiamo [...] Vai alla recensione »

Frasi
"Non sono brava in queste cose… non sono brava in molte cose.. .ma grazie a te sono migliorata, ho imparato a dire no e a scendere dal treno quando la direzione non è quella giusta per me, per cui Giovanni io scendo qui. Tu nella tua vita hai scelto di indossare una maschera. Io sono troppo stupida o troppo fuorimoda per farlo, per cui ti restituisco la mia. Ci deve essere un modo per essere felici senza nascondere la parte migliore di noi…"
Matilde Silvestri (Nicole Grimaudo)
dal film Le leggi del desiderio - a cura di Andea
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Paolo D'Agostini
La Repubblica

La libertà innanzitutto. Di Silvio Muccino nell'esprimere le proprie ambizioni. Di chi gli dà fiducia finanziandolo. Degli spettatori che gli attribuiscono consensi. Come dimostrato dalle precedenti regie: Un altro mondo e Parlami d'amore nate come questa dall'incontro con la scrittrice Carla Vangelista. Silvio è Giovanni Canton, "trainer motivazionale" che, spalleggiato dall'editore Paolo Rubens (Luca [...] Vai alla recensione »

Adriano De Grandis
Il Gazzettino

Silvio Muccino vuole dimostrare di essere diventato grande. Ha sguardi e riferimenti ambiziosi ("Magnolia" in primis), furoreggia in regia con panoramiche e un ritmo quasi isterico al pari dei dialoghi, vuole (s)piegare un caos sociale e personale con un montaggio frenetico, dove confutare la facciata che si vuole dare di sè nel mondo. Il gioco regge per un po', ma lo scandaglio dei personaggi è [...] Vai alla recensione »

Maurizio Acerbi
Il Giornale

Va riconosciuto a Silvio Muccino di averci provato, di aver tentato di fare una commedia quasi americana, per sparigliare le carte in tavola e presentare allo spettatore un prodotto un po' diverso dal solito standard (basso) in cui è stato confinato un genere nel quale una volta eravamo maestri e ora semplici travet. Una regia dal ritmo incalzante, che sfrutta un bel gioco alternato tra piani sequenza [...] Vai alla recensione »

Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

Capelli lunghi e ribelli, abbigliamento new age e parlantina steroidea, Giovanni Canton (Mucci-no) è uno spregiudicato trainer motivazionale: tutti lo vogliono, ma lui non si piglia nessuna, preferisce le donne sposate, meglio se con tre figli, così da evitare "accolli"... In sei mesi, questa la sua ultima sfida, porterà tre persone a realizzare i propri desideri: la segretaria di un alto prelato che [...] Vai alla recensione »

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