Miss Julie

Film 2014 | Drammatico, Sentimentale, +13 129 min.

Titolo originaleJulie
Anno2014
GenereDrammatico, Sentimentale,
ProduzioneNorvegia, Gran Bretagna, Canada, Gran Bretagna
Durata129 minuti
Regia diLiv Ullmann
AttoriJessica Chastain, Colin Farrell, Samantha Morton, Nora McMenamy .
Uscitagiovedì 19 novembre 2015
DistribuzioneLab 80 Film
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 2,73 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Liv Ullmann. Un film con Jessica Chastain, Colin Farrell, Samantha Morton, Nora McMenamy. Titolo originale: Julie. Genere Drammatico, Sentimentale, - Norvegia, Gran Bretagna, Canada, Gran Bretagna, 2014, durata 129 minuti. Uscita cinema giovedì 19 novembre 2015 distribuito da Lab 80 Film. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 2,73 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 15 aprile 2016

Dall'omonimo romanzo di Johan August Strindberg, la tragica storia d'amore tra una giovane aristocratica e il servitore di suo padre. Il film è stato premiato a Critics Choice Award,

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Consigliato sì!
2,73/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA
PUBBLICO 2,95
CONSIGLIATO SÌ
La regista rilegge Strindberg da una posizione opposta e accosta con gusto cinema e teatro.
Recensione di Marianna Cappi
martedì 17 novembre 2015
Recensione di Marianna Cappi
martedì 17 novembre 2015

Approfittando dell'assenza del barone suo padre, la contessina Julie, una notte di mezza estate sul finire dell'Ottocento, balla con un guardiacaccia, lasciando di stucco il servo del padre, John, che la prende per matta. Non contenta, Julie insiste nel sedurre lo stesso John, il quale cede, confessando il suo amore di lunga data per lei. La donna di John, la cuoca Kathleen, li vede incamminarsi verso il pericolo e ha pena della ragazza e disprezzo di John. Quando la notte volge al termine e il barone rientra, la tragedia di miss Julie si consuma, sotto la forma di un hara kiri.
Strindberg conosce l'instabilità psicologica e ne fa materia del proprio dramma, affondando come suo solito nell'autobiografismo e ribadendo l'ideologia misogina che lo porta a vedere nella donna tanto un essere debole e degradante quanto la detentrice di un pericoloso potere, in grado di togliere all'uomo l'onore che gli è proprio. Liv Ullman non modifica il testo, lascia piuttosto che sia il tempo, l'oggi, ad insinuarsi nelle pieghe del senso e a portare a galla la sfumatura del femminicidio e, più nel dettaglio, del gioco perverso che scambia vittima e carnefice, colpa, desiderio, potere. Un gioco antico quanto l'uomo, che il drammaturgo e la regista guardano con occhi molto diversi, pur pronunciando le stesse parole.
La regista gioca poi con intelligenza intrecciando i piani della vita, del teatro e del cinema, con semplicità e gusto, senza scomodare inutili confronti bergmaniani. Se il personaggio di Kathleen, guidato da una fede infantile e monolitica, riesce a far coincidere quasi in pace persona e personaggio, per John, più che mai, e per miss Julie, questo non è possibile: indossata la livrea John è un servitore e non può non servire, è il suo ruolo, ma tolta la giacca John è altro, in cerca d'altro. Alla bidimensionalità dell'essere umano, sdoppiato tra il ruolo sociale e un sé più profondo (e pronto a frammentarsi ancor più, con l'avvento della psicanalisi) si aggiunge la particolare psicologia dell'attore, sempre dentro e accanto al personaggio, e ancora una dimensione ulteriore, portata dal cinema stesso: quella dello star-system.
Il confronto, sotto quest'ultimo piano, è però impietoso: mentre la Chastain ipnotizza lo spettatore, passando di registro in registro senza mai farci avvertire lo scricchiolìo della giuntura, Colin Farrel si limita a sottolineare con eccessiva insistenza la dizione irlandese, facendo più smorfie che in un film espressionista, e solo la vaga somiglianza con Dirk Bogart, mentre si dice nient'altro che un "servant", permette di non considerarlo del tutto fuori cast.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
martedì 24 novembre 2015
Flyanto

Liv Ullmann, grande attrice ed ispiratrice, nonchè ex-compagna, dell'ancor più talentuoso regista Ingmar Bergman, in "Miss Julie" diventa anche regista e, direi, con notevole successo. Rifacendosi all'omonimo testo  dello scrittore svedese Johan August Strindberg, Liv Ullmann presenta sullo schermo la sfortunata storia d'amore di una giovane e bella aristocratica, [...] Vai alla recensione »

giovedì 6 gennaio 2022
enzo70

Miss Julie è una contessa che dialoga con la servitù, balla con un guardacaccia, seduce il servo del padre. Ma non è una mangiatrice di uomini, anzi è una donna fragile, sensibile, che non vede nella classe sociale un vincolo, ma l’opportunità di un legame. Il servo, John, è un uomo pratico, intravvede la possibilità della ricchezza, di un riscatto [...] Vai alla recensione »

winner
mvp award
Critics Choice Award
2015
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