ericanobis_
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venerdì 3 luglio 2015
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chris pratt e i dinosauri...
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Sono andata a vedere la proiezione del film appena uscito e al primo impatto mi era sembrato un gran bel film. Nei giorni successivi, però, ho pensato molto alla pellicola e mi sono resa conto che, in realtà, non era niente di emozionante o fantastico come quello che avrei voluto vedere. Chris Pratt nel ruolo di ammaestratore di velociraptor funziona più che bene ed è proprio quell'attore che ti aspetti di vedere in questi film d'avventura; insomma Chris Pratt è una delle poche cose che funziona veramente nel film. Bryce Howard è inguardabile, sembra non aver fatto alcun passo avanti dalla saga di Twilight: le espressioni sono le stesse e il modo di recitare anche.
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Sono andata a vedere la proiezione del film appena uscito e al primo impatto mi era sembrato un gran bel film. Nei giorni successivi, però, ho pensato molto alla pellicola e mi sono resa conto che, in realtà, non era niente di emozionante o fantastico come quello che avrei voluto vedere. Chris Pratt nel ruolo di ammaestratore di velociraptor funziona più che bene ed è proprio quell'attore che ti aspetti di vedere in questi film d'avventura; insomma Chris Pratt è una delle poche cose che funziona veramente nel film. Bryce Howard è inguardabile, sembra non aver fatto alcun passo avanti dalla saga di Twilight: le espressioni sono le stesse e il modo di recitare anche. La scena di lei che richiama il Tirannosauro Rex è alquanto esilarante da vedere: una donna con gonnella e tacchi a spillo che corre e riesce a precedere il famigerato dinosauro. La trama è alquanto discutibile, non suscita nulla di particolare ed è interessante vedere alcuni richiami ai vecchi film della saga. Le note positive sono sicuramente la costruzione molto particolare dei dinosauri e lo spettacolare duello finale tra le due creature. Esiste anche un significato morale dietro questa storia; la mano dell'uomo non deve intromettersi nella natura per manipolare i geni degli animali. Finale veramente banale e privo di spessore e alquanto scontato. Forse ci sarà un seguito da quello che si può intendere.
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domenico maria
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mercoledì 8 luglio 2015
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grand(issima) drittata
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Approfittando della sala come oasi refrigerata in questi giorni torridi, ho voluto vedere, e anche rivedere questa pellicola che, lo ammetto, come evasione e spettacolarità fa certamente scena. Sarà pure vero che Spielberg ha mollato molto presto l'idea di dirigere questa quarta "puntata" jurassica, ma,di fatto ha accettato di esserne il produttore. Questo quarto episodio ha al suo attivo una supertecnologia davvero scatenata in certe scene e una trama che pur riuscita a intermittenza, complessivamente riesce a tenere abbastanza bene la attenzione di chi guarda. Ovviamente non se ne esce esaltati nè, tantomeno appagati. Ma, in una logica di grandioso spettacolo evasivo il prezzo del biglietto secondo me lo vale.
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Approfittando della sala come oasi refrigerata in questi giorni torridi, ho voluto vedere, e anche rivedere questa pellicola che, lo ammetto, come evasione e spettacolarità fa certamente scena. Sarà pure vero che Spielberg ha mollato molto presto l'idea di dirigere questa quarta "puntata" jurassica, ma,di fatto ha accettato di esserne il produttore. Questo quarto episodio ha al suo attivo una supertecnologia davvero scatenata in certe scene e una trama che pur riuscita a intermittenza, complessivamente riesce a tenere abbastanza bene la attenzione di chi guarda. Ovviamente non se ne esce esaltati nè, tantomeno appagati. Ma, in una logica di grandioso spettacolo evasivo il prezzo del biglietto secondo me lo vale. Certo gli astuti omaggi al capofila, alla pellicola del '93 ci sono, sono diversi, alcuni anche sfacciati, come la colonna sonora che quel film richiama molte volte. Quindi, come da titolo, c'è dietro, e dentro, una grandissima drittata, quella di evocare in più momenti i primi due films(secondo me più il primo). Che negli USA abbia fatto Bingo non stupisce affatto. Ma ripeto come film d'evasione potrebbe andare bene. Non mi aggrada molto il fatto che in certe scene, fintissime quanto si vuole certo, ma sempre cruente, che sono diverse, ho notato molti bambini in sala; bambini anche di 6/7 anni. Magari accompagnati da un genitore e/o adulto. Tuttavia questa divorante precocità(in buona parte colpa dell'overdose mal gestita e mal digerita di tecnologia) complice forse una eccessiva(colpevole?)accondiscendenza egli adulti secondo me ha un effetto molto lesivo sulle piccole testoline a quella età. A 6/7 anni andavo a vedere I Dieci Comandamenti, La spada nella Roccia, i filmini di Franco e Ciccio o quelli del giovanissimo Gianni Morandi. E ne sono fiero! Film per sognare, educare,divertire con semplicità.E' davvero rimasto così tanto di meraviglia, purezza, candore, ingenuità in questi mini spettatori? Non dò risposta. Ognuno si guardi nella sua coscienza. Nei paesi Anglofoni vige il divieto a 12/14 anni. Siamo proprio sicuri che l'essere sempre più "furbodepressi" italiani, sia sempre la risoluzione educativamente vincente? Potrebbe darsi il caso che ammettere in sala solo ragazzi oltre i 12 anni, sia la soluzione più corretta e ragionevole? C'è, secondo me, in tanta gente affannata e stressata da questi tempi per tante cose molto complessi, un rabbioso rigurgito di trasgressione e maleducazione "di ritorno", forse anche dovuto come dicevo, alla overdose di tecnologia mal gestita. Potrebbe darsi che diversi miei alunni del Biennio al Liceo abbiano visto questa pellicola. Ma immaginare una imbarcata di bambini di 1° Elementare, sarò appunto "jurassico"(con fierezza), mi stona tanto,quasi mi disgusta.
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gullo92
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lunedì 13 luglio 2015
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"esiste per ricordarci quanto siamo piccoli"
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Un parco che tutti sognano di vedere..un'esperienza talmente innovativa e fantastica che ognuno vorrà provare..quando il parco aprì la prima volta fu una grande emozione vederlo..altrettanto lo è stata vederlo riaprire. L'ansia di poter vedere un grande capolavoro con il quale si è cresciuti essere rovinato è stata la cosa più spiacevole di questo film...un sequel che ha entusiasmato i nostalgici e anche le "new entry"..un film che ha soddisfatto pienamente le aspettative sia mie sia quelle della maggior parte dei fan..una storia semplice, ben equilibrata e ben realizzata,forse non ha raggiunge quella "profondità" o quell'impatto che ebbe il primo Jurassic Park, ma il film in sè è ben funzionante e esaustivo, nonchè pieno di azione e completato perfettamente da effetti speciali (e anche da un 3D) molto ben realizzati, a tal punto da far sembrare veramente reali questi magnifici animali, integrandosi alla grande! Un'emozione che riprende vita da quel lontano 1993, in cui da bambini fummo affiscinati e ci innamorammo di questo splendido mondo.
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Un parco che tutti sognano di vedere..un'esperienza talmente innovativa e fantastica che ognuno vorrà provare..quando il parco aprì la prima volta fu una grande emozione vederlo..altrettanto lo è stata vederlo riaprire. L'ansia di poter vedere un grande capolavoro con il quale si è cresciuti essere rovinato è stata la cosa più spiacevole di questo film...un sequel che ha entusiasmato i nostalgici e anche le "new entry"..un film che ha soddisfatto pienamente le aspettative sia mie sia quelle della maggior parte dei fan..una storia semplice, ben equilibrata e ben realizzata,forse non ha raggiunge quella "profondità" o quell'impatto che ebbe il primo Jurassic Park, ma il film in sè è ben funzionante e esaustivo, nonchè pieno di azione e completato perfettamente da effetti speciali (e anche da un 3D) molto ben realizzati, a tal punto da far sembrare veramente reali questi magnifici animali, integrandosi alla grande! Un'emozione che riprende vita da quel lontano 1993, in cui da bambini fummo affiscinati e ci innamorammo di questo splendido mondo.
Personaggi ben curati e ben trattati, dove il quale spicca il personaggio di Owen Grady, interpretato da un sempre più bravo Chris Pratt, carismatico e animalista allo stesso tempo...insomma tutto ciò che noi vorremmo essere.
"Jurassic World esiste per ricordarci quanto noi siamo piccoli e da quanto poco esistiamo"..parole sante quelle del signor Masrani..ciò è la vera essenza che il parco ci offre..ci fa aprire gli occhi e ci fa riflettere su quanto siamo piccoli in realtà e quanto siamo deboli oltre che impotenti di fronte alla natura..inoltre viene evidenziato che il controllo che l'uomo tenta di esercitare ogniqualvolta sulla natura stessa è inutile e inefficace.."la vita vince sempre" diceva il saggio Ian Malcom..e sia Jurassic Park sia Jurassic World ne sono la prova più evidente. Un film che riporta i grandi ad essere piccoli e i piccoli a prolungare la loro permanenza in questo mondo, un film che dopo tanti anni senza farsi "sentire" è tornato alla rivalsa con un grande lavoro che ha riconquistato la piazza e ridato entusiamo a persone che da sempre sono state fedeli a un capolavoro di franchise e che hanno visto soddisfare le proprie aspettative di un sogno che da sempre li ha cresciuti e che per sempre rimarrà per loro indelebile.
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annarita_86
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martedì 14 luglio 2015
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ritorno in grande stile, ma...
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Dalle ceneri di una saga che è andata sempre più spegnendosi nel corso degli anni (e dei film), ecco apparire Jurassic World. Anche se la trama pare essere una naturale prosecuzione degli eventi che furono, io credo che ci sia stata l'intenzione di ripartire da zero. Con una nuova storia e con nuovi personaggi. Devo dire che riascoltare la colonna sonora originale a distanza di 22 anni mi ha fatto un certo effetto, x non parlare poi della scena in cui i due ragazzi trovano l'ingresso del vecchio Jurassic Park e fuggono con una Jeep del primo film. In quei momenti ho avuto un vero e proprio tuffo al cuore! A proposito di "vecchio": i personaggi, almeno quelli principali, mi sono sembrati - x così dire - ricalcati da Jurassic Park: il protagonista maschile (all'epoca Sam Neill), la coprotagonista femminile (all'epoca Laura Dern) e i due ragazzini di turno che ne passano di tutti i colori.
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Dalle ceneri di una saga che è andata sempre più spegnendosi nel corso degli anni (e dei film), ecco apparire Jurassic World. Anche se la trama pare essere una naturale prosecuzione degli eventi che furono, io credo che ci sia stata l'intenzione di ripartire da zero. Con una nuova storia e con nuovi personaggi. Devo dire che riascoltare la colonna sonora originale a distanza di 22 anni mi ha fatto un certo effetto, x non parlare poi della scena in cui i due ragazzi trovano l'ingresso del vecchio Jurassic Park e fuggono con una Jeep del primo film. In quei momenti ho avuto un vero e proprio tuffo al cuore! A proposito di "vecchio": i personaggi, almeno quelli principali, mi sono sembrati - x così dire - ricalcati da Jurassic Park: il protagonista maschile (all'epoca Sam Neill), la coprotagonista femminile (all'epoca Laura Dern) e i due ragazzini di turno che ne passano di tutti i colori. Anche i loro ruoli all'interno del film sono molto simili. Diciamo che un po' di fantasia in più non avrebbe guastato... Il protagonista - Chris Pratt - se la cava bene nei panni dell'eroe di turno, anche se un po' troppo monoespressivo; della coprotagonista - Bryce Dallas Howard - non ho condiviso invece l'improvvisa trasformazione da manager tutta "cellulare e tacchi a spillo" a guerrigliera della giungla stile Lara Croft. Per non parlare della scena (verso la fine del film) in cui, dopo aver liberato il Tyrannosaurus Rex, riusciva a non farsi raggiungere da quest'ultimo nonostante corresse con i tacchi ai piedi. Bah... Il finale merita, al contrario, un'ovazione. E chi se lo aspettava che alla fine l'Indominus Rex sarebbe stato ucciso dal Megalodonte marino, laddove sia il Ty Rex che i Velociraptor avevano fallito. Un gran bel colpo di scena! Infine un cenno alla morale della storia, che a distanza di oltre due decenni non è cambiata: quando l'uomo decide di scavalcare la natura, credendo di poter controllare tutto, in realtà va a finire che combina solo guai...
Ripensando ai quattro film della serie, non posso che constatare la superiorità del capostipite rispetto a tutti gli altri. Vuoi x le novità che apportava (considerando l'epoca), vuoi x la maestria che solo Spielberg e pochi altri hanno nel condurre questo genere di film. Se è vero tuttavia che con Jurassic World si vuole dare inizio ad un'altra saga, allora forse è più giusto aspettare quanto meno il seguito x capire il vero valore di quest'opera e il vero spessore di Colin Trevorrow.
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alexander 1986
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giovedì 6 agosto 2015
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la colonna sonora, foglia di fico
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Isla Nublar, Costa Rica. Sono passati 22 anni dal fallimento del primo parco per dinosauri, ma ora il 'Jurassic Park' è aperto e ampiamente ospitale: un paradiso del divertimento per tutta la famiglia, con sempre nuove attrazioni rese possibili dalla scienza. Nonostante ci sia costantemente il tutto esaurito, i dirigenti del parco ritengono che tutto ciò non sia ancora abbastanza e finanziano esperimenti genetici per la creazione di sempre nuovi mostri. Ed ecco spuntare il primo dinosauro transgenico, quasi quanto l'attrice protagonista Bryce-Dallas Howard: l'Indominus Rex, più grande del T-Rex e (chissà per quale motivo) più intelligente di un comune rettile.
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Isla Nublar, Costa Rica. Sono passati 22 anni dal fallimento del primo parco per dinosauri, ma ora il 'Jurassic Park' è aperto e ampiamente ospitale: un paradiso del divertimento per tutta la famiglia, con sempre nuove attrazioni rese possibili dalla scienza. Nonostante ci sia costantemente il tutto esaurito, i dirigenti del parco ritengono che tutto ciò non sia ancora abbastanza e finanziano esperimenti genetici per la creazione di sempre nuovi mostri. Ed ecco spuntare il primo dinosauro transgenico, quasi quanto l'attrice protagonista Bryce-Dallas Howard: l'Indominus Rex, più grande del T-Rex e (chissà per quale motivo) più intelligente di un comune rettile. Ovviamente sfuggirà al controllo. Fin qui tutto ha senso. Non ha senso tutto quello che succede nella restante ora e 40' della pellicola: la figlia di Ron Howard corre più veloce di un predatore preistorico, velociraptor addestrati (?) fanno il doppio e il triplo gioco manco fossero Mata Hari, l'Indominus Rex è alto 10 metri ma si nasconde dietro un cespuglio e viene cacciato da soldati che preferiscono farsi staccare la testa a morsi piuttosto che utilizzare armi mortali (e sì, perché bisogna salvare l'investimento da 26 milioni di dollari); e poi plot-holes a raffica, personaggi che scompaiono e riappaiono senza spiegazione, e tante ma proprio tante battute sceme. Però alla fine ci butti qua e là il classico motivetto musicale del vecchio 'Jurassic Park', e fai comunque un figurone presso buona parte del pubblico nostalgico.
Esempio di kolossal B-Movie all'americana, sull'esempio di "Megashark vs Octopus" e "Sharknado". Buono per un po' di sane risate in compagnia, ma distante anni luce dal blockbuster del 1993. Nonostante quest'ultimo non fosse a sua volta questo gioiello del cinema.
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andrea alesci
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martedì 4 agosto 2015
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il (fiacco) risveglio dei dinosauri
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La meraviglia del piccolo Gray (Ty Simpkins) di fronte al Jurassic World ci fa compiere una capriola emotiva di 22 anni all’indietro: e con il tema di John Williams (inserito nella colonna sonora di Michael Giacchino) è come se avessimo appena lasciato Isla Nublar.
Il segno di Steven Spielberg nel rendere realtà il Jurassic Park di Michael Crichton rimane indelebilmente parte di chi ne fu spettatore e anche in questo quarto capitolo della saga (dopo Il mondo perduto e Jurassic Park III) torna a mostrarsi con cadenzato studio nell’opera del giovane regista Colin Trevorrow, abile nello sfruttare come cassa di risonanza proprio gli echi spielbergiani.
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La meraviglia del piccolo Gray (Ty Simpkins) di fronte al Jurassic World ci fa compiere una capriola emotiva di 22 anni all’indietro: e con il tema di John Williams (inserito nella colonna sonora di Michael Giacchino) è come se avessimo appena lasciato Isla Nublar.
Il segno di Steven Spielberg nel rendere realtà il Jurassic Park di Michael Crichton rimane indelebilmente parte di chi ne fu spettatore e anche in questo quarto capitolo della saga (dopo Il mondo perduto e Jurassic Park III) torna a mostrarsi con cadenzato studio nell’opera del giovane regista Colin Trevorrow, abile nello sfruttare come cassa di risonanza proprio gli echi spielbergiani.
L’orecchio più di tutto ci scorta in questo viaggio dal sapore conosciuto nella nuova macchina del divertimento che ruota attorno ai dinosauri. Sono le sensazioni sonore (musica, fruscii, versi) che ci avvincono insieme al buon uso di un 3D con cui scoprire un parco nel quale i ragazzini possono cavalcare piccoli dinosauri erbivori, dove gli ologrammi sanno affascinare anche i più scettici e i recinti dei grandi predatori ci trascinano con vivace forza nell’era Giurassica.
Ed è nella gabbia dei Velociraptor che facciamo la conoscenza dell’addestratore Owen Grady (Chris Pratt), mentre poco prima avevamo visto la più terribile attrazione: l’Indominus Rex, ibrido genetico creato nei laboratori della InGen che fu di John Hammond ed ora è di Simon Marfani (Irrfan Khan), proprietario di un parco sognante diretto dalla bella Claire Dearing (Bryce Dallas Howard).
Come accadde nel 1993 con Jurassic Park, è sempre la creatura più temibile a ricordarci quanto siamo piccoli rispetto alla sublimità della natura: allora fu il T-Rex a creare la frattura tra sogno e tragedia, ora è il coacervo genetico Indominus Rex a seminare indiscriminatamente violenza e sangue. Ed è dalla sua furba evasione che iniziano a intravvedersi tutte le crepe di un film che negli intenti (specie commerciali) sa farci brillare gli occhi, ma nella realtà si accartoccia come uomini e cose annientate dalla ferocia (talvolta troppo esibita) dei dinosauri.
Schiantato sotto il mastodontico peso di una creatura fuori norma e fuori controllo, l’esperimento Jurassic World tentenna nella costruzione di una trama spesso scollegata, nella quale si aggirano personaggi appiattiti e facilmente dimenticabili. Ci ritroviamo così a vagare dentro una storia nella quale due fratelli sono in fuga dall’Indominus, mentre la zia Claire e il muscoloso Owen tentano di salvarli, mettendo in campo anche il (fallimentare) piano del guerrafondaio Hoskins (Vincent D’Onofrio), che gli scaglia contro i Raptor come test operativo per una futura applicazione militare.
Nel frattempo l’intera isola piomba nel caos, migliaia di turisti sono esposti come prede agli pterodattili fuggiti dalla loro voliera e soltanto i cliffangher registici di Trevorrow in onore a Spielberg riescono a sollevarci più in alto del trambusto: lo squalo divorato dal gigantesco Masosauro in ossequio al film cult del ‘75, la stessa Jeep Wrangler di John Hammond ritrovata da Gray e Zach, l’inseguimento da parte di due Raptor che ricorda quello dei T-Rex nel Mondo perduto, lo stesso Tirannosauro che nel finale arriva a salvare tutti dall’Indominus (nel ’93 fu contro i Raptor). Omaggi e citazioni che ci soccorrono e, dispiegandosi come vele sopra la verde Isla Nublar, chiudono il sogno di un ritorno impossibile nello stesso modo in cui tutto iniziò: con il fiero ruggito del T-Rex.
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rmarci05
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domenica 8 luglio 2018
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superiore solo al 3°
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Piatto sequel pieno di difetti inspiegabilmente apprezzato dalla critica. Nonostante il tentativo di rilanciare la saga, la storia è praticamente uguale a quella del primo, con la sola differenza della modernizzazione del parco. Jurassic World è un "Jurassic Park 2.0", ma nettamente inferiore al primo inarrivabile capitolo per colpa di una sceneggiatura esagerata e la storia che ad un certo punto inizia a delirare. Insopportabili e stereotipati i personaggi, abbastanza bravo Chris Pratt. Buono per la scenografia, le scene d'azione e gli effetti speciali. Due stelle e mezzo.
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elgatoloco
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mercoledì 13 marzo 2019
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film comunque notevole, sul piano tecnico
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"Jurassic World"(2015), di Colin Trevorrrow, anche co-sceneggiatore, è solo in parte memore dell'originale"Jurassic Park"(1993)di SPielberg e a fortiori meno ancora dell'originale letterario del compianto Michael Crichton. La situazione, nel parco che si trova in prossimità del Costarica e del locale vulcano, precipita, con il rischio che i dinosauri"riattivati"vengano distrutti e si pone per l'uomo anche il problema morale della responsabilità verso questi animali. Il tutto, poi, con la terribile irresponsabilità anti-etica di chi mette a rischio animali e persone, creeando animali geneticamente modificati, ferocissimi, per pura speculazione.
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"Jurassic World"(2015), di Colin Trevorrrow, anche co-sceneggiatore, è solo in parte memore dell'originale"Jurassic Park"(1993)di SPielberg e a fortiori meno ancora dell'originale letterario del compianto Michael Crichton. La situazione, nel parco che si trova in prossimità del Costarica e del locale vulcano, precipita, con il rischio che i dinosauri"riattivati"vengano distrutti e si pone per l'uomo anche il problema morale della responsabilità verso questi animali. Il tutto, poi, con la terribile irresponsabilità anti-etica di chi mette a rischio animali e persone, creeando animali geneticamente modificati, ferocissimi, per pura speculazione. Rimane l'atavismo che coinvolge grandi e piccoli, nella ricerca delle radici anche preistoriche(da qui la passione per dinosauri, brontosauri, tirannosauri etc.), ma l'elemento trainante sono certamente gli effetti speciali, ormai ben più forti e coinvolgenti di quelli degli anni Novanta. Di propriamente "scientifico"c'è ovviamente poco(ma altrimenti sarebbe un documentario, non un film sostanzialmente di science-fiction), ma appunto gli effetti speciali che funzionano e anche l'essenzializzazione manichea, per non dire"manicheista"che contrappone Buoni e Cattivi, dove i termini sono propraiemtne oppositivi, autoescludentisi. Anche la tecnica 3D, ormai molto sviulppata, con l'ampliamento della dimensione della profondità, supportano questo risultato, della forte impressione anche emozionale, che coinvolge soprattutto chi si lascia affascinare da questo tipo di narrazioni. Gli e le interpreti, da Chris Patt a tutti gli altri/le altre, sono in realtà soprattutto funzioni di un disegno registico molto efficace e, con i limiti accennati, anche "riuscito". El Gato
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colonelvogel
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mercoledì 1 luglio 2015
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il parco è aperto! dove si fanno i biglietti?
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ATTENZIONE SPOILER
Ho avuto l'occasione di vederlo il 15 giugno insieme ad amici e che dire: spettacolo!!! Davvero. Uno dei migliori film degli ultimi anni capace di farmi emozionare veramente per la prima volta al cinema. Tutto questo perchè? Merito di una trama più che buona "al passo coi tempi" in cui si è arrivati a creare un bestione geneticamente modificato, di ottimi personaggi interpretati da bravi attori, da effetti speciali strabilianti e scende d'azione al top. Parte il film, si vedono i due genitori che devono lasciare i figli da soli per una visita al Jurassic World dove incontreranno la zia Claire. Già alla barca che li porta all'isola il cuore comincia a battere vedendo la scritta Isla Nublar e riaffiorano tutti i ricordi del primo capitolo, poi il colpo da maestro della camera d'albergo in cui il uno dei due fratelli apre la finestra e ci si trova davanti una spettacolare vista del parco con l'accompagnamento musicale "Welcome to Jurassic Park" originale di John Williams sapientemente inserito da Michael Giacchino come per tanti altri brani.
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ATTENZIONE SPOILER
Ho avuto l'occasione di vederlo il 15 giugno insieme ad amici e che dire: spettacolo!!! Davvero. Uno dei migliori film degli ultimi anni capace di farmi emozionare veramente per la prima volta al cinema. Tutto questo perchè? Merito di una trama più che buona "al passo coi tempi" in cui si è arrivati a creare un bestione geneticamente modificato, di ottimi personaggi interpretati da bravi attori, da effetti speciali strabilianti e scende d'azione al top. Parte il film, si vedono i due genitori che devono lasciare i figli da soli per una visita al Jurassic World dove incontreranno la zia Claire. Già alla barca che li porta all'isola il cuore comincia a battere vedendo la scritta Isla Nublar e riaffiorano tutti i ricordi del primo capitolo, poi il colpo da maestro della camera d'albergo in cui il uno dei due fratelli apre la finestra e ci si trova davanti una spettacolare vista del parco con l'accompagnamento musicale "Welcome to Jurassic Park" originale di John Williams sapientemente inserito da Michael Giacchino come per tanti altri brani. Alcune parti della trama sembrano stonare un poco come la precedente storia dei due protagonisti o il classico "cattivo" che vorrebbe sfruttare i raptor per usi militari. Ma anche queste cose amalgamate al film anzichè debolezze mi sono sembrate integrarsi perfettamente davanti alla mole del lavoro compiuto, tenendo conto che Colin dopotutto non è Spielberg e si è trovato tra le mani un lavoro di tripla A. Risultato: due ore di puro divertimento garantito dall'azione e dal ritmo per tutti più gli affettuosi omaggi al primo film.
Welcome to Jurassic World!
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no_data
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lunedì 20 luglio 2015
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dal grande capolavoro ad un film mediocre
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Avevo grandi aspettative riguardo questo film ricordando il primo grande capolavoro di Spielberg.
La storia è più o meno sempre la stessa : un parco divertimenti con i dinosauri , una equipe di preparati scienziati che sono riusciti a riportare in vita questi ultimi e a potenziarne le capacità e un disastro imminente.
Il film comincia con una brevissima presentazione di una famiglia in crisi dove i due genitori decidono di mandare in vacanza i due figli da una zia quasi sconosciuta, che è la manager del parco. L'inizio è molto sbrigativo tanto che passa completamente in secondo piano la situazione dei ragazzi che diventeranno poi insieme alla zia ed al ranger muscoloso del parco i protagonisti di questo film.
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Avevo grandi aspettative riguardo questo film ricordando il primo grande capolavoro di Spielberg.
La storia è più o meno sempre la stessa : un parco divertimenti con i dinosauri , una equipe di preparati scienziati che sono riusciti a riportare in vita questi ultimi e a potenziarne le capacità e un disastro imminente.
Il film comincia con una brevissima presentazione di una famiglia in crisi dove i due genitori decidono di mandare in vacanza i due figli da una zia quasi sconosciuta, che è la manager del parco. L'inizio è molto sbrigativo tanto che passa completamente in secondo piano la situazione dei ragazzi che diventeranno poi insieme alla zia ed al ranger muscoloso del parco i protagonisti di questo film.
La novità meglio riuscita è sicuramente l'uso del 3D. Gli effeti speciali sono ben fatti peccato tutto il resto... la storia e i personaggi sono privi di spessore tanto che pochi sono gli spettatori che si ricordano solo un nome di uno dei protagonisti; senza parlare di assurdità inspiegabili presenti nel film come la corsa nella similgiungla di Bryce Dallas Howard completamente vestita di bianco e tacco 12 senza alcuna difficoltà o la corsa in una moto da strada di Chris Pratt affiancato dai velociraptor.
Il film finisce facendo intuire forse la produzione di un seguito che a mio avviso spero non ci sarà visto la banalità e la delusione di questo.
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