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Ultimo aggiornamento lunedì 14 novembre 2016
Un'ex stella del cinema in cerca di una nuova ondata di notorietà sceglie di allestire una commedia a Broadway. Il film ha ottenuto 9 candidature e vinto 4 Premi Oscar, ha vinto un premio ai David di Donatello, 8 candidature e vinto 2 Golden Globes, 10 candidature e vinto un premio ai BAFTA, ha vinto un premio ai Cesar, 13 candidature e vinto 7 Critics Choice Award, 4 candidature e vinto un premio ai SAG Awards, Il film è stato premiato a AFI Awards, In Italia al Box Office Birdman ha incassato nelle prime 7 settimane di programmazione 4,6 milioni di euro e 821 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO SÌ
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Riggan Thompson è una star che ha raggiunto il successo planetario nel ruolo di Birdman, supereroe alato e mascherato. Ma la celebrità non gli basta, Riggan vuole dimostrare di essere anche un bravo attore. Decide allora di lanciarsi in una folle impresa: scrivere l'adattamento del racconto di Raymond Carver Di cosa parliamo quando parliamo d'amore, e dirigerlo e interpretarlo in uno storico teatro di Broadway.
Nell'impresa vengono coinvolti la figlia ribelle Sam, appena uscita dal centro di disintossicazione, l'amante Laura, l'amico produttore Jake, un'attrice il cui sogno di bambina era calcare il palcoscenico a Broadway, un attore di grande talento ma di pessimo carattere. Riuscirà Riggan a portare a termine la sua donchisciottesca avventura?
Dopo il tuffo negli abissi della disperazione di Biutiful, capolavoro poco apprezzato dal grande pubblico, il regista messicano Alejandro Gonzalez Inarritu si cimenta con la commedia, benché agrodolce e in alcuni tratti quasi nera. Temi principali sono l'ego, in particolare quello maschile, e l'incapacità di distinguere l'amore degli altri dalla loro approvazione. Chi meglio di un attore molto amato ma poco apprezzato per rappresentarlo?
Inarritu scandaglia l'animo di Riggan usando la cinepresa come mai aveva fatto prima, ovvero cimentandosi in una serie praticamente infinita di piani sequenza all'interno dei quali gli attori recitano senza inerruzioni come su un palcoscenico teatrale, entrando e uscendo continuamente dal teatro in cui si svolge prevalentemente l'azione alla strada, e dentro e fuori i camerrini, i corridoi, il backstage del teatro stesso. In un gioco continuo di immagini rifratte attraverso specchi e spiragli.
Il paragone con Robert Altman è inevitabile: i piani sequenza (come quello iniziale de I protagonisti), l'adattamento da Carver (come in America Oggi), la messa in ridicolo corale del mondo dello spettacolo (Nashville, I protagonisti, Radio America). Come è altmaniana la visione da insider della Hollywood contemporanea, in particolare quella dei franchise dedicati ai supereroi, "pornografia apocalittica" responsabile dell'infantilizzazione irreversibile del pubblico.
Birdman è anche un capolavoro di metacinema: il protagonista è quel Michael Keaton che deve la sua celebrità all'interpretazione di Batman (ma che è anche un grande attore, come dimostra appieno nel film di Inarritu); è più volte citato The Avengers, il film cui Edward Norton, che in Birdman ha il ruolo del prim'attore, ha rifiutato di partecipare nei panni di Hulk, dopo aver litigato con la produzione del film sul gigante verde. E c'è una scena in cui Inarritu fa ciò che Hollywood vorrebbe da ogni regista, dopo aver fatto per tutto il resto del film ciò che Hollywood detesta (tranne la notte degli Oscar): infiniti virtuosismi registici, dialoghi interminabili, mancanza di un eroe immediatamente identificabile.
Birdman è apparentemente privo di montaggio (o meglio: il montaggio è molto attento a "non interrompere un'emozione") il cui ritmo è dato da una pianificazione meticolosa, una inarrestabile agilità nei movimenti di macchina, una recitazione rocambolesca, un incalzante rullo di batteria che accompagna tutte le azioni che coinvolgono Riggan. Ed è un esperimento in linguaggio cinematografico coraggioso e spaccone, reboante e ridondante, eccessivo ma funzionale alla storia che narra.
Inarritu racconta l'uomo (e in particolare il maschio) nella sua fragilità e contraddizione, nei suoi sogni di gloria e le sue delusioni di vita. Racconta la presunzione, ma anche la vulnerabilità, di ogni artista, o anche di chi crede di esserlo ed è costretto a confrontarsi con l'evidenza contraria. Attraverso lo sguardo di Riggan, il regista commenta su tutta la società contemporanea, sul "genocidio culturale" in corso e sulla prevalenza fagocitante dei social media, creatori di una nuova forma di ambizione, quella di diventare virale, e una nuova forma di delusione, quella di credere che milioni di contatti equivalgano ad un singolo attestato di stima.
Il risultato è un film magmatico (e in questo senso perfettamente "almaniano") che è un piacere per gli spettatori, gioiosamente ridondante e tracimante vita ed ambizione. Nella sua bulimia creativa Inarritu inanella troppi finali, ma è difficile biasmiarlo per la volontà di dire troppo invece che tutto, ricordando che chi rischia cammina sempre sull'orlo dell'abisso.
Candidato a 9 Oscar. Naturalmente. Una semplice ed imperfetta al punto giusto opera d'arte, che vuol andare controcorrente sia nel messaggio che nei modi. Un'opera intelligente, ironica, surreale in maniera adatta, e ricca di valore artistico. La fotografia è pensata e realizzata in maniera perfetta, intraprendente e coinvolgente privando lo spettatore di quella sensazione di essere l'osservatore onniscient [...] Vai alla recensione »
Alejandro Gonzalez inarritu si dà alla commedia firmando un capolavoro Birdman.Il film racconta la storia di Riggan Thompson attore che dopo il successo avuto per l'interpretazione di Birdman(Cinefumetto)si dà al teatro creando uno spettacolo a Broadway;il suo obbiettivo è di scrollarsi di dosso l'immagine di attore scarso capace di recitare solo con una maschera addosso. [...] Vai alla recensione »
Che cosa è Birdman? Birdman ( o L'imprevedibile virtù dell'ignoranza) è l'ultima fatica di Alejandro Gonzales Inarittu, regista messicano, che ha nel cassetto filmoni del calibro di Amores Perros, 21 Grammi, Babel, Biutful. Uno dei registi messicani più capaci e apprezzati da hollywood (insieme a Guillermo del Toro e al premio oscar Alfonso Cuaron).
Il film sfida il recensore :) Il protagonista, l’attore R. Thompson, odia i critici, capaci soltanto di affibbiare etichette sulla base di pregiudizi. Perché la sua ossessione è proprio questa: essere stato etichettato una volta per tutte come attore di serie B, l’interprete di Birdman, il supereroe alato con rostro d’uccello che gli ha [...] Vai alla recensione »
Dall’ alto della celebrità giù nel profondo dell’anima…. Una meteora solca il cielo all’inizio e alla fine del film… ,si tratta di una stella? Visto che si parlerà di Riggan Thompson un famoso personaggio del mondo dello spettacolo…ma presto si capisce che si camminerà nei lunghi e tortuosi corridoi [...] Vai alla recensione »
Vedendo Birdman ho avuto la sensazione di un film volutamente retro. Di ottima confezione e fattura, unico piano-sequenza con visione teatrale leggermente claustrofobica, forse anche per dare maggiore risalto alle fughe alate del protagonista. Con un manierismo ridondante e con attori strepitosi, il film narra la storia di Riggan Thompson/Birdman che ricorda proprio quella di Michael Keaton/Batma [...] Vai alla recensione »
Un bel film davvero ben girato e diretto ,un cast eccellente e con recitazioni convincenti. Riggan sfida sè stesso ,perchè è celebre grazie a un blockbuster ,a un personaggio Birdman, che lo ha reso immortale in un cinema di basso livello. Allora l'attore sceglia la strada più difficile,quella di una vecchia opera teatrale, per dimostrare che lui c'è ,esiste [...] Vai alla recensione »
Per favore, lasciatemi scrivere -anche se con ritardo- che considero "Birdman" un grande film. Che non è ineccepibile, che contiene quella dimensione pacchianamente kitsch di Inarritu, già vista in "Babel" e nel discutibile "21 grammi". Ma che pochissimi film sanno raccontare cosi, e senza praticamente nessuna retorica, il confine tra arte e realt&agra [...] Vai alla recensione »
Un teatro formicolante a Broadway. Lì fervono i preparativi per l’allestimento di un lavoro di Carver intitolato “Di cosa parliamo quando parliamo d’amore”. Tutto gira intorno a Riggan, che, dopo una trionfale carriera come Birdman, supereroe con forma di uccello dotato di superpoteri ed adorato da un pubblico che non si fa troppe domande, intende organizzare uno spettacolo [...] Vai alla recensione »
Sicuramente Birdman è un film che non vi lascerà indifferenti, sopratutto se siete amanti del cinema e del teatro. Se conoscete la filmografia di Alejandro Inarritu rimarrete un po' spiazzati, in quanto non troverete il suo buon film drammatico a cui ci aveva abituato, ma una commedia. Credo peró che etichettare questo film come commedia sia molto riduttivo, [...] Vai alla recensione »
Rimanere ancorati al pericoloso ego di cui siamo assediati ogni giorno e dal quale tentiamo di proteggerci come da una fortezza inespugnabile, talune volte cedendo al vano fascino dell’illusoria celebrità che ci eleva al di sopra del bene e del male, è esperienza comune di molti attori famosi abbarbicati allo scoglio dei ruoli che li hanno segnati per tutta la vita.
Credo che per alcune rare pellicole la descrizione meticolosa della storia faccia perdere la bellezza inestimabile del valore di un emozione. Essendo Birdman particolarmente strutturato , sia dal punto di vista della regia che della sceneggiatura, voglio lasciare a voi la piena libertà di scoprire scena dopo scena, la complessità di una storia creata dal talentuoso Alejandro González [...] Vai alla recensione »
Il titolo del film è di gran richiamo per tutti coloro che sono appassionati del genere di Batman, Superman,L’uomo ragno,Spiderman,ma non ha proprio nulla a che confrontarsi con nessuno di loro.I fans di quel genere di film rimarranno delusi, altri ignari spettatori lo accetteranno con superficialità o lo contesteranno,altri invece ne usciranno entusiasti.
Critico verso Hollywood e la presunta superficialità dei suoi film. Critico verso i social network, stigmatizzati in maniera prevedibilmente noiosa. Critico verso l'uomo della strada, interessato a rubare con il cellulare attimi di vita altrui. Critico verso i critici di Broadway, spesso di parte e raramente sinceri nei loro giudizi.
Da una storia piuttosto semplice e lineare si sviluppa uno dei migliori film del panorama cinematografico contemporaneo: un'opera che, attraverso un antieroe magnificamente interpretato da Michael Keaton, si interroga sull'importanza dell'amore nella vita di un uomo ossessionato dall’immagine pubblica e vittima di quest’ultima.
Un'opera che restituisce l'attore Michael Keaton al grande cinema, nel complesso è difficile decifrare con esattezza il vero significato del film di Inarritu che in questa commedia tira in ballo un pò di tutto e di conseguenza un pò di niente. Molto teatrale, la storia analizza la vita di RIggan Thomson, attore sessantenne in crisi d'identità, da decenni famoso [...] Vai alla recensione »
Riggan Thomson è una celebrità di Hollywood non più nel fiore degli anni, divenuto famoso grazie al ruolo del super eroe alato Birdman. Riggan vuole dimostrate a sé stesso e al mondo di essere molto di più che una strar priva di talento. Decide quindi di investire tutti i suoi soldi in uno spettacolo teatrale diretto e interpretato da lui.
Ex star del cinema, famoso per il personaggio del supereroe Birdman di numerosi blockbuster hollywoodiani, decide di dare una svolta alla propria carriera trasferendosi in un teatro di Broadway e mettendo in scena un impegnato dramma teatrale basato sui racconti di Raymond Carver. La sua scelta si rivelerà foriera di innumerevoli difficoltà economiche, professionali ed umane che lo [...] Vai alla recensione »
Di cosa parliamo quando parliamo d'amore. In un teatro di Broadway Riggan Thompson è regista e protagonista di un adattamento del celebre testo di Raymond Carver. Un attore di cinema prigioniero di un personaggio, specie se in costume, rischia di rimanere ancorato a vita al mondo dei blockbusters: non solo nella sua testa e in quella dei fan facili alla nostalgia, ma anche all'occhio [...] Vai alla recensione »
Non è facile parlare di Birdman, credo che ogni parola sia superflua, così come ogni definizione che si voglia attribuirgli. Birdman non è un film, è teatro d'avanguardia cinematografico in piano sequenza, è un quadro del quarto millennio venuto dal futuro, un'opera d'arte dinamica. È pura espressione artistica e umana: è una commedia nera, un film drammatico, un grottesco, una rappresentazione di [...] Vai alla recensione »
Credo sia stata premiata l'originalità delle riprese. Il regista si è cimentato in una vera e propria prova di forza, riuscendo a montare un unico piano sequenza per una intera commedia. In realtà non si tratta di un'unica ripresa di due ore (piano sequenza vero e proprio), ma di diverse riprese dalla lunga durata fuse assieme, approfittando dell'assenza di luce o di immagini fisse.
Ho visto Birdman, tutto sommato mi è piaciuto e qui di seguito provo a riassumere il mio giudizio. Premesso che per quanto riguarda il pro-filmico (recitazione, fotografia, scenografia, colonna sonora ecc.) siamo a livelli superlativi e quindi inattaccabili, sul versante stilistico il film incappa nelle prevedibili trappole dettate dall’ostentata sovrapposizione di due registri: onirico [...] Vai alla recensione »
Finalmente si ritorna a fare vero cinema ! Cos'è infatti il cinema se non entra anche nel cervello, nella mente, psiche metafisica del regista e dei protagonisti ? Rimane poco più che teatro o rarrazione su celluloide (oggi digitalizzata). Non m si venga a dire che i postmoderni famigerati "effetti speciali" al computer siano di per sé [...] Vai alla recensione »
Un attore di mezza età ha deciso di smettere i panni di una fortunata serie di film su un supereroe di nome Birdman. Questa serie gli ha dato una grandissima popolarità ma l'uomo decide di cimentarsi nell'adattamento di Cosa parliamo quando parliamo d'amore di Raymond Carver. Il film è davvero di pregevole fattura e parlando di Inarritu non ci sarebbe da meravigliarsi [...] Vai alla recensione »
Il film è uscito nel 2014 ricevette nel 2015 ben 4 Oscar, di cui 1 per la regia (meritata) di Inarritu (è anche produttore e sceneggiatore) ed 1 per il miglior film (preferivo i nominati American Sniper e Whitplash). Il regista Inarritu l'anno seguente doppiò il premio con Revenant e ha diretto diversi film tra cui 21 grammi (da me recensito).
Alejandro Gonzalez Inarritu è un regista a cui piace basare i propri film su intensità dei personaggi, inquadrature ad effetto, storie coinvolgenti. Lo ha dimostrato con 21 grammi prima, Biutiful poi, questa pellicola ancora e l'ultimo Revenant. Riuscendo perfino nell'impresa di far vincere un Oscar a Leonardo Di Caprio per l'intensità che dona al suo personaggio.
Fra i film più osannati dell’anno, Birdman, la nuova fatica di Innaritu, è, ovviamente, da notare in particolare per il suo virtuosismo, essendo girato come un unico, lungo piano-sequenza (apparentemente) senza stacchi. Altro sicuro punto forte del film sono le eccellenti interpretazioni degli attori: accanto ad un “ritrovato” Keaton, l’eccezionale Norton, l’ottim [...] Vai alla recensione »
Riggan Thomson è un famoso attore sessantenne che ha quasi sempre recitato in film ad alto budget; tuttavia la sua carriera è irrimediabilmente legata all'immagine del super-eroe Birdman per il quale, anni prima, ha rifiutato di recitare nel terzo capitolo dell'omonima saga per dimostrare al mondo di essere, oltre che una star tutto muscoli ed azione, anche un interprete dotato [...] Vai alla recensione »
BIRDMAN (USA, 2015) diretto da ALEJANDRO GONZALES IňARRITU. Interpretato da MICHAEL KEATON, ZACH GALIFIANAKIS, NAOMI WATTS, EDWARD NORTON, EMMA STONE, ANDREA RISEBOROUGH, AMY RYAN, MERRITT WEVER, LINDSAY DUNCAN, BILL CAMP, ANTONIO SANCHEZ Riggan Thomson deve la sua notorietà al personaggio di Birdman, supereroe con costume da volatile che ha interpretato in una trilogia cinematografica, [...] Vai alla recensione »
Le pellicole teatrali vengono riconosciute per essere ambientati in un solo luogo, accompagnati da pochi personaggi. Spesso le riprese sono lente oppure rapide, a seconda di come il regista vuole elaborare le riprese, pochi cineasti hanno girato le pellicole teatrali in una sola inquadratura come lo ha fatto Alfred Hitchcock con il suo capolavoro Rope.
“Birdman o (L’imprevedibile virtù dell’ignoranza) è un film del 2014 diretto da Alejandro Gonzalez Innaritu. Riggan Thomson è un attore che vive un periodo di crisi esistenziale e lavorativa in quanto il suo ultimo grande successo cinematografico risale a vent’anni prima, quando ha interpretato per la terza volta il supereroe di nome “Birdman”. [...] Vai alla recensione »
Montato come se fosse un unico piano sequenza, questo film racconta il tentativo di rivalsa, attraverso una piece teatrale, di un attore imprigionato dal successo ottenuto con il ruolo di supereroe interpretato anni prima. Con questo soggetto Inarritu si sfoga mettendo in scena i conflitti tra arte alta e cultura pop, mostrando l'ambiente del teatro come club di prime donne e circondato da critici [...] Vai alla recensione »
Riggan Thomson (Michael Keaton),celebre in tutto il mondo per la sua interpretazione del supereroe Birdman, è alle prese con una nuova sfida: produrre, dirigere e interpretare un’opera teatrale. Una sfida con il pubblico (ma soprattutto con se stesso) per dimostrare di essere grande, con la modernità e con il passato in un ultimo,disperato tentativo di sentirsi vivo.
Inarritu va a teatro, quello con la T maiuscola, quello all'origine della cultura delle arti visive americane, il crogiuolo delle vette della recitazione. Lo stravolge, lo bombarda e dalle sue macerie lo fa risorgere in veste rinnovata. Gli attori spaesati sono inseriti in un mondo reale in “continuo”, dove non esistono il montaggio, la post-produzione e gli effetti speciali. In [...] Vai alla recensione »
L’immagine che lascia più perplesso lo spettatore è quella della meteora subito dopo affiancata al corpo di una medusa ormai morta, che compare all’inizio e alla fine del film. Questo si potrebbe paragonare con il geniale racconto la metamorfosi di Franza Kafka. Ma attraverso la metamorfosi un soggetto diventa ciò che in realtà è sempre [...] Vai alla recensione »
Ammetto che questa è la prima recensione che pubblico, potrei essere (anzi, sarò di certo) meno accurato e accorto di molti altri recensionisti su questo sito, le cui opinioni aiutano anche ad apprezzare meglio il film. Ammetto anche di non essere stato troppo entusiasta all'entrata al cinema, soprattutto per i commenti negativi riferiti da alcuni amici riguardo Michael Keaton, [...] Vai alla recensione »
Ho sempre amAto i film di Inarritu e in effetti questo si discosta molto dagli altri e lascia spiazzati fin dalla prima scena Mi è piaciuto molto il vagbondare della macchina da presa fra corridoi angoli, stanze , esterni ed interni che fa sì che lo spettatore si senta realmente sul set. A parte la bravura degli interpreti che riscatta alcuni momenti , purtroppo sono costretta [...] Vai alla recensione »
Riggan Thompson è un uomo di 60 anni, una celebrità, un professionista maturo alle prese con un progetto che dovrà consacrarlo come abile attore divincolandolo dall'etichetta da supereroe da cinema facilone, etichetta che gli è stata attribuita in seguito alla sua interpretazione di "Birdman" diversi anni prima. Birdman è il suo alterego, il suo ponte per la celebrità.
Riggan (Michael Keaton), un attore già affermato nei panni di uomo-uccello, un super-eroe di cartapesta, ha l’ambizione di dimostrare a se stesso e al mondo intero che è un interprete vero in grado di conquistare senza maschera l’esigente pubblico degli spettacoli teatrali per il quale non c’è trucco e non c’è inganno. Vuole scrollarsi di dosso l’etichetta che lo ha reso famoso.
Realtà e finzione, maschere e attori, pubblico e critica, popolarità e mediocrità, arte e mainstream: queste sono le coppie conflittuali su cui si incardina il film di Iñárritu. La scelta del piano sequenza riproduce il punto di vista tipico dello spettatore teatrale e costringe il pubblico nell'azione scenica: è il pubblico, infatti, [...] Vai alla recensione »
Le immagini nei “vicoli” del retropalco restano come un lungo e affannoso andirivieni tra una stanza e l'altra della psiche umana, si va dal palco al camerino, alla terrazza, al bar, ogni luogo è un ambito della nostra memoria, un affresco delle relazioni che allacciamo, un termometro di ciò che cerchiamo nella realtà, nelle persone che ci circondano e di cui ci circondiamo.
Sono passati più di vent'anni da quando Michael Keaton indossò il costume dell'”uomo pipistrello” ricevendo così da Tim Burton l'onore e l'onere di impersonare la doppia vita di un supereroe, amato dal pubblico di tutto il mondo. Oggi ritorna sul grande schermo, alla corte di Alejandro Gonzalez Inarritu, per impersonare Riggan Thomson, un attore [...] Vai alla recensione »
Il film, ambientato quasi tutto dietro le quinte di un palcoscenico, racconta la vita di Thomson (Keaton) nei panni di attore e star famosa per aver interpretato il supereroe Birdman. Si ritrova diversi anni dopo a dover combattere con il suo alter ego per una vita depressa, per il decadimento della sua carriera e per il fallimento di marito e padre.
E così Alejandro González Iñárritu alla sua quinta opera firma il capolavoro. Si, di Birdman o (L'imprevedibile virtù dell'ignoranza) si può parlare di capolavoro. Non è semplice parlare di Birdman, per il semplice fatto che questa volta abbiamo a che fare con qualcosa di nuovo, di mai visto prima.
“Chi non riesce a diventare un artista diventa un critico come chi non può fare il soldato diventa un traditore”. Inarritu, allontanandosi dalla strada consueta del racconto di vite parallele che si incrociano per tragiche coincidenze, completa il pensiero Flaubert con questa sua ultima pellicola che sembra urlare in tutti i modi che chi non può essere un grande uomo [...] Vai alla recensione »
"Birdman or the Unexpected Virtue of Ignorance"(Alejandro Gonzalez Inarritu, scritto dal regista insieme a Nicolas Giacobone, Alexander Dinelaris e Armando Bo, 2014). Un attore in crisi creativa, chee però ha fatto"furore"come"Birdman", l'uomo -uccello superoe da cartoons e da film molto spettacolare, prova a mettere in scena un suo spettacolo, da lui [...] Vai alla recensione »
Pirandello diceva che ognuno di noi è obbligato ad indossare una maschera nel grande spettacolo della vita. Alcune volte, però, risulta impossibile togliersi questa maschera. Birdman or (The Unexpected Virtue of Ignorance) accompagna lo spettatore per la durata del film nel frenetico mondo dei teatri di Broadway, in un ritmato e avvincente piano sequenza che sembra ricordare [...] Vai alla recensione »
La mediocrità del supereroe Non è usuale assistere alla proiezione di un film e sentirsi parte di una realtà teatrale di cui si scandaglia il “ dietro le quinte”, per smantellare il mondo di finzione che c’è dietro ogni spettacolo, mettendo a nudo i problemi e le [...] Vai alla recensione »
Chi dice che un uomo che provi a volare, possa solo cadere? Il messaggio ultimo che mi è rimasto di questo film di eccellente e originale fattura. SI mischia il surreale al reale, la recitazione alla realtà, il sentimentale al cinismo. Un mix continuo che ruota attorno ad uno spettacolo teatrale fatto di vita e di aspirazioni, obbiettivi imposti dalla società moderna e dal nostro [...] Vai alla recensione »
Riggan Thomson (Michael Keaton),celebre in tutto il mondo per la sua interpretazione del supereroe Birdman, è alle prese con una nuova sfida: produrre, dirigere e interpretare un’opera teatrale. Una sfida con il pubblico (ma soprattutto con se stesso) per dimostrare di essere grande, con la modernità e con il passato in un ultimo,disperato tentativo di sentirsi vivo.
Alejandro González Iñárritu ci mette dai tre ai quattro anni a girare un film. Dopo Amores Perros, 21 Grammi, Babel e Biutiful si sono succeduti con quell'intervallo perché il regista messicano è, per sua stessa ammissione, un perfezionista. Dall'uscita di Biutiful, che ha portato Javier Bardem a conquistare la Palma come miglior attore al Festival di Cannes del 2010, sono passati altri quattro anni, ma ci sono voluti tutti per pianificare e poi realizzare Birdman, il film con cui Iñárritu inaugura il concorso della 71. Mostra del cinema di Venezia. Continua»
Quel rumoroso successo giovanilista che Michal Keaton aveva conquistato nel 1989 e nel 1992 interpretando con la regia di Tim Burton il supereroe da fumetto Batman, fa di lui il protagonista ideale di Birdman o (L'inaspettata virtù dell'ignoranza), sesto e forse più bello dei film del regista messicano Alejandro Gonzàles Inàrritu, che ieri ha inaugurato magnificamente la 71° Mostra del cinema.
Ex star dei superhero movies, Riggan Thomson (Keaton) mette in scena Di cosa parliamo quando parliamo d'amore a Broadway: attori (Edward Norton), figlia (Emma Stone), ex moglie, nuova fiamma e se stesso sono tutti contro lui, che sul palco si vuole ripulire dai lustrini hollywoodiani. Ce la farà? Ottima apertura del Concorso di Venezia 71, Inàrritu vede Kaufman (Synechdoche, NY), Cronenberg (Maps to [...] Vai alla recensione »
Che il film sia una satira di Hollywood e del cinema degli effetti speciali, è motivo accreditato dallo stesso autore, il messicano Alejandro G. Inarritu; e dalla sua scelta, per il ruolo protagonista del divo cinematografico in declino che cerca di risorgere dalle ceneri recitando a Broadway in una pièce da Carver, di un attore come Michael Keaton: assurto nel 1989 a fama nei panni del Batman di Burton [...] Vai alla recensione »
Una battuta "La fama è la cugina zoccola del prestigio" - per graffiare l'immaginario sulle celebrities, virtuosi piani sequenza sapientemente raccordati e una commedia nera sui generis, una sorta di Effetto notte sulle macerie di Hollywood ma ambientato a Broadway: Birdman, già apertura della 71° Mostra di Venezia, premiato ai Golden Globes con il redivivo Michael Keaton e in pole-position agli 87 [...] Vai alla recensione »
Un film tutto dialoghi brillanti e trascinanti piani sequenza contro la retorica dell'azione e degli effetti speciali (che però fanno capolino in sottofinale...). Un cast di attori (formidabili) che recitano la parte di attori, entrando e uscendo di continuo dal ruolo, con mille allusioni alle loro vere carriere. E un regista che è nato in Messico ma firma un film americano fino al midollo.
Era un superuomo e adesso è un esordiente sul palcoscenico di Broadway, Michael Keaton dal mantello scuro è approdato nella New York sprezzante verso Hollywood e i suoi blockbuster a fumetti. Perduto nel mito di Batman, seppellito dalle glorie passate, "terrorizzato di non contare più nulla", parrucchino sulla testa spelacchiata, l'ex divo vive con l'ossessione di dimostrare d'essere un vero attore [...] Vai alla recensione »
L'inizio, ed è il secondo anno consecutivo, a differenza di altri festival, quello di Cannes in testa, propone un grande film: la scorsa edizione è stato il magnifico Gravity, questa volta Birdman (o le imprevedibili virtù dell'ignoranza), attesissimo nuovo lavoro di Alejandro G. Inarritu a cui Venezia 71, direttore Alberto Barbera, ha affidato la serata di inaugurazione che ha visto arrivare sul Lido [...] Vai alla recensione »
Venezia 71, centro! "Birdman", come e più di "Gravity" l'anno scorso, è un vero film d'apertura: commedia e dramma intorno all'impresa di cambiare il corso di una vita a Hollywood, dove il successo è una prigione e l'ambizione di "diventare" se stessi si paga con l'emarginazione; un cast di star che gioca alla grande l'occasione di interpretare allori di cinema e teatro, richiamando Altman, Malick, [...] Vai alla recensione »
Un ex celebrità di Hollywood, famoso per un ruolo da supereroe, torna sui palcoscenici di Broadway per dimostrare che fu gloria meritata. Dovrà recitare con un egocentrico attore, con il quale si scontrerà a ripetizione. Carico di Nominations (ben 9, forse eccessive), Birdman è un gran bel film, interpretato da un cast strepitoso, godibile peri suoi dialoghi spiritosi, con il solo vizio di aver trattato [...] Vai alla recensione »
Sembrerebbe sia proprio Iñárritu il primo a non credere troppo alla ossatura delle storie dei suoi film: è forse il modo più superficiale per comprendere la sua ossessione per le strutture narrative smodate e spesso prive di una necessità, ma probabilmente c'è un fondo di verità; e semmai è curioso che il regista messicano sia passato dalle concatenazioni temporali più confuse (manco fosse Nolan) alla [...] Vai alla recensione »