mr gaga
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giovedì 6 agosto 2015
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i dinosauri nel 2015
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Ragazzi, ho letto di tutto e di più su questo film... E ora esprimo il mio parere.
ambientato 22 anni dopo i fatti del primo film, il parco è stato aperto, attrae un certo numero di turisti ma la visite sono in calo perché ormai il mondo si è abituato alla presenza dei dinosauri.. Un po come siamo abituati a vedere cani e gatti.
Per attirare un maggior afflusso di turisti, viene creato l'I-Rex, un affascinante quanto pericoloso ibrido. Inutile dire che questo animale seminerà morte e distruzione ovunque.
Jurassic World è stato molto criticato ed è giusto avere una propria idea: piace o non piace. Ciò che mi da fastidio è vedere come tanti, pur di gettare discredito sul film, si arrampichino sugli specchi! I Raptor non hanno le piume, cromatofori di seppia nell'ibrido non vanno bene, il masasauro è troppo grande.
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Ragazzi, ho letto di tutto e di più su questo film... E ora esprimo il mio parere.
ambientato 22 anni dopo i fatti del primo film, il parco è stato aperto, attrae un certo numero di turisti ma la visite sono in calo perché ormai il mondo si è abituato alla presenza dei dinosauri.. Un po come siamo abituati a vedere cani e gatti.
Per attirare un maggior afflusso di turisti, viene creato l'I-Rex, un affascinante quanto pericoloso ibrido. Inutile dire che questo animale seminerà morte e distruzione ovunque.
Jurassic World è stato molto criticato ed è giusto avere una propria idea: piace o non piace. Ciò che mi da fastidio è vedere come tanti, pur di gettare discredito sul film, si arrampichino sugli specchi! I Raptor non hanno le piume, cromatofori di seppia nell'ibrido non vanno bene, il masasauro è troppo grande... Signori, parliamo pur sempre di finzione! È vero, il primo film di questa serie si basava su teorie scientifiche che poi sono state "respinte" perché non si può ricreare in quel modo animali estinti. Jurassic World riprende questa teoria e gioca con l'ingegneria genetica e lancia un messaggio che già conosciamo (ma che non necessariamente è scontato): non giochiamo a fare dio! Perché poi, come l'I-Rex ci insegna, ci si rivolta tutto contro.
Il film è bello, a me è piaciuto, è il degno seguito di jurassic park. Se quest'ultimo giocava più sulla suspance, JW gioca sull'azione, sulla velocità. Il primo film è inarrivabile, ma JW se l'è giocata bene.. E se chi getta discredito nei modi che ho esposto prima, sa fare di meglio, contatti la Universal e si metta a creare un sequel, vediamo cosa succede. Gli attori mi sono piaciuti ma Nick Robinson, il ragazzo più grande, è stato un po inespressivo e ci sono rimasto male poiché nella sit-com Melissa & Joey e nel film The Kings of Summer è stato l'esatto opposto!
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anglee
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giovedì 18 giugno 2015
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spettacolare. carente ma spettacolare.
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Ciò che sen'altro colpisce di Jurassic World è il crescendo narrativo. La sceneggiatura, a braccetto con la musica e una regia più che determinata, ha un crescendo narratico impeccabile, creando un filo sempre crescente di suspence fino al picco dell'esplosione. E questo crescendo è sostenuto da un ECCEZIONALE lavoro visivo, una gioia per gli occhi, una grande prova tecnica e visiva con effetti speciali stupefacenti ma non solo, anche saputi sfruttare bene. La regia di Colin Trevorrow va decisamente premiata e applaudita, un prodotto sorprendente per un pubblico che aveva voglia di stupirsi. Le pecche, però, come in ogni film che si rispetti, ci sono e vanno ritrovate nella sceneggiatura. Una scrittura che fa acqua da molte parti, che convoglia verso la "spettacolarizzazione" visiva a discapito delle storie umane, gestite in modo davvero pessimo.
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Ciò che sen'altro colpisce di Jurassic World è il crescendo narrativo. La sceneggiatura, a braccetto con la musica e una regia più che determinata, ha un crescendo narratico impeccabile, creando un filo sempre crescente di suspence fino al picco dell'esplosione. E questo crescendo è sostenuto da un ECCEZIONALE lavoro visivo, una gioia per gli occhi, una grande prova tecnica e visiva con effetti speciali stupefacenti ma non solo, anche saputi sfruttare bene. La regia di Colin Trevorrow va decisamente premiata e applaudita, un prodotto sorprendente per un pubblico che aveva voglia di stupirsi. Le pecche, però, come in ogni film che si rispetti, ci sono e vanno ritrovate nella sceneggiatura. Una scrittura che fa acqua da molte parti, che convoglia verso la "spettacolarizzazione" visiva a discapito delle storie umane, gestite in modo davvero pessimo. Sembrano quasi ritagliate fuori ma forzatamente integrate, qualche indizio di troppo sui due fratelli e sul divorzio dei genitori, nulla che servisse o che poi avrà un suo completamento (per non parlare della "storia d'amore", che si reggeva per un pelo su un avvenimento passato cui il pubblico non aveva assistito e che si completa in modo precipitoso e inappropriato). Le storie umane non hanno avuto nemmeno un dignitoso spiraglio in questo film all'insegna del puro edonismo visivo.
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(di santiago81)
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dhany coraucci
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mercoledì 24 giugno 2015
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zietta bionica a parte, un divertimento giurassico
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Benché gli sceneggiatori abbiano fatto di tutto per rendere antipatica, irascibile e intrattabile l'esemplare femmina di dinosauro di ultima generazione, Indominux Rex, per quel che mi riguarda non sono riusciti a raffigurarla mostruosamente cattiva. Avrò un animo troppo sensibile e probabilmente la sindrome di King Kong mi ha contagiato da piccola (la bestia “umanizzata” che deve essere abbattuta a tutti i costi) , fatto sta che io, seppure a disagio, segretamente facevo il tifo per lei. Non è certo “amorevole” come King Kong, ma in fondo è il frutto sconsiderato di quella scienza che manipola i geni per esclusivo profitto, perciò era nella sua natura essere indomita e indomabile.
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Benché gli sceneggiatori abbiano fatto di tutto per rendere antipatica, irascibile e intrattabile l'esemplare femmina di dinosauro di ultima generazione, Indominux Rex, per quel che mi riguarda non sono riusciti a raffigurarla mostruosamente cattiva. Avrò un animo troppo sensibile e probabilmente la sindrome di King Kong mi ha contagiato da piccola (la bestia “umanizzata” che deve essere abbattuta a tutti i costi) , fatto sta che io, seppure a disagio, segretamente facevo il tifo per lei. Non è certo “amorevole” come King Kong, ma in fondo è il frutto sconsiderato di quella scienza che manipola i geni per esclusivo profitto, perciò era nella sua natura essere indomita e indomabile. Detto questo, ammetto che faceva una considerevole paura. E per fortuna, perché il film è stato avvincente proprio per la tensione che ha saputo creare attorno alla spietata caccia. E' un film d'intrattenimento, di scene spettacolari e di esagerazioni, non bisogna, secondo me, pretendere null'altro che rimanere incollati alla sedia, rapiti dallo schermo per due ore buone. Si può certamente accusare i quattro sceneggiatori (sottolineo quattro perché è sempre di cattivo auspicio quando sono in tanti a mettere le mani su un testo, di solito il risultato è tutt'altro che perfetto, anzi, è inevitabilmente mediocre) di avere utilizzato dei cliché che ci sono venuti a noia, come i fratelli litigiosi da una parte e i genitori litigiosi dall'altra che nelle difficoltà scoprono di amarsi e di conseguenza appianano tutte le distanze ritrovandosi alla fine del film ad abbracciarsi e giurarsi rispetto eterno, con profusione di lacrime al seguito. Li si può accusare di avere inoltre creato il solito “cattivo” violento, ottuso e testardo che pensa soltanto ai guadagni che può realizzare e che invariabilmente fa una fine atroce (Vincent d'Onofrio, povero lui, gli danno sempre ruoli disdicevoli) e di avere ideato un'eroina (Bryce Dalla Howard, la zietta bionica) tra le più insopportabili che mi sia dato di ricordare, i cui famosi tacchi a spillo (immaginatela nella giungla, rincorsa da quattro velociraptor scatenati e naturalmente dalla Indomita femmina dinosaura geneticamente modificata, con un abitino di chiffon bianco e decolleté color panna con tacco 12 cm) mi hanno così scioccato, che per colpa sua non avrò più il piacere di indossarne di simili in tutta la mia vita. Allora, dicevo, si può accusare i quattro sceneggiatori di tutte queste assurdità, ma noi siamo lì per quel divertimento incantato e giurassico che fa parte dei nostri ricordi cinematografici più avvincenti, quindi godiamoci lo spettacolo e dimentichiamoci di tutto il resto. Anche perché, a proposito di spettacolo, l'eroe di turno (Chris Pratt) leale, coerente, valoroso, sensibile e bello, lo è per davvero!
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mickey97
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domenica 21 giugno 2015
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un film grandioso altamente coinvolgente
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Sono passati quattrordici anni dall'ultimo Jurassic Park, troppo tempo in effetti ma questa volta Steven Spielberg ha fatto le cose in grande per il fine di rendere la pellicola ineccepibile sotto tutti i punti di vista. Jurassic World inanzitutto presenta un ottima trama ed una sceneggiatura ben strutturata. Sono trascorsi 22 anni dagli eventi di Jurassic Park e ad Isla Nubar si è sviluppato il progetto di John Hammond, il quale trova modo di concretizzarsi in un parco dei divertimenti con i dinosauri che annualmente attira orde di visitatori, questi però vogliono le novità, una richiesta legittima che però sarà la ragione per cui verrà finanziato da parte di Simon Masrani un progetto che vede tramite incroci genetici il sorgere di una nuova specie di dinosauro mai esistita prima, L'Indominus Rex.
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Sono passati quattrordici anni dall'ultimo Jurassic Park, troppo tempo in effetti ma questa volta Steven Spielberg ha fatto le cose in grande per il fine di rendere la pellicola ineccepibile sotto tutti i punti di vista. Jurassic World inanzitutto presenta un ottima trama ed una sceneggiatura ben strutturata. Sono trascorsi 22 anni dagli eventi di Jurassic Park e ad Isla Nubar si è sviluppato il progetto di John Hammond, il quale trova modo di concretizzarsi in un parco dei divertimenti con i dinosauri che annualmente attira orde di visitatori, questi però vogliono le novità, una richiesta legittima che però sarà la ragione per cui verrà finanziato da parte di Simon Masrani un progetto che vede tramite incroci genetici il sorgere di una nuova specie di dinosauro mai esistita prima, L'Indominus Rex. Un film pieno di avventura che mira ad un costante coinvoilgimento dello spettatore, il quale apprezza in crescente misura i dinosauri, creature che in un certo qualmodo esercitano il loro fascino nonostante possano risultare letali ( è il caso dell'Indominus Rex) , i nostri protagonisti ( il bravo Chriss Pratt e la convincente Bryce Hallas Howard ) risultano alquanto disinvolti nel guidare l'azione, farcendo anche una vicenda già ricca di suspense un certo humour piu che gradito al pubblico. Jurassic World senza dubbio è di gran lunga superiore al primo film che anche se è stata la mera manifestazione di un idea piu che originale non puo equipararsi a questo film frutto di grande innovazione in seguito ad una notevole evoluzione tecnica.
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(di paolo salvaro)
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manu-ghi
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venerdì 12 giugno 2015
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i dinosauri spaccano ancora
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Dopo 22 anni dall'uscita del primo Jurassic Park, i dinosauri spaccano ancora. Questa è l'impressione che si ha guardando questo film.
Certo, il primo Jurassic Park è e rimarrà sempre insuperabile: eppure questo nuovo Jurassic ha tutti gli elementi di cui dev'essere dotato un buon sequel: ambientazione affascinante, colonna sonora nostalgica, riferimenti qui e là al primo episodio e una sceneggiatura davvero niente male, dove anche quelle idee a prima vista "discutibili", come i raptor addomesticati, alla fine mantengono bene l'incanto finzionale e non stonano per nulla. Stonano, forse, alcune sequenze un po' ingenue: certi baci dati così senza alcun motivo apparente, o tipiche battute all'americana che avrebbero potuto tranquillamente essere evitate.
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Dopo 22 anni dall'uscita del primo Jurassic Park, i dinosauri spaccano ancora. Questa è l'impressione che si ha guardando questo film.
Certo, il primo Jurassic Park è e rimarrà sempre insuperabile: eppure questo nuovo Jurassic ha tutti gli elementi di cui dev'essere dotato un buon sequel: ambientazione affascinante, colonna sonora nostalgica, riferimenti qui e là al primo episodio e una sceneggiatura davvero niente male, dove anche quelle idee a prima vista "discutibili", come i raptor addomesticati, alla fine mantengono bene l'incanto finzionale e non stonano per nulla. Stonano, forse, alcune sequenze un po' ingenue: certi baci dati così senza alcun motivo apparente, o tipiche battute all'americana che avrebbero potuto tranquillamente essere evitate. E forse un inizio un po' troppo affrettato, che non crea quella suspense e quell'attesa di arrivare sull'isola che invece aveva il primo episodio. Ma come fa notare anche Claire, la gente ormai non si stupisce più per i dinosauri, e l'unico modo per aumentare il "fattore wow" è quello di offrire loro sempre nuove attrazioni, rendendole di volta in volta più grandi e con "più denti".
Tutto sommato, però, il film regge, e regge anche molto bene: c'è un continuo crescendo di azione, e il climax finale conferma tutte le aspettative dei fan più puntigliosi. Una scena in particolare, inoltre, lascia ad intendere che forse non è ancora calato il sipario, per i dinosauri. Dinosauri che vanno ancora forte, nonostante gli anni che li separano da quando fecero la storia del cinema nel 1993, e che riescono ancora a far tornare bambini quei "grandi" come noi che, con quei dinosauri, ci sono cresciuti. Benvenuti al Jurassic World.
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mr.pink321
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mercoledì 1 luglio 2015
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serviva.
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Lasciare che la saga si concludesse con quei disastrosi 93 minuti di già visto, dinosauri inventati e trama illogica sarebbe stato davvero triste, tuttavia confesso di aver temuto il peggio quando trapelarono le prime notizie riguardo all’uscita di Jurassic World. Alcune cose mi sembravano forzate. I raptor addomesticati, per esempio, ma soprattutto: perché incentrare la trama su un mostro anziché su un dinosauro? Perché abbiamo sempre bisogno di esagerare, perché non ci bastano i dinosauri reali? Ora mi trovo piacevolmente sorpreso nel poter affermare che questo interrogativo è proprio quello che pone il film, ritraendo il disinteresse di un adolescente più interessato a guardare le ragazze o rispondere al telefono che a vedere il T-Rex mangiare.
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Lasciare che la saga si concludesse con quei disastrosi 93 minuti di già visto, dinosauri inventati e trama illogica sarebbe stato davvero triste, tuttavia confesso di aver temuto il peggio quando trapelarono le prime notizie riguardo all’uscita di Jurassic World. Alcune cose mi sembravano forzate. I raptor addomesticati, per esempio, ma soprattutto: perché incentrare la trama su un mostro anziché su un dinosauro? Perché abbiamo sempre bisogno di esagerare, perché non ci bastano i dinosauri reali? Ora mi trovo piacevolmente sorpreso nel poter affermare che questo interrogativo è proprio quello che pone il film, ritraendo il disinteresse di un adolescente più interessato a guardare le ragazze o rispondere al telefono che a vedere il T-Rex mangiare. Fra l’altro, la sequenza del pasto nel primo film, ve la ricordate? Quale meravigliosa teatralità nel celare il gigante nel momento in cui si cercava di attirarlo allo scoperto e poi farlo abbattere sui malcapitati quando non c’era più l’elettricità a proteggerli. Il messaggio era chiaro: “non si domina una forza della natura”. E alla luce di questo la prima parte del film è una dissacrante, ma intelligente riflessione sul cinismo della società contemporanea che sembra aver perso l’innocenza di stupirsi. Non voglio dire che questa pellicola abbia chissà quali risvolti filosofici o proponga sconvolgenti critiche sociali. Non siamo di fronte ad un episodio di Black Mirror questo è sicuro, qui è la dimensione dell’intrattenimento quella privilegiata e la scelta stessa di far passare il testimone dal noto tirannosauro al diabolico Indominus si muove sicuramente in quella direzione ma la riflessione di cui parlavo è evidente in molte scelte del regista e recupera una struttura fatta di un sostrato di polemiche ecologiste e pessimismo antropologico in grado di sorreggere gli effetti speciali, che per essere efficaci (troppo spesso il cinema moderno se ne dimentica) necessitano di uno straccio di significato. Un’impalcatura fra l’altro non nuova al cinema, oltre al primo Jurassic Park se ne è avvalso, per citarne uno, Gareth Edwards in Godzilla. La sterilità di meri effetti che aveva rovinato Lost world viene dunque schivata, ma la pellicola non è esente da scivoloni. Il dinosauro che è in grado di mimetizzarsi ma lo fa una volta sola, forse per giustificare un dialogo con lo scienziato che comunque si poteva benissimo inserire senza aggiungere “superpoteri” al già temibile I-rex. Un bacio piuttosto fuori luogo, rapporti complicati che si riaggiustano senza la dovuta introspezione. Ma in fondo tutto rimane ad un livello accettabile di credibilità, anche il rapporto del protagonista coi raptor, anche lo scontro finale, che se raccontato risulterebbe ridicolo. Da fan della serie ci sono moltissime cose che vorrei aggiungere, riferimenti e confronti fra il primo, indimenticabile Jurassic Park e l’unico dei suoi sequel degno di un’analisi comparativa, ma mi limito a dire questo: il film intrattiene, non in maniera idiota, e sazia ogni appassionato con decine di citazioni e riferimenti, lo consiglio a chiunque voglia rivivere lo stupore di dire “Quello è un dinosauro!”.
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enigmista12
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lunedì 22 giugno 2015
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il dinosauro che uccide: indominus rex
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Finalmente il sogno di John Hammond è realizzato: Isla Nubar è diventata un parco di dinosauri dove grandi e piccoli possono divertirsi. Ma un giorno il terribile Indominus Rex un ibrido geneticamente modificato fugge grazie ad un ingegnoso stratagemma; inizia allora una vera e propria "caccia al dinosauro" per fermare il mostro prima che compia un massacro. Il film riesce a riprendere la potenza dei suoi precessori (senza contare Jurassic Park 3 che non era un granchè), facendoci incontrare vecchi ( Henry Wu, la T-Rex, i velociraptor e gli Pteranodonti) e nuovi (Owen Grandy, Claire Dearing, l'I-Rex e il Mosasaurus) personaggi anche se alcuni hanno molte somiglianze con quelle del primo Jurassic Park (tipo Grandy che ricalca Alan Grant e i fratelli Gray e Zach che ricalcano Tim e Lex anche loro fratelli) ma sono comunque tutti gradevoli.
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Finalmente il sogno di John Hammond è realizzato: Isla Nubar è diventata un parco di dinosauri dove grandi e piccoli possono divertirsi. Ma un giorno il terribile Indominus Rex un ibrido geneticamente modificato fugge grazie ad un ingegnoso stratagemma; inizia allora una vera e propria "caccia al dinosauro" per fermare il mostro prima che compia un massacro. Il film riesce a riprendere la potenza dei suoi precessori (senza contare Jurassic Park 3 che non era un granchè), facendoci incontrare vecchi ( Henry Wu, la T-Rex, i velociraptor e gli Pteranodonti) e nuovi (Owen Grandy, Claire Dearing, l'I-Rex e il Mosasaurus) personaggi anche se alcuni hanno molte somiglianze con quelle del primo Jurassic Park (tipo Grandy che ricalca Alan Grant e i fratelli Gray e Zach che ricalcano Tim e Lex anche loro fratelli) ma sono comunque tutti gradevoli. Ma il pezzo forte del film è appunto il feroce Indominus Rex o anche I-Rex.Il dinosauro creato è una perfetta macchina per uccidere: ha abbastanza intelligenza per escogitare uno stratagemma per uscire dal recinto (riuscendoci) e capire a cosa serviva il chip impiantato sotto la pelle, ha il potere di mimetizzarsi perfettamente (per il DNA da seppia), di abbassare la temperatura per non essere visto dai segnalatori termici e uccide per il gusto di farlo, dato che non divora tutte le sue vittime (adesso il T-Rex e il Raptor vi sembrano ancora i più tremendi di tutti?). Ma il pezzo che ho preferito è stato sicuramente la battaglia finale: il velociraptor Blue insieme al T-Rex di Jurassic Park ( che si trova sull'isola da circa trent'anni ed ha ancora le cicatrici lasciate dai Raptor durante lo scontro del primo film) ingaggiano un'epica battaglia con l'Indominus Rex che alla fine viene finito dal Mosasaurus che lo trascina in acqua. Se siete fan di dinosauri, parchi giurassici o anche se non lo siete dovete assolutamente vederlo
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[+] indominus rex
(di paolo salvaro)
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dejan t.
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domenica 9 agosto 2015
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la fine di un ciclo
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Mi sono recato a vedere il quarto capitolo della "saga" di Jurassic Park con alcuni dubbi sul buon esito del film (visto che già Jurassic Park III era risultato piuttosto mediocre). Dubbi che sono risultati legittimi, visto che la pellicola non mi ha per niente entusiasmato: la trama poco originale e innovativa, unita ad un cast di attori semi-sconosciuti non all'altezza dei grandi delle pellicole passate hanno contribuito allo scadente prodotto finale. Per di più vi sono anche degli errori grossolani: i dinosauri, grandi rettili del passato, hanno una struttura cerebrale affine ai coccodrilli, quindi relativamente primitiva; è vero che possono sviluppare sentimenti affettivi nei confronti della famiglia e della prole, ma il sentimento di riconoscenza che il T-Rex e il Velociraptor provano per il protagonista nelle scene finali non si sarebbe potuto sviluppare.
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Mi sono recato a vedere il quarto capitolo della "saga" di Jurassic Park con alcuni dubbi sul buon esito del film (visto che già Jurassic Park III era risultato piuttosto mediocre). Dubbi che sono risultati legittimi, visto che la pellicola non mi ha per niente entusiasmato: la trama poco originale e innovativa, unita ad un cast di attori semi-sconosciuti non all'altezza dei grandi delle pellicole passate hanno contribuito allo scadente prodotto finale. Per di più vi sono anche degli errori grossolani: i dinosauri, grandi rettili del passato, hanno una struttura cerebrale affine ai coccodrilli, quindi relativamente primitiva; è vero che possono sviluppare sentimenti affettivi nei confronti della famiglia e della prole, ma il sentimento di riconoscenza che il T-Rex e il Velociraptor provano per il protagonista nelle scene finali non si sarebbe potuto sviluppare. Solo poche creature nel regno animale, quelle che hanno sviluppato una maggiore intelligenza relazionale, possono provare questo sentimento complesso.
In ogni caso il prodotto finale non mi ha soddisfatto, per altro l'idea di creare un dinosauro geneticamente modificato (chiamandolo Indomminus Rex, per favore!) non è una trovata originale, piuttosto ridicola.
Comunque il film a tratti è piacevole, discreti gli effetti speciali. Ottimi gli incassi al botteghino, segno che il mondo dei dinosauri è capace ancora di entusiasmare il pubblico!
Non è detto che il parco non possa riaprire...!
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dandy
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sabato 11 marzo 2017
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si salva.
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A 22 anni di distanza da "Jurassic Park",il quarto capitolo della serie funge più da reboot che da sequel,riproponendo diverse situazioni del prototipo ad uso e consumo degli spettatori non iniziati.Gli effetti speciali sono ottimi e l'azione,una volta scattata,resta a livelli alti.Ma la sceneggiatura è l'evidente risultato di revisioni e manomissioni.La prima parte è ferraginosa,e gli stereotipi sono tutti rigorosamente rispettati:i personaggi secondari crepano come mosche,quelli plot armor se la cavano sempre in qualche maniera.E a differenza di quelli del primo film sono tratteggiati senza originalità nè troppa simpatia(i due ragazzini soprattutto).
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A 22 anni di distanza da "Jurassic Park",il quarto capitolo della serie funge più da reboot che da sequel,riproponendo diverse situazioni del prototipo ad uso e consumo degli spettatori non iniziati.Gli effetti speciali sono ottimi e l'azione,una volta scattata,resta a livelli alti.Ma la sceneggiatura è l'evidente risultato di revisioni e manomissioni.La prima parte è ferraginosa,e gli stereotipi sono tutti rigorosamente rispettati:i personaggi secondari crepano come mosche,quelli plot armor se la cavano sempre in qualche maniera.E a differenza di quelli del primo film sono tratteggiati senza originalità nè troppa simpatia(i due ragazzini soprattutto).E c'è anche il bacio romantico nel momento di caos più totale....Troppe inverosimiglianze per quanto riguarda i dinosauri,dai DNA più disparati con cui sono stati creati,al fatto che oltre a poter essere addestrati possano addirittura allearsi tra specie diverse e aiutare i protagonisti.Decisamente troppo.Però l'idea dello scontro finale,a conferma che il vecchio può ancora trionfare sul nuovo,è azzeccata.Belle citazioni da "Lo squalo" e "Gli uccelli".Insomma una spanna sopra il terzo,e più o meno a livello del secondo.Gli incassi sono stati planetari.E' il quarto film più visto di sempre.Un'esagerazione,ma ci sono state anche parecchie critiche.Già annunciato un quinto capitolo.Speriamo sia meglio...
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badab
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venerdì 12 giugno 2015
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un film wow!
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Lo volevamo più grande, più spaventoso, più fico e non siamo stati delusi. Jurassic World è uno di quei film che da al pubblico esattamente ciò che vuole e lo fa con stile. Dimenticatevi del terribile terzo capitolo e del non azzeccato " Il mondo perduto", poichè questo quarto film li spodesta entrambi con due ore di azioni entusiasmanti. Il primo è inarrivabile, visto che l'effetto "wow" è svanito dopo di esso, ma citando uno dei protagonisti, "Sono dinosauri e sono già WOW".
Parlando della trama, essa non è fra le più originali e in alcuni casi è davvero troppo prevedibile, ma questo difetto viene cancellato sia dall'interpretazione del cast (ottimo), sia dagli effetti speciali unici e anche, e soprattutto, da un finale adrenalinico che tutti, fin da quando appare l'Indominus Rex, volevamo: (ATTENZIONE: PICCOLO SPOILER!!!) lo scontro epico fra l'Indominus Rex e il "caro" T-Rex.
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Lo volevamo più grande, più spaventoso, più fico e non siamo stati delusi. Jurassic World è uno di quei film che da al pubblico esattamente ciò che vuole e lo fa con stile. Dimenticatevi del terribile terzo capitolo e del non azzeccato " Il mondo perduto", poichè questo quarto film li spodesta entrambi con due ore di azioni entusiasmanti. Il primo è inarrivabile, visto che l'effetto "wow" è svanito dopo di esso, ma citando uno dei protagonisti, "Sono dinosauri e sono già WOW".
Parlando della trama, essa non è fra le più originali e in alcuni casi è davvero troppo prevedibile, ma questo difetto viene cancellato sia dall'interpretazione del cast (ottimo), sia dagli effetti speciali unici e anche, e soprattutto, da un finale adrenalinico che tutti, fin da quando appare l'Indominus Rex, volevamo: (ATTENZIONE: PICCOLO SPOILER!!!) lo scontro epico fra l'Indominus Rex e il "caro" T-Rex. Il culmine del film viene raggiunto proprio in questo attesissimo momento, che avrà un vincitore "esterno" a sorpresa.
Alcuni hanno storto il naso sapendo che ci sarebbe stato un ibrido geneticamente modificato e che, soprattutto, ci sarebbero stati dei Velociraptor ammaestrati e pronti a seguire gli ordini di un essere umano, ma bisogna anche capire che per poter fare un nuovo film, ci sarebbero volute delle nuove idee, anche se fantasiose.
Trevorrow , aiutato da Spielberg e da un ottimo gruppo di sceneggiatori, è riuscito nella difficile impresa di riportare in vita un franchise che stava per essere distrutto dal terzo, odiato capitolo. Il problema è che in questo film ci sonotanti, troppi rimandi al primo Jurassic Park e ciò può inficiare, e non poco, sulla bellezza del film. Se ci dovessero essere dei sequel, e da quello che si è visto e sentito di sicuro ce ne saranno, il regista e gli sceneggiatori dovranno trovare il modo di rinnovare, di "evolversi", dato che se si dovesse seguire ancora la strada dei ricordi e dei rimandi, il franchise potrebbe davvero estinguersi per sempre.
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