The President

Film 2014 | Drammatico 115 min.

Regia di Mohsen Makhmalbaf. Un film Da vedere 2014 con Misha Gomiashvili, Dachi Orvelashvili, Mikheil Gomiashvili, Ia Sukhitashvili. Cast completo Genere Drammatico - Iran, 2014, durata 115 minuti. - MYmonetro 3,25 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Condividi

Aggiungi The President tra i tuoi film preferiti
Riceverai un avviso quando il film sarà disponibile nella tua città, disponibile in Streaming e Dvd oppure trasmesso in TV.



Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.


oppure

Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.

Ultimo aggiornamento sabato 19 giugno 2021

Il primo film in lingua inglese del regista iraniano in esilio.

Consigliato sì!
3,25/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA
PUBBLICO 3,00
CONSIGLIATO SÌ
Un apologo sui poteri e sulle loro cadute in cui Makhmalbaf riesce a spingersi oltre la lettura del presente non dimenticando il proprio vissuto e il proprio cinema.
Recensione di Giancarlo Zappoli
mercoledì 27 agosto 2014
Recensione di Giancarlo Zappoli
mercoledì 27 agosto 2014

In un paese immaginario il Presidente, dittatore sanguinario, gioca con il nipotino mostrandogli come tutto sia possibile, anche far piombare un'intera città nel buio. Ma il gioco ha un intoppo e scoppia la rivoluzione. Il despota è costretto alla fuga e porta con sé il bambino. L'immersione nella realtà lo porterà a scoprire ciò che i sottoposti pensano realmente di lui.

"Hanno cercato di assassinarmi due volte in Afganistan e due volte in Francia". Questa affermazione di Mohsen Makhmalbaf (regista lontano dall'Iran da dieci anni a causa dei suoi film malvisti dalla censura in patria) si trova in una lunga intervista ufficiale da lui rilasciata in occasione del lancio di The President. È da qui, dalla vita vissuta di un cineasta profondamente indipendente, che conviene partire per occuparsi di un film che vuole essere un apologo sui poteri e sulle loro cadute. La morte cruenta fa da sottofondo (anche se nel pudore delle immagini che non violentano mai lo spettatore) a un film che vuole essere un apologo che spinga chi guarda a riflettere sulla coazione a ripetere promossa dalla detenzione del potere.

Il vecchio e il bambino, le cui vicende seguiamo finendo con il divenirne partecipi, sono costretti a cambiare aspetto (dalle divise militari ai poveri panni dei profughi) ma mentre il secondo resta un piccolo principe che impone le sue domande e i suoi perché il tiranno si deve 'abbassare' al livello del popolo che ha oppresso per comprendere il male compiuto ma anche la fondamentale vittoria che ha conseguito. È riuscito infatti a seminare l'odio che ha coltivato (potremmo dire quasi con amore) dentro di sé trasmettendolo agli altri i quali non vedono l'ora, cambiando anche utilitaristicamente fronte, di poterlo a loro volta esercitare nelle forme più abiette. Nel contempo deve trasformare il tutto in un gioco in cui al nipote venga, se non preservata, almeno mitigata la violenza del reale come accadeva al bambino de La vita è bella di Benigni.
Makhmalbaf riesce a leggere il presente non dimenticando il proprio vissuto e il proprio cinema (alcune riprese dall'alto non possono non riportare alla mente Viaggio a Kandahar) ma riesce a fare di più. In questi tempi di Terza Guerra Mondiale frammentata in più teatri di combattimento (come ha esplicitato per primo con efficace immagine Papa Francesco) il regista iraniano mette in luce l'elemento comune tra i vari conflitti.

Ci ricorda cioè come la democrazia non possa poggiare le proprie fondamenta sulla vendetta, che deve restare confinata tutt'al più ad elemento scatenante ed iniziale. Diventa poi necessario andare oltre, porsi domande apparentemente più semplici ma in realtà più profonde. Come possono essere quelle di un bambino che non si accontenta di slogan preconfezionati e a cui, per quanto gli si coprano occhi e orecchie, non si può impedire di 'sentire'.

Sei d'accordo con Giancarlo Zappoli?
Powered by  
PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
sabato 21 febbraio 2015
sebaperulli

In uno stato immaginario, ma pericolosamente simile alla realtà odierna e alle esperienze vissute dal regista Mohsen Makhmalbaf, il potere è nelle mani di un feroce dittatore, un tiranno che con uno schiocco di dita può lasciare al buio intere città ma che è costretto alla fuga insieme al nipotino a causa di una rivoluzione interna.

venerdì 29 agosto 2014
angelo umana

  La punizione più giusta per un tiranno: ridurlo alla condizione dei suoi sudditi, fargli condurre la loro vita, con le stesse difficoltà e penurie, niente più palazzi e scorte di guardie, né limousine o aerei, niente più bardature né lusso, niente più “Altezza reale” e “Vostra maestà”.

mercoledì 27 agosto 2014
Peer Gynt

DIttatore di un paese non meglio identificato è colto di sorpresa dallo scoppio violento della rivoluzione e deve cercare di salvarsi, col nipotino  di cinque anni, travestito da povero musicista da strada, mischiandosi con il suo popolo, di cui sente ad ogni passo quanto odio esso nutre nei suoi confronti. Onesto ma retorico e superficiale apologo nel quale il regista iraniano cerca di [...] Vai alla recensione »

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

Dopo quelli di Chaplin e Sacha Baron Cohen, un nuovo dittatore: nel paese che non c'è, ma il Medio Oriente è indiziato speciale, l'iraniano Makhmalbaf tallona un despota rovesciato e il nipotino alla ricerca della salvezza, condensando i Saddam, i Mubarak e gli altri spodestati dalla Primavera Araba. Ma morto un dittatore che si fa? Apertura alla Certain Regard per Orizzonti, il film che The Search [...] Vai alla recensione »

Pedro Armocida
Il Giornale

Il presidente-dittatore di un imprecisato Stato caucasico fa giocare il nipotino prediletto con l'illuminazione della capitale. A un ordine, prontamente eseguito in ossequio all'autocrazia del nonno, la città sprofonda nel buio per poi, al successivo comando, tornare a brillare e il bambino ammira felice l'alternarsi di tenebre e luce... Il presidente-dittatore ha appena firmato una dozzina di condanne [...] Vai alla recensione »

NEWS
MYMOVIESLIVE
lunedì 18 ottobre 2021
 

Selezionato in Orizzonti alla 71esima edizione della Mostra di Venezia. Vai all’articolo | Guarda il film »

NEWS
martedì 26 agosto 2014
Dario Zonta

La sezione Orizzonti della Mostra del Cinema di Venezia, introdotta nell'era di Marco Muller e confermata da Alberto Barbera, troverà quest'anno una bella sorpresa ad attenderla. Non si tratta, come adesso diremo, soltanto di un "upgrade" relativo alle [...]

Vai alla home di MYmovies.it
Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati