Titolo originale | John From |
Anno | 2015 |
Genere | Commedia |
Produzione | Portogallo |
Durata | 100 minuti |
Regia di | João Nicolau |
Attori | Luísa Cruz, António Fonseca, Adriano Luz, Julia Palha, Leonor Silveira Filipe Vargas, Clara Riedenstein, João Xavier, Daniel Cotrim, Vasco Pimentel, Pedro Coelho (II), Teresa Bairrada, Filipa Mesquita, Joaquim Carvalho, Isabel Franco, João Matos (II), Maria do Céu Bártolo, Diana Amaro, Mariana Belo, Rita Ferreira, Doila Santos, Helena Sousa, Adriana Vaz, Joana Botelho, Sara Afonso, Graça Ágoas, Crista Alfaiate, Teresa Castro, Francisca Cortesão, Margarida Costa, Alice Garcia, Manuela Henriques, Cristina Matias, Olímpia Pelica, Mariana Ricardo, Edson Ramos, André Alves, Márcio da Silva, Thiero Abdoulaye Bah, Irene Oliveira, David Leite, Pedro Silva, Sérgio Silva (II), Sérgio Salto. |
Tag | Da vedere 2015 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,34 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 27 novembre 2015
Quel che comincia come un gioco si trasforma in una cotta pazzesca che fa perdere a Rita i confini tra realta e fantasia.
CONSIGLIATO SÌ
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Rita e Sara sono amiche inseparabili. Parlano un codice che conoscono solo loro, fanno girare la testa ai ragazzi e condividono fantasie sfrenate che le allontanano dalla routine di tutti i giorni. Quando Rita nota il suo vicino, un maturo fotografo single ma padre di una bambina, scatta immediato il colpo di fulmine. Pur di conquistarlo imparerà tutto della cultura melanesiana, fino a rendere il suo quartiere una nuova Melanesia.
Il DNA di Joao Nicolau è chiaro sin dal principio di John From. I ritmi sono quelli cadenzati del fado cinematografico espresso dal geniale Miguel Gomes, di cui Nicolau è montatore; la prospettiva invece è quella — figlia di Sofia Coppola e Mia Hansen-Love — di una ragazzina che modella il mondo circostante in base al suo volere. Nell'universo dell'esuberante Rita infatti non c'è spazio per ombre e dolore, tutto è a immagine e somiglianza dei sogni di un'adolescente dalla creatività pari solo alla consapevolezza del proprio fascino. E il misto di malizia teen e di ingenuità romantica è il perno attorno a cui ruotano le sorti di un'opera a tratti irresistibile, che se pecca di ingenuità lo fa consapevolmente, trasformando il potenziale difetto in deliziosa naïveté.
Un trionfo del "carino", di un immaginario onirico post-Gondry, destinato a un target ben preciso. Julia Palha, appena diciassettenne e già modella, si muove con l'allure della diva in erba, una Sophie Marceau lusitana in grado di attirare su di sé la macchina da presa per non lasciarla più; all'interno dell'ottimo cast di supporto spicca il nome di Leonor Silveira, musa di Manoel De Oliveira, nel ruolo della madre di Rita, oltre a vari volti già visti nelle notti arabe di Gomes. Ai colori del già ricco cinema portoghese si aggiunge così una nuova tonalità, quella lieve della commedia dell'assurdo, destinata ad allontanare per sempre il pregiudizio che associa il Portogallo a pesantezze d'autore per pochi eletti. Anche (solo) per sfatare una concezione errata, John From è un'esperienza da consigliare a tutti.