Birdman |
||||||||||||||
Un film di Alejandro G. Iñárritu.
Con Michael Keaton, Zach Galifianakis, Edward Norton, Andrea Riseborough, Amy Ryan.
continua»
Commedia,
Ratings: Kids+13,
durata 119 min.
- USA 2014.
- 20th Century Fox Italia
uscita giovedì 5 febbraio 2015.
MYMONETRO
Birdman
valutazione media:
3,64
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Keaton vola ancora.di IuriVFeedback: 19621 | altri commenti e recensioni di IuriV |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
martedì 3 novembre 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Montato come se fosse un unico piano sequenza, questo film racconta il tentativo di rivalsa, attraverso una piece teatrale, di un attore imprigionato dal successo ottenuto con il ruolo di supereroe interpretato anni prima. Con questo soggetto Inarritu si sfoga mettendo in scena i conflitti tra arte alta e cultura pop, mostrando l'ambiente del teatro come club di prime donne e circondato da critici pieni di pregiudizi. Le difficoltà di Thompson nel mettere in scena il suo spettacolo, rapportate al pensiero individuale delle persone che gli girano intorno, riescono a uscire dallo schermo, anche grazie alle interpretazioni impeccabili degli attori. Personaggi complicati racchiusi nella claustrofobica ambientazione teatrale, in cui l'ambizione del protagonista diventa ossessione, agevolata dall'impossibilità di liberarsi di un passato che Thompson non può e non vuole rinnegare. Intimo come può esserlo quando una telecamera segue sempre da vicino lo sviluppo della trama, il lavoro di Inarritu è molto emotivo, fondato sulla costruzione dei caratteri che sono tutti fragili a loro modo e che devono convivere in un ambiente che non ha pietà per chi si impegna. C'è una sorta di velato disprezzo per la moda del cinecomic, ma anche una forte presa di posizione contro certe categorie che giudicano per partito preso, per il semplice fatto che considerano il loro mondo elitario e chiuso a chiunque cerchi di entrare. Nella testa di Keaton tutto si trasforma in confusione, turbini di rassegnazione e voglia di tornare al mondo in cui tutto sembra riuscire facile. Un film persino coraggioso nel suo procedere per virtuosismi stilistici, con un ritmo che, per forza di cose, raramente impone accelerate, ma che comunque conquista per la personalità con cui la storia viene messa in scena. Una pellicola oggettivamente intensa e piena di spunti utili alla riflessione. Poi, però, c'è il finale. La conclusione, doppia come spesso ultimamente succede, è la parte più debole di tutto il lavoro. L'idea di proseguire dopo una scena che poteva rimanere sospesa ha portato il regista a cercare una chiosa simbolica in un film che di simbolismo ne ha cercato poco durante tutto il suo incedere. Inoltre si va a chiudere la storia fuori dal suo alveo naturale (il teatro) il che pone le sequenze finali quasi fuori dal contesto, spezzando con un momento quasi da commedia, quell'aura di follia schizofrenica che aveva dato basi solide a un'opera che fino a li ha funzionato egregiamente. Una scelta rispettabile, ovviamente, ma che a me ha abbassato il gradimento complessivo del tutto.
[+] lascia un commento a iuriv »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ultimi commenti e recensioni di IuriV:
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||